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Che Cos’è
Il Boldo (Peumus boldus L.) è una piccola pianta arborea sempreverde, che appartiene alla famiglia delle Monimiaceae.
Originario del Sud America, viene sfruttato dalle popolazioni locali per preparare infusi destinati a migliorare i disturbi digestivi ed epatici.
In effetti, le foglie e la corteccia del boldo contengono un alcaloide, chiamato boldina, capace di stimolare la funzionalità epatica e favorire i processi digestivi 1. Si segnala inoltre la presenza di flavonoidi antiossidanti, tra cui la catechina, che concorrono a determinarne le proprietà fitoterapiche.
Uso nei Cosmetici
Un derivato della boldina, la Diacetyl Boldine agisce sulla pigmentazione cutanea, stabilizzando la forma inattiva dell’enzima tirosinasi.
La tiroisinasi è un enzima chiave nella sintesi di melanina (il pigmento che conferisce a pelle, capelli e occhi il loro colore).
Favorendo l’inibizione della tirosinasi e della melanogenesi, la Diacetil Boldina può avere un effetto schiarente sulle macchie cutanee.
Grazie a queste proprietà, la
Diacetyl Boldine viene utilizzata per formulare emulsioni, prodotti per il make up e la detersione, con lo scopo di:
- aumentare la luminosità della pelle;
- promuovere la diminuzione della produzione di melanina a livello epidermico;
- diminuire l’intensità e la quantità delle macchie cutanee.
La diacetil boldina efficace a piccole concentrazioni ed è considerata un ingrediente sicuro.
In uno studio, l’uso combinato per 12 settimane di due formule cosmetiche contenenti rispettivamente Diacetyl Boldin (che stabilizza la tirosinasi nella sua forma inattiva) e Oligopeptide-68 (che inibisce l’attività della tirosinasi) è risultato efficace e sicuro per il trattamento del melasma facciale, e più efficace di creme all’idrochinone al 2 e al 4% 1.
Integratori di Boldo
Gli integratori di boldo sono utilizzati nella moderna per il trattamento di lievi disfunzioni epatobiliari, nella cura sintomatica dei disturbi dispeptici e come coadiuvante nel trattamento della stipsi.
Il boldo trova quindi impiego per uso interno nel trattamento:
- degli affaticamenti epatici (ad es. in presenza di fegato grasso),
- della dispepsia (difficoltà digestive),
- dell’ipercolesterolemia (colesterolo alto),
- della stipsi (stitichezza).
È stato riportato che la boldina possiede diverse attività farmacologiche, come effetti antinfiammatori, antipiretici, antidiabetici, antioterogeni, antipiastrinici, antitumorali e citoprotettivi 1.
Tuttavia, la ricerca umana è quasi nulla, per cui gli impieghi del boldo si basano soprattutto sulla lunga e consolidata tradizione di impiego medicinale.
L’unico studio clinico pubblicato è stato condotto su 12 volontari sani trattati per quattro giorni con 2,5 g/die di estratto secco di boldo (etanolo 60% V/V); è stato dimostrato un prolungamento del tempo di transito del cibo nel tratto digerente rispetto al placebo 1.
Dosi
La dose di boldo normalmente consigliata per uso orale è di
- 2-5 grammi al giorno per infusione (tè/tisana),
- 1-3 ml di una soluzione idroalcolica 1:5 come tintura,
- 0,5-1 ml al giorno di estratto fluido.
Il trattamento non dovrebbe in ogni caso superare le 4 settimane
Sicurezza e Avvertenze
Come del resto gli altri integratori, soprattutto fitoterapici, l’assunzione orale degli estratti di boldo è da ritenersi controindicata in gravidanza e in allattamento, nonché in età pediatrica. Va inoltre ricordato che nel caso specifico, la boldina ha mostrato effetti sia abortivi che teratogeni negli studi su animali.
L’attività coleretica e colagoga del boldo lo rende generalmente controindicato in caso di colestasi o calcoli biliari.
Più in generale, l’assunzione di integratori di boldo in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del Paziente, saprà dare i migliori consigli
Il Boldo riconosce un importante tradizione di impiego in fitoterapia ed è considerato sicuro alle normali dosi terapeutiche. Sono possibili effetti collaterali come vomito, diarrea e reazioni di ipersensibilità ad uno o più componenti della droga.
Nell’olio essenziale di boldo sono contenuti composti terpenici tossici, come l’ascaridolo.