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Che Cos’è
L’adiponectina è un ormone prodotto e secreto dal tessuto adiposo bianco (il tipo di grasso predominante nel nostro organismo).
Inquadrabile nell’ampio gruppo delle adipochine, l’adiponectina modula diversi processi fisiologici, come il metabolismo del glucosio e degli acidi grassi, e le risposte immunitarie.
La diminuzione dei livelli di adiponectina è associata a diversi effetti sfavorevoli per la salute, come 1, 2:
- resistenza all’insulina;
- diabete mellito di tipo 2;
- obesità;
- aterosclerosi;
- fegato grasso (steatosi epatica non alcolica).
In genere, le persone magre o normopeso presentano livelli di adiponectina più alti rispetto ai soggetti obesi o in sovrappeso, specialmente se questi ultimi sono affetti da sindrome metabolica.
infatti, sebbene l’adiponectina sia prodotta e secreta dalle cellule adipose, paradossalmente la sua concentrazione tende a diminuire all’aumentare del grasso corporeo.
Al contrario, la perdita di peso e la restrizione calorica tendono ad aumentare i livelli di adiponectina. Anche la pratica di attività fisica e in generale uno stile di vita sano stimolano la produzione e il rilascio di questo ormone 1, 2.
A Cosa Serve
L’adiponectina è un ormone circolante prodotto e secreto dal tessuto adiposo.
Con la sua azione esercita effetti protettivi contro l’infiammazione e può modulare positivamente il sistema endocrino.
L’adiponectina agisce soprattutto nel muscolo e nel fegato, partecipando alla regolazione:
- dei livelli di glucosio: aumenta la sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina e diminuisce la produzione di glucosio a livello epatico; facilita quindi l’ingresso del glucosio nelle cellule;
- del metabolismo lipidico: promuove l’ossidazione degli acidi grassi nei muscoli; l’adiponectina, quindi, sposta il metabolismo energetico verso una maggiore ossidazione dei grassi;
- dell’infiammazione e della risposta immunitaria: attenua la risposta infiammatoria indotta da stimoli diversi (ricordiamo che l’infiammazione cronica di basso grado si associa a un aumento del rischio cardiovascolare e alimenta svariate patologie).
L’adiponectina ha inoltre un effetto protettivo sui neuroni e sulle cellule staminali neurali, promuove l’apoptosi delle cellule cancerogene e migliora la funzionalità dell’endotelio vascolare, ostacolando l’adesione dei monociti e favorendo la vasodilatazione.
Inoltre, è stato dimostrato che questo ormone svolge un ruolo importante nel promuovere la longevità e nel prolungare la durata della vita 1, 2, 3.
Numerosi studi hanno dimostrato che esiste una relazione inversa tra le concentrazioni circolanti di adiponectina e la presenza di condizioni sfavorevoli per la salute, come insulino-resistenza, alto rischio cardiovascolare, obesità, sindrome metabolica e diabete di tipo 2.
Inoltre, è stato segnalato che i livelli di adiponectina sono negativamente correlati al cancro 1, 2.
Pertanto, la possibilità di modulare la via dell’adiponectina potenziandola con dieta, integratori o farmaci specifici può svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione e nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 e di altre malattie legate all’obesità e colpite da insulino-resistenza, come i tumori e le malattie cardiovascolari.
Come Funziona
Gli effetti metabolici dell’adiponectina sono mediati da due recettori dell’adiponectina, AdipoR1 e AdipoR2.
L’adiponectina si lega a questi recettori per controllare il metabolismo energetico, le risposte infiammatorie, la sensibilità all’insulina e il processo di combustione dei grassi 22, 23.
Molti degli effetti protettivi dell’adiponectina sulla salute sono mediati dall’attivazione della proteina chinasi attivata da AMP (AMPK).
Ad esempio, l’attivazione dell’AMPK a livello muscolare induce l’ossidazione degli acidi grassi e ne inibisce la sintesi, riduce la gluconeogenesi e stimola l’ingresso del glucosio nelle cellule muscolari.
In particolare, sembra esservi un coinvolgimento dei recettori AdipoR1 nell’attivazione di AMPK, mentre AdipoR2 è coinvolto nell’attivazione di PPARα 30, 34.
