INDICE ARTICOLO
Generalità
La cute (o pelle) è l’organo più esteso del corpo umano: la sua superficie si estende tra 1,5 e 2 metri quadri.
Insieme alle ghiandole sudoripare e alle unghie, la cute appartiene all’apparato tegumentario.
La cute è composta da tre strati sovrapposti:
- epidermide, lo strato più esterno, a diretto contatto con l’ambiente;
- derma, che dona sostegno e assicura nutrimento all’epidermide;
- ipoderma, lo strato più profondo della cute che costituisce il tessuto adiposo sottocutaneo.
Proprio come i polmoni, i reni, il fegato e altri organi vitali, la cute svolge funzioni biologiche necessarie alla sorpavvivenza.
Infatti, la cute:
- protegge l’organismo da microorganismi, traumi, lesioni, radiazioni ecc.;
- partecipa alla termoregolazione;
- ospita cellule adibite alla produzione di pigmenti e di ormoni;
- concorre alla risposta immunitaria contro patogeni di varia natura;
- previene la disidratazione;
- concorre alla sintesi della vitamina D.
Che cos’è?
Definizione di Cute
La cute è l’organo che protegge e ricopre interamente l’organismo.
Si tratta di un tessuto continuo dotato di un’elevata estensibilità: questa caratteristica le permette di flettersi per seguire le variazioni delle dimensioni corporee durante l’accrescimento.
Cellule della Cute
Al proprio interno, la cute ospita varie tipologie cellulari, fondamentali per garantire la sua completa funzionalità.
Le cellule si diversificano in base allo strato cutaneo in cui svolgono le loro attività principali.
All’interno dei vari strati cutanei, si trovano:
- cheratinociti, cellule specializzate nella sintesi di cheratina;
- melanociti, cellule responsabili del colore della pelle;
- cellule di Langerhans, cellule coinvolte nella risposta immunitaria;
- cellule di Merkel, cellule implicate nella sensibilità cutanea;
- fibroblasti, cellule tipiche del derma deputate a sintetizzare i vari elementi costitutivi della matrice extracellulare (glicosamminoglicani, collagene, elastina);
- adipociti, cellule ammassate ripiene di trigliceridi (cellule tipiche dell’ipoderma).
Strati della Cute
La cute è composta da tre strati distinti.
Lo strato più esterno, a contatto con l’ambiente, è l’epidermide; sotto di essa, si procede con il derma per terminare con lo strato più profondo (ipoderma).
Epidermide
L’epidermide è il tessuto epiteliale più esterno della pelle.
L’epidermide rappresenta uno scudo tra l’organismo e l’ambiente circostante perché crea una barriera protettiva contro eventuali aggressioni esterne (es. batteri, virus, funghi, inquinamento, raggi ultravioletti del sole/delle lampade solari, traumi ecc.).
Oltre a proteggere l’organismo da aggressioni esterne, l’epidermide risulta essenziale per l’incolumità della persona perché:
- previene l’eccessiva disidratazione della pelle;
- concorre alla sintesi della vitamina D;
- è deputata alla produzione di nuove cellule della pelle;
- è addetta alla produzione di melanina, indispensabile per conferire la colorazione alla pelle e ridurre l’assorbimento dei raggi UV del sole.
L’epidermide si diversifica in cinque differenti strati, caratterizzati da diversi tipi di cellule, adibite a svolgere varie funzioni.
Le cellule che compongono l’epidermide sono destinate a rinnovarsi continuamente mediante un processo di proliferazione e differenziazione cellulare (cheratinizzazione).
Derma
Il derma è il secondo strato della cute, compreso tra epidermide e ipoderma.
La sua funzione principale è supportare l’epidermide, assicurandole il nutrimento necessario di cui ha bisogno per svolgere le proprie funzioni.
Oltre alla funzione di supporto dell’epidermide, il derma:
- rileva stimoli meccanici, termici, dolorosi;
- è coinvolto nella regolazione della temperatura e nel miglioramento della sensazione;
- assicura la produzione di sebo grazie alla presenza delle ghiandole sebacee;
- limita la diffusione di eventuali microorganismi patogeni nell’organismo, che hanno avuto accesso attraverso l’epidermide;
- favorisce il trasporto di nutrienti (sostanze nutritive) e l’eliminazione di sostanze di scarto.
Connessione tra Derma ed Epidermide
L’epidermide è un tessuto letteralmente dipendente dal derma sottostante: essendo pressoché priva di vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi, l’epidermide ha bisogno di ricevere nutrienti da un’altra struttura.
Il derma, vascolarizzato e innervato, assicura la corretta funzionalità dell’epidermide perché le fornisce tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
Ipoderma
L’ipoderma (o pannicolo adiposo) rappresenta lo strato più profondo della cute, ed è costituito principalmente da tessuto adiposo (lipidi o grassi).
Curiosità
L’ipoderma non appartiene propriamente all’apparato tegumentario; tuttavia, essendo localizzato immediatamente sotto al derma – pur in assenza di una netta distinzione – può essere comunque considerato parte essenziale della cute.
L’ipoderma riveste alcune importanti funzioni:
- stabilizza e supporta cute e annessi;
- assicura protezione meccanica contro traumi, svolgendo un’azione “cuscinetto”;
- modella la figura corporea;
- concorre alla termoregolazione;
- favorisce il rilascio di sostanze chimiche (soprattutto di adipochine, speciali molecole proteiche prodotte dal tessuto adiposo, addette alla trasmissione di segnali tra cellula e cellula);
- funge da riserva energetica per l’organismo.
Cellule e Componenti della Cute
Le cellule della cute si differenziano in base allo strato cutaneo in cui albergano.
Cellule dell’Epidermide
Trattandosi di un epitelio squamoso stratificato, l’epidermide è composta da varie tipologie di cellule, caratteristiche per ogni strato.
Dallo strato più esterno (a contatto con l’ambiente) a quello più interno (ancorato alla membrana basale del derma), si trovano:
- Strato corneo: i corneociti costituiscono uno strato di cellule morte, prive di nucleo e ripiene di cheratine imbricate (cioè sovrapposte le une sulle altre), saldamente legate da ponti proteici (desmosomi) e da una miscela di grassi.
I corneociti formano una sorta di corazza protettiva contro gli agenti esterni 1. - Strato lucido: ancora una volta, i corneociti rappresentano le cellule predominanti di questo strato, tuttavia presente solo in alcune zone cutanee (piante dei piedi e palmi delle mani).
Lo strato lucido si trova solo sulla cute spessa e indica il passaggio da strato vivo a strato morto. - Strato granuloso: oltre ai cheratinociti, in questo strato – caratterizzato dalla presenza di cheratina sotto forma di granuli – si trovano i corpi di Odland (corpi lamellari).
Sono cellule ricchissime di lipidi, che vengono riversati nello spazio extracellulare, formando una vera e propria barriera lipidica. - Strato spinoso: i cheratinociti – qui connessi l’uno all’altro grazie a particolari strutture anatomiche (desmosomi) che presentano filamenti simili a spine – si mescolano insieme alle cellule di Langerhans, coinvolte nella risposta immunitaria della pelle.
- Strato basale o germinativo: lo strato più profondo dell’epidermide è altamente proliferativo. Le cellule caratteristiche sono le Cellule di Merkel, associate a melanociti e cheratinociti.
Le cellule di Merkel sono strettamente associate ai nervi e sembra siano coinvolte nella sensazione di tocco leggero 2, mentre i melanociti sono responsabili della colorazione della pelle.
Cellule del Derma
Il derma ospita speciali cellule che si occupano della rigenerazione della matrice interstiziale (o extracellulare), note come fibroblasti.
I fibroblasti collaborano insieme per assicurare sostegno e struttura all’epidermide.
Infatti, la loro funzione principale è sintetizzare i vari elementi costitutivi della matrice extracellulare, in particolare:
- glicosamminoglicani (o GAGs): sono oligo-saccaridi e glico-proteine che, insieme, formano la sostanza fondamentale.
