INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
La bentoninte è un minerale argilloso, presente in natura nei terreni di origine vulcanica.
Si forma quando le ceneri vulcaniche reagiscono con l’acqua di mare e ne assorbono i minerali. I depositi più abbondanti si trovano a Fort Benton (nel Montana, USA), da cui prende il nome.
La caratteristica più interessante della bentonite è la sua elevata superficie adsorbente, superiore a quella di molte altre argille.
Poiché la bentonite è un adsorbente molto efficace, può rimuovere il sebo in eccesso e le tossine dalla pelle. Altre argille, come il caolino, sono invece più efficaci nell’esfoliazione della cute, grazie a una granulometria più spessa 1.
La bentonite non ha né sapore né odore. Il suo colore può variare dai toni chiari (crema, giallo, verde) a toni più scuri (marrone, nero), a seconda delle impurità presenti. La sua consistenza è molto morbida e non macchia.
Cosa Contiene
Il componente principale della bentonite è la montmorillonite, un’argilla morbida formata da strati di silice e allumina. La montmorillonite è normalmente legata a molti minerali argillosi, in particolare sodio, calcio, magnesio e alluminio 2, 3.
La bentonite può contenere anche piccole quantità di impurità come altre argille (illite, caolinite) e silice cristallina (quarzo, cristobalite).
Tipologie
Esistono due tipi principali di argilla bentonitica: sodio e calcio 3:
- La bentonite di sodio assorbe più acqua. Questa caratteristica la rende più efficace nella rimozione delle tossine, ma anche molto alcalina e troppo aggressiva per la pelle. Per via orale, può causare stitichezza.
- La bentonite di calcio assorbe più elettroliti, risultando più delicata ed efficace per uso interno contro tossine e avvelenamenti. Questa argilla è meno alcalina e assorbe meno acqua della bentonite di sodio.
Come Funziona
La carica negativa della montmorillonite è responsabile delle proprietà della bentonite: similmente a un magnete, attira molecole caricate positivamente e le lega alla sua superficie (le adsorbe).
In questo modo, può intrappolare molti metalli pesanti e tossine, impedendo loro di entrare nel corpo 4, 5.
Le particelle di montmorillonite hanno una superficie sorprendentemente ampia, che conferisce loro un’alta capacità di legare le tossine. Le particelle del minerale assorbono anche acqua insieme alle tossine, facendo gonfiare l’intera argilla 4.
Usi Cosmetici
La bentonite viene normalmente commercializzata sotto forma di polvere fine.
Nella cosmesi fai da te, viene usata per creare maschere dermopurificanti, preparate mescolandola insieme all’acqua in una ciotola di ceramica o vetro, fino a ottenere la consistenza desiderata (simile allo yogurt),
Per evitare eccessive diluizioni, è bene aggiungere acqua poco alla volta, lasciando che l’argilla la assorba gradualmente.
In genere, queste maschere si mantengono in sede (sul viso o suoi capelli) per circa 10 minuti, dopodiché si rimuovono delicatamente con l’acqua o con un panno umido.
La FDA non ha approvato l’argilla di bentonite per alcun uso topico.
Prima di utilizzare questa argilla, è bene fare un test cutaneo per le allergie, soprattutto in caso di pelle sensibile. Si consiglia di applicarne una piccola quantità sulla cute e attendere 24 ore; se non si verificano reazioni, il prodotto può essere utilizzato.
Bentonite contro l’Acne
L’acne è una malattia dell’unità pilosebacea che comporta un aumento della produzione di sebo, alterazioni della flora microbica (con proliferazione di batteri pro-infiammatori come il Propionibacterium acnes), cheratinizzazione eccessiva (con ostruzione del poro) e infiammazione del follicolo pilo-sebaceo.
Le proprietà antinfiammatorie, seboregolatrici e detossinanti della bentonite possono rivelarsi utili nei soggetti con pelle grassa e impura a tendenza acneica 6, 7, 8.
Una maschera commerciale a base di argilla e olio di jojoba ha ridotto il numero di lesioni acneiche in uno studio clinico aperto su quasi 200 persone 9.
Sebbene promettenti, le prove a sostegno dei benefici della bentonite per l’acne sono ancora limitate. Sono quindi necessarie ulteriori ricerche.
Bentonite contro la Dermatite
Sulla base delle prove esistenti, la bentonite è probabilmente efficace per le allergie e le irritazioni della pelle.
