INDICE ARTICOLO
Combattere l’Infiammazione
L’infiammazione è un processo naturale che aiuta il corpo a guarire e a difendersi dai danni.
Tuttavia, quando persiste troppo a lungo (infiammazione cronica) diventa dannosa e può portare a vari problemi di salute.
L’infiammazione cronica può causare malattie come diabete, patologie cardiache, fegato grasso e cancro 1, 2, 3, 4.
Perché è Così Importante?
Per capire l’importanza di una dieta ricca di alimenti antinfiammatori, partiamo da una vecchia frase di un pioniere della ricerca in medicina antiaging, ossia il Prof. Russel Tracy:
i fattori infiammatori predicono virtualmente tutti gli esiti negativi negli uomini. Questi, infatti, predicono gli infarti, l’insufficienza cardiaca, il diabete, l’invecchiamento e l’aumentata fragilità dell’età avanzata, il declino cognitivo e anche il cancro….
Negli anni, le ricerche in questo importante settore – ossia infiammazione e invecchiamento – si sono susseguite con importantissimi impulsi e novità.
Come sempre, in medicina il primo approccio a qualsiasi patologia è rappresentato dalla dieta, pilastro di ogni terapia, che inevitabilmente si estende anche al controllo dell’infiammazione.
Pertanto nei successi paragrafi verranno elencati alcuni dei principali Alimenti dotati di potere antinfiammatorio.
Alimenti Infiammatori
Per ridurre l’infiammazione con la dieta, non è semplicemente necessario mangiare cibi anti-infiammatori. Occorre anche limitare gli alimenti pro-infiammatori.
In generale, gli alimenti trasformati tendono ad aumentare l’infiammazione.
Occorrerebbe pertanto limitare alimenti come:
- Bevande zuccherate e succhi di frutta industriali
- Carboidrati raffinati: pane bianco, pasta raffinata, riso bianco, cracker, tortillas di farina, grissini ecc.
- Dessert: biscotti, caramelle, torte e gelati
- Carne lavorata: hot dog, mortadelle, salsicce, ecc.
- Spuntini trasformati: patatine, salatini, cracker salati ecc.
- Alcuni oli: oli di semi vegetali trasformati come olio di soia e mais, specie se idrogenati
- Grassi trans: alimenti con ingredienti parzialmente idrogenati
- Alcol: consumo eccessivo di alcol
- Cibi spazzatura: fast food, pasti pronti elaborati, patatine fritte ecc.
Il consumo di elevate quantità di zuccheri è particolarmente dannoso. Può portare all’insulino-resistenza, al diabete e all’obesità 5, 6, 7, 8.
Gli scienziati hanno ipotizzato che il consumo di molti carboidrati raffinati, come il pane bianco, possa contribuire all’infiammazione, all’insulino-resistenza e all’obesità 10, 11.
L’infiammazione cronica è comune nelle persone obese 9.
Inoltre, è stato dimostrato che mangiare cibi trasformati e confezionati che contengono grassi trans favorisce l’infiammazione e danneggia le cellule endoteliali che rivestono le arterie 12, 13, 14, 15, 16, 17.
Un Consiglio per la Tua Bellezza
Con la crescente consapevolezza dell’importanza della dieta e della nutrizione nella gestione della salute, "la bellezza dall’interno" sta diventando un importante parte della beauty routine quotidiana.
X115®+Plus2 è un integratore antirughe di nuova generazione, con una Doppia Formula "Day & Night" che apporta Collagene (5g), Acido Ialuronico (100mg), Vitamina C, Biotina, Zinco, Rame, Antiossidanti, ed Estratti Vegetali Biostimolanti (utili per sostenere la naturale attività dei fibroblasti nella sintesi di collagene, acido Ialuronico ed elastina).
X115®+PLUS – Integratore Antiage | Doppia Formula Day & Night | Con Collagene (5g), Acido Ialuronico, Coenzima Q10, Resveratrolo, Astaxantina | Con Estratti Vegetali Biostimolanti e Antiossidanti: Melograno, Cacao, Olivo, Echinacea, Centella
Alimenti Antinfiammatori
La dieta anti-infiammatoria dovrebbe fornire un sano equilibrio di proteine, carboidrati e grassi ad ogni pasto. Dovrebbe inoltre privilegiare l’apporto di vegetali freschi e ridurre il consumo di zuccheri aggiunti, carboidrati raffinati e cibi altamente trasformati.
In altre parole, una dieta sana è anche una dieta antinfiammatoria.
