Alcol benzilico | Uso e Sicurezza nei Cosmetici | Fa Male?

Cos’è

L’alcol benzilico (INCI: Benzyl Alcohol) è un composto organico aromatico.

Viene prodotto naturalmente da molte piante e si trova comunemente nella frutta, nel tè e soprattutto in una varietà di oli essenziali tra cui gelsomino, neroli, violetta, ylang-ylang.

Poiché l’estrazione dalle fonti naturali è molto costosa, viene generalmente impiegato l’analogo sintetico.

L’alcol benzilico si presenta sotto forma di liquido incolore, con odore caratteristico e gradevolmente aromatico.

A Cosa Serve?

L’alcool benzilico viene utilizzato in ambito cosmetico e farmaceutico come componente delle fragranze, ma anche come solvente e conservante.

E’ segnalato nell’elenco di molti foglietti illustrativi come potenziale allergizzante.

Presenta buona attività antimicrobica nei confronti di batteri gram positivi, ma è debole nei confronti di gram negativi, lieviti e funghi.

Viene anche usato nell’e-liquid per sigarette elettroniche, al fine di esaltare gli aromi utilizzati. 

Se applicato sulla pelle danneggiata o sulle mucose con una concentrazione del 10%, l’alcol benzilico agisce come anestetico locale e antimicrobico. 

Viene anche impiegato in concentrazioni del 5% nel trattamento delle infestazioni da pidocchi, come ingrediente attivo di shampoo e lozioni.

Uso nei Cosmetici

L’alcol benzilico (INCI: Benzyl Alcohol) rientra nella composizione di molte fragranze impiegate in cosmesi.

Inoltre, viene frequentemente utilizzato come conservante, anche in prodotti eco-certificabili.

Lo possiamo quindi ritrovare nell’elenco ingredienti di molte preparazioni, come lozioni, creme, prodotti per capelli e deodoranti, sempre in associazione ad altre sostanze antimicrobiche.

Come conservante, ne è consentito l’uso nei cosmetici fino a una concentrazione massima dell’1%. Viene parzialmente inattivato (perde la capacità conservante) in presenza di tensioattivi o emulsionanti non ionici.

Uso come Precursore

L’alcol benzilico è precursore di una varietà di esteri ed eteri, utilizzati nelle industrie di saponi, profumi e aromi. Ad esempio:

• benzil benzoato:
  fragranza ottenuta sinteticamente che si presenta sotto forma di liquido incolore, insolubile in acqua, dall’odore caratteristico. Ha proprietà fissanti del profumo, conservanti e solventi.
• Benzil salicilato: fragranza sintetica che si presenta come un liquido incolore dall’odore dolce floreale.
  Possiede una debole capacità di assorbire le radiazioni UVB ed è stato il primo filtro UV, insieme al benzyl cinnamate, ad essere incorporato in un’emulsione solare commerciale negli anni ’20 del secolo scorso. Dopo una lunga storia d’uso, insieme ad altri salicilati, è stato soppiantato da filtri più efficaci e non è più ammesso come filtro solare.
• Benzil cinnamato: una fragranza sintetica, che in natura si ritrova nel balsamo del Perù, Tolù e di copaiba. Si presenta sotto forma di solido di colore giallo chiaro insolubile in acqua ma solubile in etanolo e si caratterizza per l’odore balsamico.

Fa Male?

Alle normali concentrazioni d’uso, l’alcool benzilico è ben tollerato e considerato sicuro.

Non è cancerogeno, ma concentrazioni molto elevate risultano gravemente tossiche e altamente irritanti per gli occhi.

Il Benzyl Alcohol rientra nell’elenco delle 26 sostanze profumate considerate allergizzanti, che per legge devono essere elencate in etichetta quando la loro percentuale supera lo 0,001% nei prodotti leave-on e lo 0,01% nei prodotti da risciacquo.

Le stesse considerazioni valgono anche per i succitati derivati dell’alcol benzilico.

In effetti, in soggetti predisposti, il contatto dell’alcol benzilico con la pelle può innescare una grave dermatite allergica da contatto.

Considerato il suo effetto potenzialmente sensibilizzante, non dovrebbe essere impiegato nei prodotti cosmetici destinati a una pelle particolarmente sensibile o atopica.

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