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Generalità
L’acqua è il più grande singolo costituente del nostro organismo, costituendo rispettivamente circa il 60% e il 75% del corpo umano adulto e bambino.
Generalmente, si presume che l’acqua alimentare sia benefica per la salute, specialmente in termini dermatologici (prevenzione dell’invecchiamento).
In effetti, su riviste e siti internet dedicati alla bellezza e alla salute ci si imbatte spesso nel consiglio di bere 8-10 bicchieri d’acqua al giorno (o circa 1,5-2 litri) per mantenere la pelle idratata, aiutarla a sembrare più sana e renderla meno soggetta alle rughe.
Nonostante una generale mancanza di prove sulla validità di queste raccomandazioni 1, alcuni studi hanno dimostrato che un’elevata assunzione di acqua, in particolare negli individui con una bassa assunzione iniziale di acqua, può migliorare lo spessore e la densità della pelle e l’idratazione cutanea 2, 3.
Fisiologia dell’Acqua nella Pelle
Acqua nel Corpo Umano
Nel corpo umano, l’acqua è un componente abbondante; basti pensare che nei neonati costituisce circa il 75% della loro massa corporea 4.
Durante il primo anno di vita, questa proporzione si riduce rapidamente al 60% e rimane relativamente stabile per tutta l’infanzia fino all’adolescenza 5.
In seguito, i mutamenti ormonali determinano cambiamenti nella composizione corporea, inclusa una relativa diminuzione del contenuto di acqua, specialmente nelle giovani donne, che scende a valori del 50-60% 6.
Acqua nella Pelle
L’idratazione della pelle risulta essenziale per il suo aspetto e la sua salute.
Allo stesso tempo, la pelle è fondamentale per proteggere il corpo da perdite eccessive di acqua (disidratazione).
Acqua nell’epidermide
La pelle umana è una struttura complessa formata da tre strati:
- lo strato epidermico superficiale (tessuto epiteliale),
- lo strato dermico (strato intermedio/profondo),
- l’ipoderma (strato di grasso sottocutaneo).
L’epidermide contiene circa il 30% di acqua nel suo strato più esterno (lo strato corneo), che aumenta fino a circa il 65% nello strato più profondo (lo strato granuloso) 7. Questa proporzione di acqua diminuisce significativamente nella pelle secca 8.
Lo strato corneo funge da barriera primaria contro l’ambiente esterno e regola il tasso di evaporazione dell’acqua attraverso la cute [TEWL] 9, 10, 11.
La capacità dello strato corneo di limitare le perdite di acqua dipende da tre componenti principali:
- agenti igroscopici naturali (collettivamente indicati come fattore di idratazione naturale o NMF) capaci di legare e trattenere acqua;
- lipidi lamellari intercellulari (tra una cellula e l’altra) disposti in modo ordinato a formare una barriera per la perdita di acqua transepidermica (TEWL);
- strette interconessioni tra le cellule dello strato corneo (chiamate corneociti), che risultano saldate tra loro da ponti proteici.
Un adeguato contenuto idrico nell’epidermide risulta fondamentale per la maturazione cellulare, la regolazione degli enzimi epidermici legati alla desquamazione dei corneociti e la sintesi dei lipidi intercellulari e dell’NMF.
Se i componenti dello strato corneo vengono alterati (ad es. per esposizione all’aria secca, contatto prolungato con acqua calda e lavaggio con detergenti aggressivi), la barriera cutanea contro la disidratazione viene perturbata, la TEWL aumenta e di pari passo diminuisce l’idratazione dello strato corneo.
Acqua nel derma
Lo strato più profondo della pelle, il derma, contiene circa il 70-75% di acqua 12.
A questo livello, il contenuto idrico gioca un ruolo cruciale nel mantenimento della struttura del collagene e dei glicosaminoglicani, importanti per la compattezza della pelle.
Sorprendentemente, il contenuto di acqua nel derma aumenta con l’età e il grado di fotoinvecchiamento. In altre parole, tanto più il derma è invecchiato e/o danneggiato (ad es. dal sole o dal diabete), tanto maggiore è il suo contenuto d’acqua 13, 14.
La spiegazione di questo fenomeno risiede nell’impoverimento delle proteine dermiche, principalmente del collagene, e dei glicosaminoglicani (come l’acido ialuronico) durante l’invecchiamento e in seguito all’esposizione solare.
In tal senso, quindi, nel derma invecchiato troviamo un maggior contenuto di acqua libera, mentre nella pelle giovane l’acqua dermica è maggiormente legata ad altre molecole che compongono collagene e acido ialuronico 11.
Acqua nell’ipoderma
L’ipoderma è conosciuto anche come tessuto adiposo sottocutaneo o fascia sottocutanea.