L’acido ialuronico rappresenta il capostipite dei GAGs. Sono molecole idrofile, voluminose e rigide, che forniscono supporto meccanico al derma e assicurano turgore e idratazione alla cute; - Collagene: è una glicoproteina molto complessa con la funzione di sostegno e resistenza meccanica.
Da solo, il collagene rappresenta il 70% delle proteine cutanee, guadagnandosi il titolo di proteina più abbondante dell’organismo; - Fibre elastiche: l’elastina è una delle fibre elastiche più conosciute, che riveste un ruolo fondamentale perché dona flessibilità alla pelle.
Insieme, le fibre elastiche formano una trama a maglie larghe molto estensibile, indispensabile per la mimica facciale e per adattare la pelle alle variazioni di dimensioni corporee durante il corso della vita.
Nel derma sono collocate anche altre cellule di difesa (cellule immunitarie), che includono:
- linfociti: sono coinvolti nella produzione e nella modificazione degli anticorpi addetti al riconoscimento degli antigeni;
- mastociti: ricchi di istamina, ricoprono un ruolo fondamentale nella risposta infiammatoria;
- macrofagi: difendono l’organismo grazie alla loro capacità di fagocitare e distruggere microorganismi patogeni.
Cellule dell’Ipoderma
Gli adipociti sono le cellule principali dell’ipoderma.
Si tratta di cellule ricche di grassi, che rappresentano una riserva energetica per l’organismo.
Gli adipociti sono dispersi in un reticolo di fibre connettivali, all’interno di lobuli collocati nelle maglie reticolari.
L’ipoderma è ricco di nervi e vasi (vene, arterie, capillari), ma contiene anche fibroblasti e cellule immunitarie.
Altri Componenti della Cute
I vari strati della cute, sovrapposti e mutuamente solidali, comunicano tra loro grazie a specifiche strutture anatomiche e funzionali, quali:
- matrice extracellulare o giunzione dermo-epidermica: è una lamina semipermeabile che separa lo strato epiteliale (epidermide) da quello connettivo (derma).
La membrana extracellulare sostiene l’epidermide, fungendo da supporto e favorisce lo scambio di nutrienti dal derma alla sovrastante epidermide; - Giunzioni cellulari: sono speciali strutture anatomiche costituite da proteine transmembrana, chiamate caderine. Queste giunzioni epidermiche sono saldamente interconnesse tra loro per formare un efficace scudo contro l’ambiente esterno;
- Recettori: collocati principalmente nel derma, sono essenziali per rilevare dolore e calore;
- Follicoli piliferi: sono piccole strutture della pelle che affondano nel derma, costituite da peli – che ricoprono quasi tutta la superficie cutanea – e da guaine.
I follicoli piliferi sono coinvolti nella regolazione della temperatura corporea, nella protezione da lesioni
e nel miglioramento della sensazione; - Vasi sanguigni e vasi linfatici: sono indispensabili per trasportare ossigeno e nutrienti. Inoltre, contribuiscono alla regolazione della temperatura corporea;
- Ghiandole sebacee: sono responsabili della secrezione di sebo, una sostanza che aiuta a mantenere la pelle umida, prevenendo nello stesso tempo l’ingresso a sostanze e corpi estranei;
- Ghiandole sudoripare: producono il sudore, come risposta a stimoli diversi (es. calore e stress). L’evaporazione del sudore dalla pelle favorisce il mantenimento dell’omeostasi termica perché aiuta l’organismo a mantenere o raggiungere la temperatura ideale;
- Terminazioni nervose: rilevano vari tipi di stimoli di temperatura, tatto, pressione e dolore. In base alla zona di cute, il numero di terminazioni nervose è differente, il che fornisce all’organismo vari gradi di sensibilità.
Le zone più sensibili sono chiaramente più ricche di terminazioni nervose.
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Colore della Cute
Melanina e Pigmenti
La cute umana mostra un’elevata diversità di colorazione, variabile dal marrone scuro alla tonalità più chiara bianca-rosata.
Nell’uomo, la diversità di pigmentazione della pelle è frutto dell’evoluzione.