In due studi su un totale di 160 bambini con lieve dermatite da pannolino, una crema a base di bentonite ha promosso la guarigione più velocemente ed efficacemente di un rimedio a base di erbe (calendula) 10, 11.
In uno studio non controllato su 33 persone con eczema delle mani di origine professionale, una crema con argilla di bentonite ha ridotto l’eczema e l’uso di corticosteroidi nel 76% dei casi 12.
L’edera velenosa e la quercia velenosa sono le cause più comuni di dermatite allergica da contatto in Nord America. In 2 studi clinici su oltre 200 persone con allergia all’edera velenosa e alle foglie di quercia, lozioni contenenti argilla bentonitica hanno ridotto i sintomi dell’eczema 13, 14.
La bentonite ha anche dimostrato di agire efficacemente nella guarigione delle lesioni cutanee e delle ulcere 15.
Benefici per i Capelli
Ad oggi, ci sono pochi studi scientifici per supportare i benefici dell’argilla bentonitica per i capelli.
Una revisione suggerisce che l’argilla di bentonite può aiutare a far crescere la lana di pecora più velocemente e renderla più morbida 15, 16.
Pecore a parte, l’azione adsorbente e dermopurificante della bentonite potrebbe essere utile per soggetti con problemi di seborrea e capelli grassi.
Caolino e altre Argille
Il caolino è un’argilla con una composizione simile alla bentonite. Ma il caolino ha una diversa struttura chimica, che riduce la sua capacità di trattenere acqua ed elettroliti 2, 5.
In generale, le persone con pelle grassa dovrebbero preferire le maschere di bentonite, mentre quelle con pelle più secca e sensibile dovrebbero preferire il caolino.
Dal punto di vista funzionale, la bentonite è simile alla terra di Fuller, che rappresenta un’altra opzione eccellente per la cura della pelle. La ricerca suggerisce che questa argilla assorbe le tossine e riduce gli effetti dannosi dell’inquinamento sulla pelle 17.
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Bentonite come Integratore
Nel corso della storia, gli esseri umani hanno usato le argille non solo esternamente, ma anche per via interna (ingerendole).
Gli scienziati ritengono che la “geofagia” sia stata un comportamento adattivo per acquisire nutrienti dal suolo ed eliminare parassiti e tossine intestinali 15, 18, 19.
In effetti, la bentonite è costituita per lo più da silicati di alluminio, e in minima traccia anche da minerali come ferro, calcio e magnesio.
Legandosi a diverse sostanze nell’intestino – dalle tossine fungine ai pesticidi, ai metalli pesanti – la bentonite può aiutare a prevenire il loro assorbimento nel flusso sanguigno e promuoverne l’eliminazione.
La bentonite potrebbe essere utile anche per pazienti con disturbi della funzionalità intestinale.
In uno studio clinico su oltre 500 persone con sindrome dell’intestino irritabile (IBS), l’assunzione di bentonite (3g per 3 volte al giorno) ha migliorato il disagio solo nei pazienti con stipsi predominante, probabilmente legandosi al rivestimento intestinale e riducendo il dolore 20, 21, 22.
Bentonite contro la Diarrea
In un vecchio studio su 35 persone, 2 cucchiai di bentonite per 3 volte al giorno hanno alleviato rapidamente diarrea, mal di stomaco, nausea e mancanza di appetito nel 97% dei soggetti, con diversi fattori causali di diarrea (infezione da virus, allergia alimentare, colite spastica, colite mucosa e intossicazione alimentare) 23.
Effetti Collaterali e Avvertenze
L’uso di bentonite per via orale viene promosso per rimuovere le tossine, combattere la diarrea e aiutare la digestione.
La FDA ha riconosciuto la bentonite per uso alimentare come generalmente sicura (GRAS), pur non approvandola per alcuna condizione.
Dosi elevate possono ridurre l’assorbimento dei nutrienti e causare deficit nutrizionali.
Attualmente, in Italia e nell’Unione Europea, la presenza di bentonite negli integratori alimentari è vietata, a causa dei possibili rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di alluminio negli alimenti. Tali misure rientrano nei regolamenti n. 1130/201, (UE) n. 231/2012 e (UE) n. 380/20124 riguardanti le misure relative agli additivi alimentari contenenti alluminio, compresi i pigmenti coloranti a base di alluminio.