Rappresenta lo strato più profondo e spesso della pelle, anche se spesso non viene considerato parte dell’apparato tegumentario.
Ricchissimo di grassi e povero di acqua, l’ipoderma agisce essenzialmente da riserva d’energia ed è utile per la termoregolazione e la protezione dai traumi.
Bere più Acqua Fa Bene alla Pelle?
In generale, l’aumentata assunzione di liquidi incrementa il contenuto di acqua nel derma, poiché lo strato dermico può immagazzinare acqua 15.
Si ipotizza anche un effetto sul contenuto di acqua nell’epidermide, sebbene il contenuto di acqua dello strato corneo sia in gran parte determinato dai già ricordati fattori (NMF, ponti tra corneociti e lipidi intercellulari) 16.
Uno studio su 80 soggetti ha riferito che un’aumentata assunzione a lungo termine di acqua minerale migliora i segni clinici di secchezza e ruvidità cutanea in soggetti sani, portando gli Autori a suggerire che l’aumento dell’assunzione di acqua nella dieta influenzerebbe la pelle allo stesso modo di una crema idratante topica 2.
Un altro studio ha arruolato un totale di 49 giovani donne sane, esaminandone le abitudini alimentari quotidiane per valutare l’apporto totale di acqua.
Ciò ha permesso di impostare due gruppi: il Gruppo 1 che ne assumeva meno di 3,2 l/giorno e il Gruppo 2 che ne assumeva più di 3,2 l/giorno (da notare che tali quantità si riferivano all’apporto idrico totale, fornito da acqua e bevande + alimenti, con questi ultimi che normalmente apportano oltre il 50% dell’acqua totale della dieta).
Alle volontarie è stato quindi chiesto di integrare la loro dieta normale con 2 litri di acqua al giorno per 4 settimane.
L’aumento dell’apporto idrico ha aumentato significativamente l’idratazione superficiale e profonda della pelle, specialmente nel gruppo 1 (che ha ottenuto benefici anche in parametri come l’estensibilità cutanea e il recupero elastico) 17.
Uno studio simile su 34 giovani donne sane conferma che l’aggiunta di 2 litri al giorno di acqua alle normali abitudini alimentari per 30 giorni aumenta l’idratazione superficiale e profonda della pelle 18.
Un altro studio su 40 adulti anziani ha collegato una maggiore assunzione di liquidi a una maggiore idratazione della pelle 19.
Secondo una revisione di 6 studi, l’aumentata assunzione di acqua porta a un leggero aumento dell’idratazione del derma e dello strato corneo, in particolare negli individui che bevono poca acqua durante la giornata 20.
Allo stesso tempo, si osservano riduzioni dei segni clinici della pelle secca, con leggeri miglioramenti della rugosità e dell’elasticità cutanea.
Tuttavia, gli Autori della revisione hanno concluso che le prove sono deboli in termini di quantità e qualità metodologica e che il rischio di bias negli studi interventistici è estremamente elevato.
Quanta acqua bere e Cosa Fare
Il rapporto “Dietary Guidelines for Americans 2010” ha stabilito un apporto idrico adeguato di 3,7 e 2,7 l/giorno rispettivamente per uomini e donne tra i 19 e i 30 anni. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha invece indicato valori dietetici di riferimento compresi tra 2 2,5 litri di acqua al giorno, rispettivamente per donne e uomini 21, 22.
In entrambi i casi, i valori di riferimento includono l’acqua bevuta come tale, le bevende di ogni tipo e l’acqua contenuta negli alimenti (che in media rappresenta oltre il 50% dell’acqua totale giornaliera).
Inoltre, l’EFSA ha precisato che le suddette raccomandazioni si applicano solo in condizioni di temperatura ambientale moderata e livelli di attività fisica moderati. Nelle stagioni e nei climi più caldi, e/o in caso di attività fisica intensa, l’apporto idrico va quindi aumentato di conseguenza.
Per ottimizzare la bellezza della pelle, in base ai dati riportati nell’articolo, si possono consigliare apporti di acqua compresi tra 2 e 3 litri al giorno, in aggiunta a quella contenuta negli alimenti.
In ogni caso, un’adeguata idratazione con la dieta non è sufficiente per prevenire le rughe o altri segni di invecchiamento, che sono legati alla genetica, al sole e ai danni ambientali.
Per le persone che già assunono liquidi in quantità adeguate, l’uso di emollienti topici migliorerà ulteriormente la funzione barriera cutanea e l’aspetto e la sensazione della pelle secca 23, 24.
Ulteriori benefici si ottengono ottimizzando la dieta nel suo complesso, con il supporto mirato di integratori specifici da assumere al bisogno. Per approfondire l’argomento, ti consigliamo i nostri articoli: