INDICE ARTICOLO
Introduzione
Nonostante il numero di fumatori che hanno intrapreso un percorso di disassuefazione dal fumo di tabacco sia particolarmente elevato, raggiungendo quasi il 60%, le percentuali di chi riesce nell’intento sono ancora molto basse. Tra i principali ostacoli alla completa disassuefazione vi è l’inevitabile pacchetto di sintomi che si associa all’astinenza da Nicotina. Ansia, dipendenza da tabacco, deficit di attenzione, insonnia, astenia, incremento dell’appetito, irritabilità ed alterazioni del comportamento, sono solo alcune delle conseguenze più frequenti dell’astinenza da Nicotina. Questa complessa sintomatologia risulterebbe associata ai cambiamenti neuroendocrini, sia in cronico che in acuto, indotti dalla Nicotina nei confronti del sistema nervoso centrale. Infatti, come osservato in differenti studi, alcuni dei quali bioptici, la somministrazione cronica di Nicotina indurrebbe, al livello dell’ippocampo e delle altre strutture limbiche, una profonda alterazione del normale metabolismo serotoninergico, come dimostrato dalla ridotta espressione di recettori. Tali cambiamenti potrebbero quindi in parte essere correlati all’insorgenza dei suddetti sintomi. Per questo motivo, alcuni ricercatori hanno pensato di sperimentare l’uso del 5 Idrossi Triptofano (5-HTP), naturale precursore della Serotonina, come possibile rimedio utile a coadiuvare i percorsi di disassuefazione da fumo.
Il 5-Idrossi-Triptofano (5-HTP)
Il 5-HTP è un derivato chimico del più comune aminoacido L-Triptofano, presente in natura in alcune specie vegetali come la Griffonia simplicifolia, dalle quali può essere estratto per la commercializzazione. Classicamente utilizzato per il trattamento dei disturbi del sonno, dell’ansia, dell’emicrania e per molte altre condizioni psico-somatiche, il 5-HTP deve il suo successo alla capacità di incrementare la produzione di Serotonina. Decarbossilato ad opera dell’enzima decarbossilasi degli aminoacidi aromatici, con l’aiuto della vitamina B6, il 5-HTP viene biotrasformato in Serotonina. Oltre all’incremento centrale di Serotonina, il 5-HTPm contribuirebbe anche al potenziamento del sistema dopaminergico ed al miglioramento delle concentrazioni di Melatonina. Tutte le suddette attività verrebbero ulteriormente sostenute dalle buone proprietà farmacocinetiche, che faciliterebbero sia l’assorbimento sistemico che l’attraversamento della barriera emato-encefalica, con conseguente disponibilità “centrale”. I cambiamenti neuroendocrini indotti da questo aminoacido, quindi, contribuirebbero sostanzialmente al controllo della sintomatologia in corso di astinenza da Nicotina, rendendo quindi più agevole l’intero percorso di disassuefazione.
5-HTP e disassuefazione da fumo
Nonostante le evidenze relative all’utilità di alcuni psicofarmaci, come gli inibitori del re-uptake della Serotonina, nel percorso di disassuefazione da fumo siano importanti, e le basi teoriche e sperimentali altrettanto rilevanti, l’uso del 5-HTP, come possibile alleato, non è stato ancora adeguatamente documentato. Gli unici studi, relativi all’efficacia del 5-HTP nel controllo della sintomatologia legata all’astinenza da Nicotina, pubblicati in letteratura, si riferiscono esclusivamente a protocolli sperimentali condotti su modelli animali. In questi, tuttavia, l’uso di 5-HTP oltre ad incrementare le concentrazioni locali di Serotonina, si sarebbe rivelato efficace nel limitare l’insorgenza di alcuni sintomi quali ansia, aggressività, insonnia e disturbi del comportamento. In virtù di queste evidenze sperimentali e dei numerosi studi relativi all’utilità della supplementazione con 5-HTP nel controllo di diversi scenari psichiatrici, inclusa la dipendenza da Alcool, si attendono nel prossimo periodo ulteriori lavori in grado di chiarire meglio l’utilità di questo aminoacido nella disassuefazione da fumo.
Sicurezza d’impiego
L’assenza di studi adeguati, oltre all’impossibilità di definire dei dosaggi standard efficaci, non consente di individuare tutte le possibili controindicazioni e tutti i possibili effetti collaterali legati all’uso di 5-HTP Al momento, l’uso di questo aminoacido risulta generalmente ben tollerato, nonostante la presenza di possibili reazioni avverse di natura gastro-enterica. Fortunatamente più rare sono le reazioni avverse clinicamente degne di nota, quali sonnolenza, astenia, disfunzione muscolare ed eosinofilia. Importanti, inoltre, sarebbero le potenziali interazioni farmacologiche con psicofarmaci. Per questo motivo, oltre ad attendere nuovi studi a riguardo, sarebbe importantissimo consultare il proprio medico.
Bibliografia
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