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Cos’è
Il BHT è un composto organico lipofilo, usato come conservante nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica.
Si comporta essenzialmente da antiossidante e viene aggiunto a molti alimenti trasformati come conservante.
Dal punto di vista chimico, il BHT è un fenolo alchilato. Si presenta come una polvere bianca, poco solubile in acqua e solubile in solventi organici.
Il BHT migliora la conservabilità degli alimenti, impedendo ai grassi di diventare rancidi.
INCI: Butilidrossituoluene. Sinonimi: Butylated Hydroxtoluene, dibutilidrossitoluene, idrossitoluene butilato.
Come Funziona?
Il BHT è un antiossidante primario, cioè un donatore di idrogeno che agisce interrompendo la reazione a catena, innescata dai radicali liberi, che porta alla degradazione degli acidi grassi.
Questa caratteristica gli permette, in combinazione con antiossidanti secondari (sequestranti e filtri UV), di ritardare l’irrancidimento degli oli vegetali.
Uso nei Cosmetici
Il BHT viene utilizzato come antiossidante in un’ampia gamma di formulazioni cosmetiche, per preservare dall’ossidazione gli ingredienti stessi della formulazione, in particolare gli oli.
Viene impiegato in concentrazioni variabili, comprese tra 0,0002% e 0,5%.
Di norma, il BHT viene associato a molecole che ne impediscono l’ossidazione, come ascorbil palmitato, acido citrico o lecitina. È più efficace se impiegato in combinazione con altri antiossidanti.
Il Cosmetic Ingredient Review (CIR) ha stabilito dei limiti di dosaggio per questa sostanza (0,5% max), a causa del suo dubbio profilo tossicologico e del potenziale potere irritante su cute e mucose a concentrazioni più elevate.
Uso negli Alimenti
Il BHT può essere usato come additivo alimentare, consentito nell’unione Europea (E321).
Viene usato come ingrediente conservante in alcuni alimenti, soprattutto in cibi a forte componente lipidica, come carni conservate, patatine fritte, oli vegetali e gomme da masticare.
L’aggiunta di BHT mantiene la freschezza dell’alimento e ne previene il deterioramento. Permette quindi di mantenere più a lungo l’aroma, il colore e il sapore dei cibi a cui viene aggiunto.
Fa Male?
L’uso dell’idrossitoluene butilato (BHT) è controverso, poiché alcuni studi sugli animali hanno dimostrato che dosi elevate (assunte per bocca) possono causare il cancro. Tuttavia, i risultati sono contrastanti e altri studi non hanno riscontrato questo effetto 1, 2, 3.
Secondo lo IARC, esistono prove limitate della cancerogenicità dell’idrossitoluene butilato negli animali da esperimento, mentre non è stato possibile valutare la cancerogenicità del BHT per l’uomo.
Complessivamente, ci sono pochissimi studi sull’uomo, quindi i suoi effetti sulle persone sono relativamente sconosciuti.
Alcuni dati suggeriscono che il BHT può agire come un debole interferente endocrino 4 e causare alterazioni dello sviluppo e della tiroide negli animali 5, 6. Altri studi arrivano addirittura a suggerire un effetto potenzialmente preventivo nei confronti del cancro 5.
Considerando anche i rischi derivanti dal consumo di alimenti irranciditi, l’aumento della shelf life potrebbe essere un altro vantaggio per la salute del consumatore 6.
A basse dosi, di circa 0,11 mg per chilo di peso corporeo (0,25 mg per kg), il BHT è generalmente considerato sicuro per l’uso alimentare sia dalla FDA che dall’EFSA 7.
Per uso topico, sono possibili irritazioni della pelle e delle mucose, soprattutto in caso di concentrazioni elevate.
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