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Che Cos’è?
L’acido palmitico è un acido grasso saturo, con catena lineare costituita da 16 atomi di carbonio.
Rappresenta il grasso saturo più comune nelle piante e negli animali.
La fonte alimentare più ricca di acido palmitico è l’olio di palma (45%); questo acido grasso costituisce anche circa un quarto del grasso nella carne rossa, nel burro di cacao e nei latticini.
L’acido palmitico può costituire oltre la metà dell’assunzione totale di grassi saturi negli Stati Uniti 1.
Acido Palmitico e Salute
L’acido palmitico è noto per essere uno degli acidi grassi con il più marcato effetto ipercolesterolemizzante.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, esiste un’evidenza “convincente” che il consumo di acido palmitico aumenti il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, in maniera superiore ad altri grassi saturi e paragonabile ai grassi trans 2.
Rispetto ai carboidrati e ai grassi insaturi, l’acido palmitico aumenta i livelli di colesterolo totale e colesterolo LDL (cattivo), senza influire sul colesterolo HDL (buono) 3, 4, 5.
Alti livelli di colesterolo LDL sono un noto fattore di rischio per le malattie cardiache.
Uno studio ha inoltre collegato l’elevato consumo di acido palmitico a un maggior rischio di obesità e insulino-resistenza, che è un precursore del diabete di tipo 2 6.
Alcuni ricercatori hanno osservato che, sebbene l’acido palmitico aumenti il colesterolo LDL totale, tenda principalmente ad aumentare le particelle LDL di grandi dimensioni. Molti ricercatori ritengono che i livelli elevati di LDL di grandi dimensioni siano meno pericolosi sul piano cardiovascolare, sebbene altri non siano d’accordo 7, 8, 9.
Ad ogni modo, gli alimenti non sono costituiti soltanto da acido palmitico, sicché gli altri acidi grassi ed eventuali fitonutrienti possono bilanciare o addirittura invertire gli effetti negativi di questo acido grasso.
L’avocado, ad esempio, contiene la stessa quantità di grassi saturi di tre fette di pancetta. Ebbene, mentre la pancetta probabilmente aumenta i livelli di colesterolo LDL “cattivo” 10, l’avocado ha dimostrato di ridurli 11.
Curiosamente, nonostante lardo e sego abbiano un contenuto molto simile di acido palmitico, il fatto che questo acido grasso saturo sia incorporato nelle molecole di trigliceridi in maniera diversa fa sì che il lardo (grasso di maiale) sia più aterogeno del sego (grasso bovino) 12.
Uso nei Cosmetici
L’acido palmitico (INCI Palmitic Acid, sin. Acido esadecanoico) si presenta come un solido bianco cristallino insolubile in acqua e solubile nei solventi organici.
Viene generalmente ottenuto trattando i trigliceridi con acqua ad alta temperatura e pressione.
L’acido palmitico ha proprietà emollienti e lipogelificanti.
Viene anche utilizzato come ingrediente intermedio per l’ottenimento di numerose materie prime cosmetiche. Ad esempio:
- Isopropil Palmitato (Isopropyl Palmitate): emolliente leggero, dal tocco secco e facilmente assorbibile
- Cetil Palmitato (Cetyl Palmitate): ottimo emolliente dal tocco asciutto, utile per migliorare la texture e la stabilità delle emulsioni
- Ottilpalmitato (Octyl Palmitate): ottima stendibilità e buon effetto lubrificante. Ha capacità solubilizzanti per molti principi attivi
- Esteri vitaminici (Retinyl Palmitate, Ascorbyl Palmitate, Ascorbyl Tetraisopalmitate ecc.): l’esterificazione con acido palmitico migliora la stabilità e la resistenza all’ossidazione delle vitamine della bellezza, aumentandone la lipofilia.
Unitamente all’acido stearico, l’acido palmitico forma la stearina. Per la preparazione di saponi, viene fatto reagire con idrossido di sodio per dare palmitato di sodio.
Il Palmitic Acid, come tutti gli acidi grassi solidi, viene utilizzato principalmente come fattore di consistenza nelle formulazioni cosmetiche, sia in emulsioni A/O che O/A, dove conferisce viscosità al prodotto senza appesantirlo e ne migliora la scorrevolezza e la stendibilità sulla pelle.
Si impiega anche in forma di sapone bi-trivalente (Al, Zn, Ca) come emulsionante A/O. Il palmitato di magnesio si usa invece come perlante negli shampoo.
L’acido palmitico si inserisce nella fase grassa di emulsioni, dove fonde a circa 60°C.
Il Palmitic Acid non è sensibilizzante o irritante ad alcuna concentrazione di impiego.