INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
La cosiddetta 25 OH Vitamina D è una forma particolare di vitamina D, prodotta dal fegato.
Rappresenta la forma di immagazzinamento della vitamina D nell’organismo, e può essere misurata nel sangue per valutare le riserve corporee della vitamina.
Più correttamente, la 25 OH Vitamina D è chiamata calcidiolo, 25-idrossivitamina D o semplicemente 25(OH)D.
Il dosaggio dei valori di 25 OH Vitamina D permette di valutare lo stato delle riserve corporee di questa vitamina.
Pertanto, quando il medico sospetta una carenza di vitamina D, prescrive un esame del sangue per misurare i livelli di 25-idrossivitamina D.
Metabolismo della Vitamina D
Esistono due forme principali di vitamina D: la vitamina D2 e la vitamina D3 1.
Fonti di Vitamina D3 | Fonti di Vitamina D2 |
|
|
Le vitamine D2 e D3 sono biologicamente inattive e devono essere elaborate dall’organismo per acquisire attività biologica.
A tal proposito, è necessario un duplice passaggio: epatico prima e renale in seguito.
1) Nel fegato, la vitamina D viene convertita in 25 OH Vitamina D (calcidiolo), che rappresenta la principale forma circolante e di immagazzinamento 2.
2) Nei reni, la 25 OH Vitamina D viene convertita in calcitriolo (1,25-diidrossi vitamina D [1,25(OH)2D]), che rappresenta la forma biologicamente attiva della vitamina D 1.
Valori Normali
Le soglie per definire gli stati di normalità, insufficienza e carenza di vitamina D possono variare a seconda delle Autorità e dei laboratori.
Ad ogni modo, i valori riportati nella seguente tabella sono stati usati in molti degli studi da noi analizzati.
Interpretazione dei valori di 25 OH Vitamina D | ||
Definizione | nmol/l* | ng/ml* |
Carenza (Vitamina D Molto Bassa) | < 50 | < 20 |
Insufficienza (Vitamina D Bassa) | 50-75 | 20-30 |
Eccesso | >250 | >100 |
Intossicazione | > 375 | >150 |
*1 ng/ml corrisponde a 2,5 nmol/l |
Altre fonti, come l’Istituto di medicina statunitense, adottano intervalli di riferimento diversi, che riportiamo nella tabella sottostante 3.
Interpretazione dei valori di 25 OH Vitamina D | ||
nmol/l | ng/ml | Stato di salute |
<30 | <12 | Carenza di Vitamina D: associata a rachitismo nei neonati e nei bambini, e a osteomalacia negli adulti |
30-50 | 12-20 | Insufficienza o Inadeguatezza: i livelli di vitamina D sono leggermente bassi e considerati inadeguati per l’ottimale salute delle ossa e la salute generale di individui sani |
≥50 | ≥20 | Valore adeguato di vitamina D: generalmente considerato adeguato per le ossa e la salute generale di individui sani. |
75-100 | 30-40 | Valore ottimale di vitamina D: i livelli ottimali di vitamina D sono ancora controversi e gli intervalli suggeriti variano in base agli studi. Alcune ricerche suggeriscono che livelli ematici di 25(OH)D compresi tra 30 ng/ml e 60 ng/ml sono associati a minori rischi di esiti avversi per la salute, comprese malattie cardiovascolari, tumori e malattie autoimmuni 4. |
> 125 | > 50 | Eccesso di vitamina D: evidenze emergenti collegano potenziali effetti avversi da eccesso di vitamina D, in particolare per livelli superiori a 150 nmol/l (>60 ng/ml) |
25 OH Vitamina D Bassa
La carenza di vitamina D può essere più o meno grave.
Nel primo caso si parla di "insufficienza", nel secondo di "carenza".
Insufficienza
L’insufficienza di vitamina D risulta estremamente comune.
In questi casi, i valori di 25 OH Vitamina D si collocano al di sotto dei valori normali e ottimali. Nonostante ciò, non sono così bassi da cuasare i tipici problemi ossei correlati a una grave carenza di vitamina D.
Le "semplici" insufficienze di vitamina D possono causare sintomi lievi, sfumati e difficilmente riconoscibili, come dolori muscolari, debolezza e scarsa efficienza fisica. Tuttavia, sembrano aumentare il rischio di una lunga lista di malattie croniche 5.