PPARα (recettore alfa attivato dal proliferatore del perossisoma) è un importante regolatore del metabolismo dei lipidi nel fegato. Attivato in condizioni di digiuno, promuove l’assorbimento, l’utilizzo e il catabolismo degli acidi grassi.
PPAR-α inibisce anche la glicolisi, promuovendo al contempo la gluconeogenesi epatica e la sintesi del glicogeno.
Adiponectina e Salute
In generale, i livelli di adiponectina sono un indicatore della salute metabolica.
In soggetti sani, valori più alti di adiponectina si associano a una migliore salute metabolica, con riduzione di fattori di rischio cardiovascolare come sovrappeso, insulino resistenza, infiammazione e disfunzione endoteliale.
È anche interessante notare che il sesso sembra influenzare i livelli di adiponectina: diversi studi hanno mostrato livelli più elevati di adiponectina nelle donne rispetto agli uomini, probabilmente a causa dei maggiori livelli di ormone estrogeno, che è noto per avere un impatto sul tessuto adiposo 3.
Uno studio basato sulla popolazione che ha coinvolto 29.000 partecipanti ha invece dimostrato livelli di adiponectina generalmente più bassi tra i neri e gli ispanici 55.
Cause di Adiponectina Bassa
Bassi livelli di adiponectina sono stati osservati nei soggetti con:
- Obesità, soprattutto se concentrata a livello addominale e associata a commorbilità 9, 7, 8;
- Diabete 10, 11;
- Asma 12;
- Nascita pretermine 13.
Detto questo, non è chiaro se l’adiponectina bassa sia o meno un fattore di rischio per queste malattie; potrebbe semplicemente essere una loro conseguenza, rappresentando quindi un semplice indicatore di tale rischio.
Cause di Adiponectina Alta
La produzione di adiponectina aumenta nelle malattie autoimmuni e infiammatorie sistemiche.
Prove preliminari suggeriscono che i livelli di adiponectina potrebbero essere correlati all’attività e alla gravità di alcune malattie infiammatorie, come l’artrite reumatoide, la malattia renale cronica, l’artrosi, le patologie infiammatorie intestinali e il lupus eritematoso sistemico 14, 18.
L’adiponectina può infatti aumentare le risposte immunitarie Th1 e Th17, che svolgono un ruolo nell’autoimmunità 15, 16.
Anche in questo caso non è chiaro se l’adiponectina sia un semplice biomarcatore, quindi una conseguenza di queste condizioni, o un elemento favorente.
Aumentare l’Adiponectina
La correzione dello stile di vita ha dimostrato di migliorare sensibilmente i livelli di adiponectina.
In generale, la perdita di peso è utile per aumentare l’adiponectina, anche se alcuni studi hanno osservato la necessità di riduzioni ponderali significative per osservare tale aumento. Infatti, una moderata riduzione del peso corporeo (<10%) potrebbe essere efficace per ridurre i livelli di leptina ma non per aumentare quelli di adiponectina 31.
Attività fisica
L’allenamento fisico orientato alla perdita di peso nei soggetti in sovrappeso, obesi e diabetici è stato ripetutamente associato a un aumento dei livelli di adiponectina 1, 1, 1, 1, 17.
Inoltre, l’espressione di AdipoR1 e AdipoR2 nel muscolo scheletrico aumenta in risposta a programmi di esercizi di resistenza 156, 157.
In individui giovani e sani, il consumo di una quantità molto bassa di carboidrati e un alto contenuto di grassi durante l’esercizio fisico regolare per un periodo di 12 settimane ha prodotto un aumento significativo dell’adiponectina 6.
Dieta
Numerosi studi osservazionali e interventistici hanno dimostrato che la dieta meditteranea tende a migliorare i livelli di adiponectina 18, 19, 6.
Ad esempio, lo studio epidemiologico ATTICA ha dimostrato che le concentrazioni di adiponectina erano più alte del 41% nelle persone nel terzile più alto di aderenza alla dieta meditteranea rispetto a quelle del terzile più basso 4 .
Una revisione di 16 studi ha inoltre rivelato che il consumo di una dieta sana e mediterranea era positivamente associato ai livelli di adiponectina 55.
