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Che Cos’è
L’apigenina (4′,5,7-triidrossiflavone) è una sostanza antiossidante naturalmente presente nelle piante.
Appartiene alla famiglia dei flavonoidi e al sottogruppo dei flavoni. In particolare, tra gli oltre 6.000 diversi flavonoidi conosciuti, l’apigenina rappresenta uno dei più abbondanti nella dieta quotidiana.
Abbonda soprattutto nella camomilla e sembra aiutare a ridurre l’ansia e combattere l’insonnia quando assunta in dosi elevate.
Inoltre, l’apigenina può produrre effetti antiossidanti e persino aiutare a combattere il cancro.
Oltre alla camomilla, fonti comuni di apigenina includono frutta e verdura, come prezzemolo, cipolle, arance, tè, germogli di grano e alcune spezie.
A Cosa Serve
Le piante contenenti apigenina e altri flavonoidi (come quercetina e kaempferol) sono state tradizionalmente utilizzate per combattere le malattie in molte culture.
Negli ultimi anni, in campo scientifico, si è assistito a un rinnovato interesse per l’apigenina come agente benefico e salutare 1.
La ricerca preliminare sull’apigenina ha infatti osservato potenziali proprietà:
- antinfiammatorie,
- antiossidanti,
- antitumorali,
- antibatteriche,
- antivirali.
L’apigenina si presenta sottoforma di cristalli gialli che possono essere utilizzati anche per tingere gli indumenti.
Alimenti Ricchi di Apigenina
L’apigenina è presente principalmente in forma glicosilata (cioè legata a una parte zuccherina):
- nelle verdure (prezzemolo, sedano, cipolle),
- nella frutta (arance, pompelmi),
- nelle erbe aromatiche (camomilla, timo, origano, basilico),
- nelle bevande a base vegetale (tè, birra e vino).
L’apigenina è presente a concentrazioni elevate anche in: achillea, dragoncello, coriandolo, digitale, echinacea, liquirizia, lino, passiflora, marrubio e menta verde 2, 3.
Si trova anche nel vino rosso e nella birra, ed è un ingrediente attivo nella pianta medicinale Gingko Biloba 3, 4, 5.
Il prezzemolo essiccato può contenere circa 45 mg di apigenina per grammo, mentre il fiore di camomilla essiccato ne contiene circa 3-5 mg/grammo 6.
Diversi studi hanno cercato di valutare l’assunzione media di flavonoidi con la dieta. Secondo tali ricerche gli apporti medi di apigenina si aggirano intorno a 1-4 mg al giorno 7, 8, 9, 10, 11, 12.
L’apigenina è stata identificata come ingrediente attivo in varie altre piante medicinali, tra cui Scutellaria barbata (Lamiaceae), Castanea sativa Mill. (Fagaceae), Portulaca oleracea L.,Combretum erythrophyllum (Combretaceae) e Aquilegia oxysepala, oltre che nella propoli 13.
Proprietà e Benefici
Insonnia
L’apigenina si lega ad alcuni recettori nel cervello (quelli delle benzodiazepine) che possono ridurre l’ansia e indurre sonnolenza, contrastando così l’insonnia o l’incapacità cronica di dormire 14, 15.
Secondo una revisione di 12 studi, la camomilla (che rappresenta una ricca fonte di apigenina) migliora in modo sicuro la qualità del sonno, sebbene non influisca in modo significativo sull’insonnia 16.
Contro Ansia e Depressione
In uno studio sui topi, l’apigenina ha migliorato la depressione causata dai trattamenti con cortisolo 17.
In effetti, negli studi in vitro, si è osservato che l’apigenina riduce i livelli di cortisolo nelle cellule surrenali, bloccando un enzima coinvolto nella sintesi di questo ormone dello stress 18, 19.
Inoltre, com’è noto ai più, la camomilla può ridurre la gravità dell’ansia e della depressione 14, 20, 21, 22.
Ad esempio, in uno studio clinico su 57 persone con disturbo d’ansia generalizzato, un estratto di camomilla tedesca standardizzato all’1,2% di apigenina ha ridotto i sintomi ansiosi. In un ulteriore studio sulla stessa popolazione, l’estratto ha anche migliorato la depressione in tutti i pazienti 22, 23.
Cancro
Nell’ambito degli studi in provetta, l’apigenina ha dimostrato di combattere le cellule tumorali, in particolare quelle del seno, del tratto digerente, della pelle, della prostata e dell’utero 6, 3, 24.
Ha inoltre dimostrato una bassa tossicità intrinseca sulle cellule normali rispetto a quelle cancerose, rappresentando in tal senso una scelta migliore rispetto ad altri flavonoidi strutturalmente correlati 25, 26.
Inoltre, uno studio su 537 persone ha osservato che coloro che bevevano camomilla 2-6 volte a settimana avevano una probabilità significativamente inferiore di sviluppare il cancro alla tiroide rispetto alle persone che non bevevano camomilla 27.
Diabete
È stato dimostrato che l’apigenina e due suoi glicosidi esercitano effetti antidiabetici nel corpo, potenziando la risposta cellulare all’insulina 28.
In uno studio su 64 persone diabetiche, coloro che assumevano camomilla ogni giorno durante i pasti per 8 settimane presentavano livelli glicemici significativamente più bassi rispetto a coloro che avevano assunto acqua 29.