Ad esempio, un modello alimentare ad azione antinfiammatoria è la dieta mediterranea, che ha dimostrato di ridurre i marker infiammatori, come PCR e IL-6 18, 19, 20.
Anche una dieta a basso contenuto di carboidrati ha dimostrato di ridurre l’infiammazione, in particolare nelle persone obese o con sindrome metabolica 21, 22, 23.
Spezie
Le Spezie, utilizzate da tempo nella medicina asiatica, potrebbero rappresentare un validissimo alleato come alimenti per il controllo dell’infiammazione.
Tra le spezie dotate di questo potere antiflogistico ritroviamo:
- Curcuma
- Basilico
- Timo
- Chiodi di garofano
- Origano
- Rosmarino
- Ginger (zenzero)
- Cannella
- Peperoncino – Pepe di Caienna, grazie alla presenza di capsaicina.
La loro azione è per lo più associata alla presenza di principi attivi dotati di questa attività.
Curcuma e Curcumina
La curcumina è un componente attivo della curcuma, che è stata oggetto di ampie ricerche sui suoi effetti anti-infiammatori.
In uno studio su 45 pazienti con artrite reumatoide, 500 mg di curcumina al giorno hanno migliorato la dolorabilità, il gonfiore articolare e altri sintomi meglio del diclofenac sodico (50 mg) 7.
In 241 pazienti con febbre da fieno, 500 mg di curcumina hanno migliorato i sintomi infiammatori (starnuti, prurito, naso che cola e congestione) dopo 2 mesi di integrazione 24.
Zenzero
In due studi su 267 pazienti con artrosi, l’estratto di zenzero (250 e 255 mg) ha ridotto il dolore al ginocchio 25, 26.
In un altro studio su 64 pazienti con diabete di tipo 2, l’integrazione di zenzero ha ridotto i marcatori dell’infiammazione come TNF-alfa e hs-PCR 27.
Cannella
Uno studio ha confrontato l’attività antiossidante di 26 spezie, scoprendo che la cannella è superata per potere antiossidante soltanto da chiodi di garofano e origano 28, 29, 30.
Studi sull’uomo indicano che l’integrazione con alte dosi di estratto di cannella può aumentare i livelli di antiossidanti nel sangue e diminuire i marcatori di stress ossidativo 31, 32.
Gli studi dimostrano che la cannella e i suoi antiossidanti hanno potenti proprietà antinfiammatorie 34, 35.
Studi in provetta e su animali hanno notato che la cinnamaldeide estratta dalla cannella esibisce potenti effetti antinfiammatori 36, 37, 38.
Alimenti ricchi in Grassi Antinfiammatori
E’ noto come molti acidi grassi polinsaturi possano giocare un ruolo chiave nel controllo dell’infiammazione, dirottando a monte la produzione di mediatori della flogosi.
In questo senso, gli alimenti potenzialmente dotati di attività antinfiammatorie sarebbero soprattutto quelli ricchi di omega-3:
- Salmone
- Sardine
- Acciughe
- Halibut
- Sgombro
- Tonno
- Uova biologiche
- Noci
- Mandorle
- Anacardi
- Pistacchi e altra frutta secca oleosa
- Avocado
- Olio Extravergine di Oliva
- Semi di Lino, Chia e Canapa.
Il corretto utilizzo di questi alimenti nella dieta, potrebbe garantire un adeguato controllo dei processi infiammatori e dell’invecchiamento associato.
Importanza degli Omega-3
Alcuni studi hanno scoperto che le persone che avevano consumato salmone o integratori di EPA e DHA hanno beneficiato di riduzioni del marcatore infiammatorio proteina C-reattiva (PCR) 39, 40.
In un altro studio, gli effetti anti-infiammatori degli acidi grassi omega-3 sono stati compromessi nei topi nutriti con una dieta ricca di zuccheri 7.
Benefici dell’Olio Extravergine di Oliva
Gli studi collegano l’olio extra vergine di oliva a un ridotto rischio di malattie cardiache, cancro al cervello e altre gravi condizioni di salute 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47.
In uno studio sulla dieta mediterranea, la PCR e diversi altri marker infiammatori sono significativamente diminuiti in coloro che hanno consumato 50 ml di olio d’oliva al giorno 48.
Benefici della Frutta Secca Oleosa
Revisioni preliminari e studi epidemiologici e/o clinici hanno suggerito che il consumo regolare di frutta secca ha un impatto positivo sugli esiti sanitari, come l’obesità, l’ipertensione, il diabete mellito e le malattie cardiovascolari, con riduzione dei mediatori di malattie croniche come lo stress ossidativo, l’infiammazione, l’adiposità viscerale, l’iperglicemia, la resistenza all’insulina, la disfunzione endoteliale e la sindrome metabolica 49.