Infatti, per proteggere l’organismo dalle radiazioni ultraviolette, la pelle reagisce stimolando la produzione di melanina, il principale pigmento che dona la colorazione alla pelle.
Non a caso, le zone maggiormente colpite dalle radiazioni UV del sole (es. vicino all’equatore) sono popolate da persone con pelle generalmente più scura rispetto a quelle che abitano nelle zone prossime ai poli 3.
Oltre alla melanina, il colore della pelle tipico degli individui è influenzato anche dalla presenza di:
- beta-carotene: è un pigmento che dona una colorazione giallo-arancione alla cute. Il beta-carotene è presente nello strato corneo, nelle cellule adipose del derma e della superficie;
- tessuto connettivo bianco-bluastro collocato sotto al derma;
- emoglobina (con i suoi cataboliti): pur non essendo un vero e proprio pigmento, l’emoglobina circolante nel derma sviluppa una colorazione violacea/rossa.
Flora della Cute
Microorganismi presenti sulla Cute
La pelle è un tessuto ricco di microorganismi: basti pensare che sono state individuate oltre 1.000 specie batteriche sulla pelle, provenienti da “microbi buoni” 4.
La maggior parte della flora batterica cutanea proviene da quattro generi di batteri:
- Actinobatteri (51,8%);
- Firmicutes (24,4%);
- Proteobatteri (16,5%), tipici delle zone aride della cute;
- Bacteroidetes (6,3%).
Le specie appartenenti ai generi Propionibacterium e Staphylococcus sono caratteristiche delle zone sebacee, mentre gli stafilococchi insieme ai corinebatteri dominano le zone umide.
La densità della flora cutanea dipende dalla regione della pelle.
Una pelle appena disinfettata/detersa viene ripopolata dai batteri che albergano nelle zone più profonde dei follicoli piliferi, dell’intestino o degli orifizi uro-genitali.
Non a caso, la superficie della pelle – ricoperta dal mantello idrolipidico – si compone anche da grassi prodotti dai microorganismi che albergano sulla cute, e da quelli presenti all’interno delle formule detergenti e cosmetiche.
Permeabilità della Cute
Un Efficace Sistema Barriera
La cute umana è il più efficace sistema di barriera – dunque di protezione – del nostro corpo, che si traduce in una scarsa permeabilità della cute.
Basti pensare che lo strato corneo dell’epidermide, a contatto diretto con l’ambiente esterno, è in grado di difendere l’organismo dall’ingresso di particelle di dimensioni nanometriche 5,6, come ad esempio le tossine.
Questa caratteristica dev’essere sempre valutata quando si formula un cosmetico, il cui obiettivo è invece far penetrare i principi attivi attraverso la pelle.
Tuttavia, è stato osservato come le sostanze liposolubili e di piccole dimensioni riescano talvolta a oltrepassare la cute, sfruttando i lipidi (ovvero i grassi) della pelle, fino a raggiungere gli strati più profondi e, in alcuni casi, anche il circolo sanguigno.
Cute e Invecchiamento
Crono e Foto-Invecchiamento
Esistono due forme di invecchiamento:
- crono-invecchiamento: è l’invecchiamento cutaneo legato all’età, a cui tutti andiamo incontro e da cui nessuno può sottrarsi;
- foto-invecchiamento (o photoaging): è l’invecchiamento della pelle indotto da radiazioni ultraviolette, smog, stress, agenti inquinanti, detergenti irritanti ecc..
Crono-Invecchiamento ed Effetti sulla Cute
Il crono-invecchiamento può provocare una serie di modifiche estetiche sulla cute, che possono includere:
- maggior secchezza della pelle, correlata a una ridotta attività delle ghiandole sebacee;
- assottigliamento della cute, che può essere provocato da:
- riduzione del numero e dell’attività dei fibroblasti del derma;
- appiattimento delle papille dermiche;
- riduzione dello spessore della membrana basale.
- cedimento delle strutture che costituiscono il derma;
- deficit del sistema immunitario della cute 7,8: la cute è più sensibile all’azione di agenti patogeni;
- riduzione del flusso sanguigno all’interno del derma, causato da una ridotta funzionalità da parte delle ghiandole apocrine.