Inoltre, diversi studi sugli animali suggeriscono che la camomilla può abbassare notevolmente la glicemia a digiuno e postprandiale 30, 31, 32.
L’apigenina, dal canto suo, ha ridotto i livelli di insulina e la resistenza all’insulina nei ratti diabetici, con conseguente diminuzione della glicemia. L’apigenina ha anche abbassato i grassi nel sangue e migliorato la salute del fegato e dei vasi sanguigni 33, 34.
Salute della Pelle
L’applicazione di estratti di camomilla sulla pelle tramite prodotti cosmetici, come lozioni, creme per gli occhi e saponi, ha un effetto lenitivo e idratante. Come tale, si è dimostrata utile per ridurre le infiammazioni della pelle 20, 35, 36.
In uno studio clinico su 40 donne, una crema a base di apigenina ha aumentato la densità e l’elasticità della pelle, riducendo le rughe. Inoltre, a livello cellulare, ha ridotto i danni causati dai raggi UV 37.
Nei topi, l’apigenina topica ha migliorato la funzione di barriera cutanea, promuovendo la crescita delle cellule della pelle e la produzione di molecole grasse e proteine antimicrobiche.
In base a questi risultati, l’apigenina potrebbe aiutare nelle condizioni caratterizzate da disfunzione della barriera cutanea, come la dermatite atopica 38.
Salute del Cuore
I flavoni come l’apigenina sono stati studiati per la capacità di abbassare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo, che sono importanti indicatori del rischio di malattie cardiache 39, 40.
Nei ratti con cuore ingrossato causato dall’ipertensione, l’apigenina ha ridotto la pressione arteriosa, il peso del cuore e i livelli di acidi grassi liberi 41.
Uno studio su 64 pazienti diabetici ha rilevato che coloro che bevevano camomilla durante i pasti presentavano notevoli miglioramenti nei livelli di colesterolo totale, trigliceridi e colesterolo LDL “cattivo”, rispetto a coloro che bevevano acqua 29.
Dimagrimento
Nei topi obesi alimentati con una dieta ricca di grassi, un integratore di apigenina ha abbassato gli acidi grassi, il colesterolo totale e altri indicatori di obesità 34.
L’apigenina ha anche aumentato i livelli di NAD+ e ha giovato alla regolazione della glicemia e della lipidemia nei topi obesi 42.
Numerosi studi sugli animali hanno dimostrato che aumentare i livelli di NAD+ può aiutare a invertire i segni dell’invecchiamento a ridurre il rischio di molte malattie croniche 43, 44, 45.
In un piccolo studio su 16 persone, una bevanda a base di pepe nero ha ridotto l’appetito. Un’analisi chimica ha rivelato diversi derivati dell’apigenina tra i suoi composti attivi 46.
Apigenina e Testosterone
Durante l’invecchiamento, i livelli di testosterone possono diminuire, provocando spesso affaticamento, disfunzione erettile, diminuzione della massa muscolare e altri sintomi indesiderati 47.
È stato dimostrato che i flavonoidi come l’apigenina ritardano il calo dei livelli di testosterone causato dall’invecchiamento nei maschi.
In particolare, è stato notato che l’apigenina modifica un recettore (TBXA2) nei testicoli e l’attività di un enzima (aromatasi) coinvolti nella sintesi e nel metabolismo del testosterone 48, 49.
L’apigenina può così aumentare la quantità di testosterone che i testicoli possono produrre. Una dieta di alta qualità ricca di frutta e verdura può generalmente apportare abbastanza flavonoidi per ottenere questi benefici 47.
Dosi e Modo d’Uso
Per la salute e il benessere generale, le dosi di apigenina presenti in porzioni multiple di frutta e verdura possono essere adeguate.
Per possibili finalità terapeutiche sono invece necessarie dosi più elevate. Tuttavia, non essendo approvata per alcuna condizione clinica, mancano dosaggi ufficialmente raccomandati.
Rifacendoci agli studi sui topi e traslandoli all’uomo, dosi di apigenina comprese tra 2,4 e 8,1 mg per kg di peso corporeo possono essere efficaci per gli effetti ansiolitici senza sedazione. Dosi più elevate possono indurre sedazione oltre a riduzioni dell’ansia.
Effetti Collaterali
Poiché l’apigenina si trova comunemente nel cibo ed è considerata salutare, piccole dosi dovrebbero essere sicure per chiunque; tuttavia, si consiglia cautela con l’assunzione a dosi elevate.
Infatti, sebbene non sia stata segnalata alcuna tossicità, è più probabile che si verifichino effetti collaterali quando l’apigenina viene utilizzata a dosi elevate 50, 51.
Negli studi clinici, gli effetti avversi sono stati rari e lievi. Includevano disturbi digestivi (estratto di camomilla orale) e reazioni cutanee (gel di camomilla topico).
Poiché queste prove non hanno utilizzato l’apigenina pura, tali effetti potrebbero essere stati causati da altri composti presenti nella camomilla 22, 52. Anche i benefici registrati e citati nell’articolo, d’altronde, potrebbero dipendere dalla presenza di altre sostanze.
Dosi elevate di apigenina (100 mg/kg) hanno anche causato danni al fegato nei ratti 53. Inoltre, considerato l’effetto sedativo, l’eccesso di apigenina potrebbe compromettere la capacità di guida e attenzione.