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Che Cos’è
L’ipoderma è chiamato anche tessuto adiposo sottocutaneo o fascia sottocutanea.
È lo strato più profondo e spesso della pelle, anche se spesso non viene considerato parte dell’apparato tegumentario.
Gli strati della pelle comprendono l’epidermide (lo strato più esterno), il derma (lo strato sottostante, ricco di vasi sanguigni e nervi) e infine l’ipoderma.
L’ipoderma permette una stabilizzazione dell’apparato tegumentario (cute e annessi) rispetto agli organi sottostanti.
L’ipoderma è un tessuto connettivo lasso formato da un reticolo di fibre connettivali nelle cui maglie si trovano i lobuli. Questi ultimi sono costituiti da adipociti ammassati con poca sostanza fondamentale e ripieni di lipidi di riserva (trigliceridi).
L’ipoderma è ben innervato e vascolarizzato, infatti nella parte più superficiale è attraversato da vene ed arterie, mentre in quella più profonda ci sono i capillari.
Ospita anche cellule immunitarie, come i macrofagi, cellule che fanno parte del sistema immunitario e aiutano a mantenere il corpo libero da intrusi.
Funzioni
L’ipoderma svolge le funzioni di:
- deposito d’energia per l’organismo;
- termoregolazione: fungendo da isolante, offre protezione dal freddo e protegge il corpo dal calore e dalla sudorazione;
- fornisce sostegno meccanico, ancorando gli strati superiori della pelle ai tessuti sottostanti;
- fornisce protezione meccanica contro i traumi (pensiamo ai glutei quando ci sediamo);
- modella la figura corporea;
- è vitale per la produzione di vitamina D;
- produce ormoni e adipochine.
Lo spessore e la distribuzione del grasso ipodermico variano a seconda della sede corporea, dello stato di nutrizione, del sesso e dell’età.
Negli uomini, ad esempio, l’ipoderma è più spesso nell’addome e nelle spalle, mentre nelle donne è più spesso nei fianchi, nelle cosce e nei glutei.
Un tessuto metabolicamente attivo
L’ipoderma, ad ogni modo, non dev’essere considerato un qualcosa di inerte, ma rappresenta a tutti gli effetti un tessuto metabolicamente attivo 1, 2.
- L’attività paracrina del tessuto adiposo regola il turnover, l’omeostasi rigenerativa dell’epidermide, del derma e degli annessi cutanei.
- Tramite le adipochine, invece, l’ipoderma svolge un ruolo importante in molte malattie della pelle, nella guarigione delle ferite e nelle malattie sistemiche
Secondo uno studio sui topi, ad esempio, l’obesità può ridurre l’attività dei fibroblasti del derma, riducendo le componenti della matrice extracellulare come collagene e acido ialuronico, favorendo la comparsa di lassità e cedimenti 1.
Ipoderma e Invecchiamento
Con l’invecchiamento, il volume del grasso facciale diminuisce e nel derma c’è meno tessuto fibroso di supporto per sostenere il tono e l’elasticità della pelle.
Di conseguenza, l’ovale del viso inizia a cedere, conferendogli un aspetto stanco e invecchiato. Anche le ossa e i muscoli del viso perdono volume.
Anche nella pelle fotoinvecchiata (danneggiata dal sole) si osserva una riduzione del volume del tessuto adiposo, causata dalla sostituzione degli adipociti con strutture fibrotiche 3.
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Il lipofilling consiste nel trasferimento di una certa quantità di tessuto adiposo autologo (appartenente quindi allo stesso paziente) da un’area donatrice a un’area accettrice, al fine di correggere precisi inestetismi.
Il grasso può essere ad esempio prelevato dall’ipoderma della coscia o dei glutei, opportunamente processato e infine iniettato nel seno o nel viso.
Nel caso l’invecchiamento si associ a un aumento di peso e/o alo sviluppo di accumuli adiposi in aree specifiche, è invece possibile intervenire con la procedura inversa, chiamata liposuzione.