Studi clinici e osservazionali hanno infatti trovato una relazione tra carenza/insufficienza di vitamina D e:
- aumento generalizzato della mortalità 6;
- maggiore frequenza di infezioni del tratto respiratorio, come raffreddore, bronchite e polmonite 7, 8;
- aumentato rischio di cancro (in particolare cancro al colon, prostata e seno) 9;
- aumentato rischio di malattie cardiovascolari (ipertensione, attacchi di cuore, malattia arteriosa periferica e ictus) 10;
- affaticamento cronico, con grave effetto negativo sulla qualità della vita 11, 12;
- dolore alle ossa e dolore lombare cronico (dolore alla bassa schiena) 13, 14, 15;
- umore basso e depressione 16, 17;
- bassa densità minerale ossea 18;
- dolore muscolare nei bambini e negli adulti 19, 20, 21;
- aumentato rischio di alopecia areata 22, 23, 24;
- diabete di tipo 1 e tipo 2 25;
- aumentato rischio di parodontite (malattia dei tessuti di sostegno del dente) 26;
- aumentato rischio di preeclampsia 27;
- aumentato rischio di asma 28;
- maggiore incidenza di malattie autoimmuni (come artrite reumatoide, malattie infiammatorie intestinali, lupus, sclerosi multipla, problemi alla tiroide, e diabete di tipo 1) 29;
- diminuzione della fertilità 30;
- rallentata guarigione delle ferite 31.
Tuttavia, a parte alcune eccezioni, non è stato dimostrato che l’integrazione di vitamina D possa migliorare, prevenire o ridurre il rischio di sviluppare queste malattie, soprattutto quando manca una carenza specifica.
Inoltre, occorre comprendere che si tratta di semplici associazioni. In altri termini, nonostante la vitamina D bassa sia correlata alle suddette malattie, non necessariamente ne rappresenta la causa.
Per il tuo benessere, ti consigliamo il nostro miglior integratore multivitaminico: Vitamina C Suprema® con estratti di sambuco nero, echinacea, zinco, magnesio, potassio e una formula multivitaminica con Vitamina D3 ad alta biodisponibilità.
Vitamina C Suprema® | Multivitaminico per le Difese Immunitarie | Con 500 mg di Vitamina C
naturale da Rosa canina e Vitamina C 100% europea
Sostiene le difese immunitarie | Con Echinacea, Sambuco, Zinco, Selenio, Vitamina D
Contro stanchezza e affaticamento | Con Vitamine del gruppo B, Magnesio, Potassio, Zenzero,
Bioflavonoidi
Carenza
La vera e propria carenza di vitamina D è fortunatamente meno comune rispetto all’insufficienza.
Poiché la vitamina D aumenta l’assorbimento di calcio e fosforo nell’intestino, una grave carenza indebolisce le ossa, causando rachitismo nei bambini e osteomalacia negli adulti.
Le conseguenze della carenza grave di vitamina D includono:
- Rachitismo: malattia infantile caratterizzata da una crescita staturale insufficiente e deformità delle ossa lunghe.
- Osteomalacia: disfunzione ossea che si verifica esclusivamente negli adulti, caratterizzata da debolezza muscolare prossimale e fragilità ossea.
- Osteoporosi: condizione tipica degli anziani, caratterizzata da ridotta densità minerale ossea e aumentato rischio di fratture.
- Iperparatiroidismo secondario.
- Effetto ostacolato dei farmaci usati per l’osteoporosi.
Quanto è Diffusa
La diffusione delle carenze di vitamina D nella popolazione varia in base alle soglie di 25 OH Vitamina D usate per definirle.
In tal senso, la seguente tabella è chiarificativa.
Percentuale di Popolazione USA carente di vitamina D | Definizione di carenza |
---|---|
69,5%-77% | 25(OH)D inferiore a 30 ng/ml 32, 33 |
36% | 25(OH)D inferiore a 20 ng/ml 33 |
6% | 25(OH)D inferiore a 10 ng/ml 33 |
Per quanto riguarda l’Italia uno studio ha stimato che 34:
- il 28,8% delle donne e il 13,6% degli uomini italiani di età superiore a 65 anni aveva una carenza di vitamina D (<25 nmol/l),
- il 74,9% delle donne e il 51,0% degli uomini di età superiore a 65 anni aveva una insufficienza di vitamina D (<50 nmol/l).