La maggior parte della frutta secca ha dimostrato una certa utilità per ridurre l’infiammazione in persone sane e in gravi condizioni, come diabete e malattie renali 50, 51, 52, 53, 54, 55.
Alimenti di Origine Vegetale
In questo ambito, anche l’utilizzo di frutta e verdure, classicamente dotate di potere antiossidante, sembrerebbe giovare al controllo adeguato del processo infiammatorio.
In questo senso, quindi, un’azione biologica adeguata potrebbe essere garantita dal consumo di alimenti antinfiammatori come:
- Cacao e Cioccolato fondente
- Frutti di bosco come il mirtillo;
- Papaia
- Ananas
- Broccoli
- Cavoletti
- Spinaci
- Cavolfiore
- Altre verdure a foglia verde
- Vino rosso con moderazione
- Tè verde
Benefici del Cioccolato
L’assunzione di cioccolato fondente può migliorare la funzione dei vasi sanguigni, il flusso sanguigno e il colesterolo HDL (buono), riducendo il colesterolo LDL (cattivo) e l’infiammazione, tutti elementi che possono proteggere dalle malattie cardiache 56.
Uno studio ha esaminato gli effetti del cioccolato fondente su 28 soggetti volontari sani.
I ricercatori hanno scoperto che una settimana di consumo di cioccolato fondente ha migliorato i profili lipidici e diminuito la reattività piastrinica per uomini e donne, riducendo l’infiammazione solo nelle donne 57.
Benefici dei Frutti di Bosco
Gli studi suggeriscono che gli antiossidanti, generosamente contenuti nei frutti di bosco, possono aiutare a ridurre i marker infiammatori 58, 59, 60, 61.
Ad esempio, i lamponi neri possono ridurre l’infiammazione nelle persone con sindrome metabolica 62.
Anche le fragole hanno dimostrato di poter ridurre l’infiammazione abbassando le sostanze chimiche infiammatorie nel sangue, come IL-1β, IL-6 e proteina C reattiva (PCR) 63, 64, 65.
Alcuni studi hanno dimostrato che mangiare mirtilli o bere succo di mirtillo può ridurre l’infiammazione nelle persone a rischio di malattie cardiache o sindrome metabolica 66, 67.
In uno studio di 5 giorni, l’assunzione giornaliera di 4 cucchiai (60 ml) di sciroppo di sambuco concentrato ha aiutato le persone con influenza a recuperare in media 4 giorni più velocemente rispetto a coloro che non assumevano l’integratore 68.
Benefici del Tè Verde
Molti dei benefici del tè verde sono dovuti alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, dovute in particolare a una sostanza chiamata epigallocatechina-3-gallato (EGCG).
L’EGCG inibisce l’infiammazione riducendo la produzione di citochine pro-infiammatorie e il danno agli acidi grassi nelle cellule 69, 70.
Considerazioni
Affinché gli alimenti antinfiammatori contribuiscano alla causa antiaging e antinfiammatoria, dovranno necessariamente essere inseriti in un contesto dietetico adeguato che verrà approfondito nei prossimi articoli.
Più in generale, le diete vegetariane sono collegate a una ridotta infiammazione 71.
Anche il nostro integratore di mantenimento X115®PRIMARY2 è stato formulato con attivi naturali utili in chiave antinfiammatoria, come curcumina, licopene, astaxantina e flavonoidi di olivo e cacao.
Bibliografia
- Melpomeni et al., Glucose, “Glucose, Advanced Glycation End Products, and Diabetes Complications: What Is New and What Works,” Clinical Diabetes, 2003
- Bialy, TL., Rothe, MJ., Grant-Kels, JM. Department of Dermatology, University of Connecticut Health Center, Farmington, Connecticut 06030, USA, “Dietary tomato paste protects against ultraviolet light-induced erythema in humans”. The Journal of Nutrition, May, 2001
- Lee, L., Jiang, S., Levine, N., et al. Arizona Prevention Center, University of Arizona, Tuscon, AZ. “Carotenoid supplementation reduces erythema in human skin after simulated solar radiation exposure.” Proceedings of the Society of Experiemental Biology and Medicine, 2000 Feb.
- American Diabetes Association, Diabetes.org Vlassara H , “Advanced glycation in health and disease: role of the modern environment“. Ann. N. Y. Acad. Sci. 1043 June 2005