Foto-Invecchiamento ed Effetti sulla Cute
Il photoaging velocizza l’invecchiamento della pelle: l’accumulo di radicali liberi sulla cute – generato dall’esposizione ai raggi UV del sole o delle lampade solari, dallo stress e dall’inquinamento – provoca un graduale ma progressivo danno al collagene.
Questa forma di invecchiamento della pelle velocizza la comparsa degli antiestetici segni dell’età, quali:
- secchezza della pelle;
- perdita di tono e di elasticità della pelle;
- macchie della pelle;
- rughe diffuse e profonde 9;
- capillari dilatati su guance, orecchie e zona nasale;
- cheratosi attinica (ispessimento della pelle);
- tumori della pelle.
Malattie della Cute
La cute è continuamente esposta all’aggressione esterna; di conseguenza, tutto ciò che irrita, infiamma o ferisce la pelle, o qualsiasi condizione che mina l’integrità del sistema immunitario, può gravare sull’integrità della cute.
Sono state individuate varie forme di lesioni della cute, che possono includere:
- eczema, che si manifesta tipicamente con macchie pruriginose sulla pelle, infiammazione della pelle e rossore localizzato;
- psoriasi: una patologia infiammatoria cronica della pelle, che si manifesta con lesioni squamoso-cheratosiche;
- cancro della pelle, che può manifestarsi in varie forme:
- melanoma maligno, che origina nei melanociti;
- carcinoma spinocellulare, che tende a manifestarsi nelle zone più esposte al sole (guance, naso, teste calve, orecchie ecc.);
- carcinoma delle cellule basali: il più comune cancro della pelle, che inizia nella parte profonda dell’epidermide. Spesso, è correlato all’azione dei raggi UV del sole.
- erisipela: infezione dell’epidermide, che può estendersi fino al derma e all’ipoderma, favorita probabilmente da microlesioni a livello della pelle;
- acne: si manifesta quando i pori della pelle vengono ostruiti da accumuli di pelle morta, sporcizia, batteri e grasso;
- impetigine: infezione contagiosa tipica degli strati superficiali dell’epidermide;
- cisti sebacee: solitamente innocue e non dolorose, sono causate da un accumulo di liquido all’interno della ghiandola sebacea;
- cellulite batterica: è un’infezione batterica dell’epidermide che, quando non trattata, più diffondersi fino al muscolo.
Prendersi Cura della Cute
Prendersi cura della cute è importante per preservarne la corretta funzionalità, evitando di aggredire la microflora batterica con l’applicazione di cosmetici aggressivi o con abitudini scorrette.
Per prendersi cura della propria cute è importante rispettare piccoli accorgimenti, come ad esempio:
- scegliere prodotti delicati per la pulizia quotidiana;
- per il viso e per le zone delicate, selezionare detergenti specifici;
- evitare di scegliere cosmetici formulati con sostanze verso le quali si è allergici: basterà leggere l’INCI riportato in etichetta per rilevare la presenza di eventuali sostanze verso cui si è allergici;
- proteggere la pelle dal sole, evitando l’esposizione durante le ore più calde;
- applicare creme solari con filtri anti UV prima di uscire, anche durante i mesi invernali;
- mantenere una corretta idratazione della pelle, applicando creme idratanti o cosmeceutici (sieri viso, creme viso idratanti/antietà ecc.) formulati con vitamine antiossidanti e con altre molecole attive e biostimolanti;
- applicare una crema idratante dopo la detersione quotidiana, per ripristinare il film idrolipidico (composto da sebo e lipidi della pelle) alterato dalla detersione;
- utilizzare acqua micellare o latte detergente per eliminare tracce di make-up dal viso, evitando saponi aggressivi;
- esfoliare periodicamente la cute del corpo per favorire il rinnovo cellulare ed eliminare le cellule morte;
- scegliere i detergenti e i cosmetici in base al proprio tipo di pelle;
- assumere integratori a base di collagene (es. collagene marino/collagene da bere) e acido ialuronico fin dalla giovane età, utili per preservare la salute della cute in generale e mantenerla giovane a lungo.