Un altro studio italiano ha stimato che il 76% delle donne italiane di età superiore a 70 anni presenta una grave carenza di vitamina D (< 12 ng/ml) alla fine dell’inverno 35.
Un’altra indagine su 608 donne giovani e sane, ha osservato che il 30% è risultato carente di vitamina D (<20 ng/ml) 36.
Cause
Le possibili cause di 25 OH Vitamina D bassa vanno ricercate in:
- ridotta esposizione solare;
- carenza alimentare;
- ridotta efficienza epatica.
Ridotta esposizione solare
A differenza di altre vitamine, il corpo umano è in grado di sintetizzare da solo la vitamina D di cui ha bisogno. Tuttavia, affinché ciò accada, è necessario che la pelle sia adeguatamente esposta al sole.
Ogni giorno, un adulto ha mediamente bisogno di una quantità di vitamina D che varia da 1.500 UI (adulti sani) a 2.300 UI (anziani con basso apporto di calcio) 37.
Considerando che pochissimi alimenti contengono vitamina D e che in Italia, in media, la dieta fornisce circa 300 UI di vitamina D al giorno, il contributo della sintesi cutanea risulta fondamentale.
Secondo uno studio, le persone con carnagione chiara (fototipo II) che vivono a 40° di latitudine (più o meno all’altezza della Basilicata) possono ottenere il fabbisogno annuale di vitamina D trascorrendo 38:
- circa 15 minuti al sole tra le 11:00 e le 15:00;
- con viso, braccia e gambe esposti (metà del tempo se in costume da bagno);
- 2 o 3 volte a settimana;
- nei mesi da maggio a ottobre.
Per maggiori informazioni, consigliamo il nostri articoli sui benefici del sole e su come abbronzarsi in sicurezza.
Carenza alimentare
Come spiegato, nella maggior parte dei casi la carenza di vitamina D non dipende da una dieta povera, ma dalla mancanza di esposizione solare 39.
Tuttavia, una dieta carente di vitamina D può senz’altro rappresentare un’aggravante.
Il contributo della dieta è generalmente limitato, poiché il numero di alimenti ricchi di vitamina D è esiguo.
L’alimento più ricco di vitamina D è l’olio di fegato di merluzzo, ma anche i pesci, come sgombro, carpa, anguilla, salmone, storione affumicato, trota, pesce spada e tonno forniscono un apporto soddisfacente di questa vitamina.
Il tuorlo d’uovo, alcuni funghi e i cereali per la colazione fortificati forniscono solo una piccola quantità di vitamina D, che viene apportata in minime dosi anche da carne e formaggio.
Per questo motivo, le persone che non consumano carne e pesce, come i vegani, hanno un rischio maggiore di sviluppare carenze di vitamina D 40, 41.
Ridotta efficienza epatica
La vitamina D proveniente dalla dieta, così come quella sintetizzata nella pelle, risulta biologicamente inattiva e dev’essere elaborata dall’organismo, prima nel fegato e successivamente nei reni.
Come abbiamo visto, nel fegato la vitamina D viene convertita in calcidiolo (25 OH Vitamina D), che viene dosata nel sangue per valutare lo stato della vitamina 2.
Il calcidiolo deve poi subire un’ulteriore conversione, questa volta a livello renale, in calcitriolo (1,25-diidrossi vitamina D [1,25(OH)2D]).
Di conseguenza, i pazienti con una grave compromissione del fegato e/o dei reni possono sviluppare carenze di vitamina D anche in caso di adeguata esposizione solare.
