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Cheratina
Nel vastissimo capitolo delle patologie cutanee legate ai disordini della maturazione epidermica, vi è sicuramente spazio per una serie di manifestazioni dermatologiche dovute a un anomalo processo di cheratinizzazione.
Le anomalie della cheratinizzazione costituiscono un serio disagio sia dal punto di vista funzionale che estetico, con inevitabili ripercussioni dal punto di vista relazionale.
L’alterato processo di cheratinizzazione può rappresentare una patologia primitiva vera e propria, oppure può essere una delle conseguenze di eventi morbosi a carattere dermatologico o sistemico.
Per semplicità, le anomalie del processo di cheratinizzazione vengono classicamente suddivise in
- anomalie quantitative della cheratininzzazione, come l’ipecheratosi,
- anomalie qualitative della cheratininzzazione, come le discheratosi e la paracheratosi.
Le Ipercheratosi
Tra le più frequenti anomalie della cheratinizzazione ritroviamo sicuramente quelle legate all’eccessiva produzione di cheratina e all’anomala desquamazione cutanea che ne consegue.
Questo tipo di manifestazioni può interessare l’intera cute (in tal caso sono definite ittiosi) o selettivamente alcune aree specifiche particolarmente sollecitate, come il palmo delle mani o la pianta dei piedi (cheratodermie o cheratosi palmoplantari). In quest’ultimo caso si assisterà a un’eccessiva desquamazione, legata proprio ad un aumentato turn-over e localizzata per lo più nelle regioni sottoposte a pressione (calli e verruche). Tali manifestazioni possono evidentemente avere un’origine genetico-familiare o essere secondarie a differenti disturbi con interessamento cutaneo.
L’Ittiosi, invece, è una malattia caratterizzata dall’eccessiva produzione di cheratina, che clinicamente produce squame simili a quelle di un pesce (da cui il termine ittiosi). Oltre alle forme congenite, evidentemente manifeste già in età perinatale, esistono anche forme acquisite, tipiche dell’adulto, che possono insorgere in seguito a patologie endocrino-metaboliche ed oncologiche.
Paracheratosi
Mentre nelle ipercheratosi si assiste a un’aumentata produzione di cheratina con cellule prive di nucleo, in linea quindi con la normale citologia, nelle paracheratosi è possibile osservare, oltre al caratteristico ispessimento dello strato corneo, la presenza di particolari strutture nucleari all’interno dei cheratinociti.
Anche in questo caso, oltre all’ispessimento cutaneo, si assisterà ad un’anomala desquamazione in risposta generalmente ad eventi flogistici, come ad esempio nel caso della psoriasi, piuttosto che a dismetabolismi come ad esempio nella dermatite seborroica.
Di conseguenza, è possibile considerare le paracheratosi come disturbi della cheratinizzazione sia di tipo quantitativo che qualitativo.
La Discheratosi
La discheratosi è un difetto di cheratinizzazione caratterizzato da un’anomala e precoce maturazione cellulare, nonché dallo sviluppo di eventi autolitici. Dal punto di vista classificativo è possibile distinguere una discheratosi maligna da una discheratosi beninga.
- La prima è tipica di patologie cutanee senili, di malattie come quella di Bowen o di patologie tumorali come i carcinomi spino cellulari.
- La forma benigna, invece, si contraddistingue per la presenza di cheratinociti arrotondati con citoplasma addensato intervallati da cellule sane.
Queste lesioni possono facilmente mimare le conseguenza di alcune infezioni virali, come nel caso delle infezioni da HPV o da Herpes Virus, nelle quali le cellule epidermiche assumono un caratteristico aspetto rigonfiato e balloniforme.
Oltre a un’evidente degenerazione e desquamazione cutanea, nelle discheratosi si potrà assistere all’eliminazione di queste cellule aberranti verso il derma, con la formazione di strutture caratteristiche definite corpi citoidi.
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Bibliografia
- Le basi patologie delle Malattie Di Kumar V. et al
- I Tessuti di Rosati P. Colombo R.
- Dermatologia e malattie sessualmente trasmesse di G. Girolomoni,A. Giannetti