Ricordiamo che la dieta mediterranea tradizionale è caratterizzata da un abbondante apporto di verdure, frutta, olio d’oliva, pesce grasso di acqua salata, prodotti a base di cereali integrali, un consumo moderato di alcol e un basso consumo di carne rossa 16.
Alcuni alimenti che potrebbero aumentare i livelli di adiponectina includono le prugne 20, i prodotti lattiero caseari a ridotto contenuto di grassi 21 e il caffè 22, 23.
Inoltre, studi clinici interventistici ed epidemiologici hanno dimostrato una relazione benefica tra il consumo di legumi e i livelli di adiponectina nei pazienti con diabete di tipo 2 13.
In termini di componenti dietetici, un alto contenuto di fibre, una dieta ricca di pesce, una dieta ricca di legumi, una dieta a basso indice glicemico e una dieta ipocalorica sono alcuni dei modelli dietetici che hanno dimostrato di aumentare i livelli di adiponectina 11, 12, 24.
Inoltre, il consumo moderato di alcol, in particolare dal vino, si è rivelato benefico in relazione alle concentrazioni di adiponectina 13, 94, 12, 95, 96. Al contrario, il consumo eccessivo di alcol risulta chiaramente associato a basse concentrazioni di questo ormone 97, 99
Integratori
Alcuni integratori hanno dimostrato di poter favorire l’aumento dell’adiponectina:
- DHA 25, 26, 27
- Acido α-linolenico 135,
- Olio di pesce e altre fondi di omega-3 123, 124, 125
- Glicina 28
- Curcumina 29, 80, 81.
- Ginseng 30
- Vitamina E 121
- Estratto di semi d’uva 123, 124, 125 ,
- Estratto di tè verde 131, 132,
- Resveratrolo 136, 137, 138,
- Composti isolati di Radix astragali (astragaloside II e isoastragaloside I) 139.
Farmaci e chirurgia per aumentare l’adiponectina
Diversi interventi farmacologici o di chirurgia bariatrica (es. bypass gastrico) che portano alla perdita di peso hanno costantemente mostrato un effetto positivo sui livelli di adiponectina.
Ad esempio, la perdita di peso indotta da una combinazione di stile di vita e interventi farmacologici (fentermina e topiramato) ha comportato un aumento dei livelli di adiponectina nei pazienti con sindrome metabolica 102, 103.
I livelli circolanti di adiponectina aumentano significativamente anche in seguito al bypass gastrico e alla gastrectomia a manica, in maniera proporzionale alla riduzione del peso corporeo e della circonferenza della vita 104.
Sia il bypass gastrico che le diete a bassissimo contenuto calorico hanno portato a un miglioramento dei livelli di adiponectina nei soggetti obesi con diabete di tipo 2 105.
I farmaci tiazolidinedioni (come pioglitazone e rosiglitazone), prescritti per il trattamento del diabete, sono forse i regolatori più ampiamente caratterizzati dell’espressione dell’adiponectina 110, 111, 113, 114, 115, 116
Ad esempio, il trattamento con pioglitazone per 16 settimane ha aumentato i livelli di adiponectina in una popolazione obesa di soggetti diabetici e tale effetto era correlato al miglioramento della secrezione di insulina e della sensibilità all’insulina 112.
Purtroppo, gli effetti collaterali negativi di questi farmaci limitano la loro utilità come agente di riferimento per aumentare i livelli di adiponectina 119, 120.
Anche i farmaci inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEi) e i bloccanti dei recettori dell’angiotensina (ARB), usati nel trattamento dell’ipertensione, hanno costantemente aumentato i livelli di adiponectina negli esseri umani 140, 141.
Allo stesso modo, le incretine (come GLP-1 e liraglutide) e gli agenti farmacologici utilizzati per migliorarne la biodisponibilità sembrano aumentare i livelli di adiponectina 143, 144.
È stato anche riportato che l’empagliflozin, un agente farmacologico per il diabete, aumenta i livelli di adiponectina nei topi attraverso un meccanismo sconosciuto 147, 148 .
Infine, un’altra strategia adottabile consiste nello sviluppare farmaci in grado di stimolare i recettori dell’adiponectina. Finora sono stati identificati molteplici candidati, ma nonostante gli sforzi, nessuno di essi ha ancora raggiunto la fase di adozione nella pratica clinica.