Fattori di Rischio
Oltre a quelli già elencati, esistono diversi fattori di rischio che possono portare a bassi valori di 25 OH Vitamina D nel sangue:
- Età avanzata;
- Obesità;
- Carnagione scura;
- Difficoltà ad assorbire i grassi nella dieta, come può succedere in presenza di:
- celiachia;
- fibrosi cistica;
- ostruzione biliare;
- pancreatite cronica;
- malattia infiammatoria intestinale come il morbo di Crohn;
- intervento chirurgico di bypass gastrico e altri interventi di chirurgia bariatrica;
- uso di farmaci che legano gli acidi biliari (come la colestiramina);
- Allattamento esclusivo al seno nei bambini;
- Donne in gravidanza e in allattamento;
- Iperparatiroidismo;
- Assunzione di farmaci che interferiscono con il metabolismo della vitamina D (farmaci antiepilettici, glucocorticoidi, farmaci contro l’AIDS, antimicotici, colestiramina).
Valori Ottimali
Gli studi suggeriscono che livelli ematici di 25 OH Vitamina D compresi tra 30 ng/ml e 60 ng/ml sono associati a minori rischi di esiti avversi per la salute, comprese malattie cardiovascolari, tumori e malattie autoimmuni 4.
L’associazione italiana degli endocrinologi clinici (AME) 42 raccomanda di mantenere i livelli di 25 OH Vitamina D superiori a 30ng/ml (75 nmol/L) soprattutto nei soggetti:
- con osteopenia, osteoporosi o fratture da fragilità;
- in trattamento per l’osteoporosi;
- che appartengono a categorie a rischio (ad es. anziani, soggetti obesi, persone con pelle scura, soggetti con scarsa esposizione solare, donne in gravidanza e in allattamento, presenza di malattie o assunzione di farmaci che compromettono l’assorbimento intestinale dei lipidi).
Serve Integrare?
In generale, si è visto che gli adulti che vivono a latitudini temperate richiedono un’assunzione supplementare di vitamina D di almeno 800-1.000 UI al giorno per raggiungere concentrazioni sieriche ottimali (almeno 30 ng/ml) 43.
Tuttavia, i soggetti senza un’efficace esposizione al sole dovrebbero essere integrati con una dose superiore di vitamina D, che secondo la Società Italiana per l’Osteoporosi va da 1.200 UI (adulti sani) a 2.000 UI (anziani con basso apporto di calcio) 37, 42.
In generale, la ricerca 44, 45, 46 mostra che:
- assumere 1.000 UI (25 mcg) di vitamina D al giorno aiuterebbe il 50% delle persone a raggiungere un livello ematico di 25(OH)D di 33 ng/ml (82,4 nmol/l);
- assumere 2.000 UI (50 mcg) di vitamina D al giorno aiuterebbe quasi tutti a raggiungere un livello ematico di 25(OH)D di 33 ng/ml (82,4 nmol/l).
La maggior parte dei multivitaminici contiene 400 UI (10 μg) di vitamina D. Tale apporto, seppur importante, sembra insufficiente a garantire il raggiungimento di livelli ottimali di vitamina D, soprattutto negli anziani e nei soggetti a rischio.
Se ritieni di essere a rischio di una carenza di Vitamina D, esponi le tue preoccupazioni al medico per valutare l’opportunità di sottoporti a un dosaggio della 25 OH vitamina D nel sangue.
25 OH Vitamina D Alta
L’eccesso di vitamina D deriva generalmente da un’eccessiva assunzione di farmaci o integratori a base di questa vitamina.
L’assunzione di dosi estremamente elevate di vitamina D per lunghi periodi di tempo può portare a importanti problemi di salute.
Può infatti produrre sintomi come perdita di peso, scarso appetito, stitichezza e irregolarità cardiache. Inoltre, l’ipervitaminosi D può condurre a un aumento esagerato dei livelli di calcio nel sangue, causando gravi danni legati alla calcificazione di organi come i reni.
Si tratta comunque di una condizione piuttosto rara.
Secondo uno studio su 20.000 persone, soltanto 37 mostravano livelli ematici eccessivi di 25(OH)D e soltanto una mostrava una vera e propria intossicazione 47.
Nel complesso, la ricerca suggerisce che la tossicità della vitamina D è molto improbabile per livelli di assunzione inferiori a 10.000 UI al giorno nelle persone sane 48, 49.
Vitamina C Suprema ®
Suprema: con Vitamina C naturale da Rosa canina e Vitamina C 100% europea
Difese immunitarie: con Echinacea, Sambuco Nero, Zinco, Selenio, Vitamina D
Energia e Benessere: con Magnesio, Potassio, Zenzero, Vitamine del Gruppo B