INDICE ARTICOLO
Cos’è – A Cosa Serve
Il cloruro di potassio è un minerale molto comune in natura.
Noto anche come potassio cloruro, è formato dall’unione di un atomo di potassio con uno di cloro (formula chimica KCl).
Uso come Integratore
Il cloruro di potassio rappresenta un noto integratore alimentare, che può essere usato in chiave salutistica per prevenire carenze specifiche o sopperire ad aumentati fabbisogni.
Assumere un integratore di cloruro di potassio può essere una buona idea anche per le persone sane.
Infatti, è stato stimato che circa il 97-98% degli americani non raggiunge il livello di assunzione ottimale di potassio 1.
Questo dilagante deficit di potassio potrebbe rappresentare una delle principali cause di ipertensione e malattie cardiovascolari (vedi oltre).
Altri Usi
Il cloruro di potassio è anche il principio attivo di alcuni farmaci, che vengono somministrati per via orale o endovenosa per correggere gravi carenze di potassio.
In ambito salutistico, il cloruro di potassio viene utilizzato anche nei sali iposodici, in parziale sostituzione del cloruro di sodio (sale).
Questi prodotti sono indicati soprattutto per le persone con una forma di ipertensione sensibile all’apporto di sodio con la dieta.
Infine, il cloruro di potassio (E508) può essere usato come additivo alimentare nei prodotti alimentari. Trova spazio, in particolare, come esaltatore di sapidità sostitutivo al cloruro di sodio.
Similmente al sale, il cloruro di potassio può anche influenzare la consistenza e la durata di conservazione dei prodotti alimentari.
Il principale impiego del cloruro di potassio rimane comunque quello di fertilizzante. Infatti, come gli esseri umani, anche le piante hanno bisogno di potassio per prosperare.
Carenza di Potassio e Alimenti
Il potassio è un minerale essenziale, con numerose e importanti funzioni 2, 3. Partecipa infatti:
- alla contrazione muscolare;
- alla trasmissione degli impulsi nervosi;
- al normale funzionamento del cuore;
- alla prevenzione dell’eccessiva ritenzione di liquidi;
- al mantenimento del corretto pH all’interno del corpo;
- alla normale crescita e costruzione muscolare.
Prima di pensare agli integratori, il modo migliore per assumere maggiori quantità di potassio è mangiare più alimenti ricchi di questo prezioso minerale.
Purtroppo, la dieta moderna è ricca di cibi ultraprocessati e raffinati, ma povera di alimenti naturali e integrali. Per questo motivo, risulta paradossalmente molto ricca di energia ma scarsamente nutriente 1.
In altri termini, i bambini e gli adulti risultano spesso sovralimentati ma denutriti 4. Tra le varie carenze di questo stile alimentare, rientrano anche quelle di potassio e magnesio.
Le principali fonti alimentari di potassio includono frutta (banane, albicocche secche, prugne, datteri, avocado, melone, agrumi), verdure (verdure a foglia verde scuro, patate, pomodori, zucca), legumi (soprattutto fagioli), funghi, latticini, noci e pesce 5.
Secondo le linee guida americane del 2019, l’assunzione adeguata di potassio in età adulta è pari a 3,4 grammi al giorno nei maschi e 2,6 grammi nelle femmine.
È possibile ottenere le quantità raccomandate di potassio e magnesio seguendo una dieta varia ed equilibrata, che includa:
- Frutta, come albicocche secche, prugne secche, uva passa, succo d’arancia e banane;
- Verdure come zucche, patate, spinaci, pomodori e broccoli;
- Lenticchie, fagioli, soia e noci;
- Latte e yogurt;
- Carne e pesce;
- Vedi la lista completa degli alimenti ricchi di potassio.
Oltre ad essere carenti di potassio, molte persone assumono eccessive quantità di sodio. Come vedremo, l’eccesso di sodio aggrava ulteriormente gli effetti negativi di una dieta povera di potassio.
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Quanto Potassio Assumere?
Il Food and Nutrition Board dell’Istituto di medicina degli Stati Uniti consiglia di assumere ogni giorno:
- 3.400 mg di magnesio per gli uomini adulti;
- 2.600 mg di magnesio per le donne adulte.
L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) suggerisce che l’assunzione giornaliera di potassio debba essere di 3,5 grammi al giorno (ai fini di un controllo della pressione arteriosa e di una prevenzione di incidenti quali apoplessia e ictus) 7.
In precedenza, negli Stati Uniti venivano consigliate dosi giornaliere di 4.700 mg di potassio negli adulti. Questo livello, che risulta nettamente superiore a quello stabilito in altri paesi (come l’Italia), è considerato vantaggioso per la salute 8.
Prendendo questo alto livello di assunzione consigliato (4,7g/die negli adulti), solo il 3% degli adulti negli Stati Uniti soddisfa il livello di assunzione adeguata (AI) di potassio.
Assunzioni Ottimali ed Effettive
È importante sottolineare che una parte della popolazione potrebbe non soddisfare nemmeno le RDA per il potassio.
Ad esempio, secondo un sondaggio nazionale l’assunzione media stimata di potassio era di 2.600 mg al giorno 9.
Questi livelli di assunzione suggeriscono che un numero considerevole di persone è a rischio di sviluppare carenze subcliniche di potassio, specialmente quando esistono disturbi concomitanti e/o terapie farmacologiche che aumentano tale rischio (vedi oltre).
Un apporto ottimale di potassio è importante per la salute del cuore e delle ossa e riduce il rischio di ictus e malattia coronarica.
Chi Dovrebbe Assumere un Integratore
Una tipica dieta occidentale può fornire abbastanza potassio per evitare una carenza franca del minerale.
Di conseguenza, i livelli di potassio nel sangue possono apparire normali o solo lievemente ridotti, nonostante l’apporto alimentare sia decisamente insufficiente.
Gli integratori di cloruro di potassio potrebbero quindi aiutare le persone ad ottenere uno stato di potassio ottimale per prevenire alcune malattie croniche.
Apporti elevati di potassio (intorno a 4,7g al giorno) potrebbero essere vantaggiosi soprattutto per:
- Atleti: uno sforzo fisico lungo e intenso può determinare una perdita significativa di potassio attraverso il sudore 11.
- Afroamericani: studi hanno scoperto che assumere 4.700 mg di potassio al giorno può eliminare la sensibilità al sodio, una condizione più comune tra le persone di origine afroamericana che predispone all’ipertensione 12.
Dunque, i neri sono più vulnerabili all’ipertensione e più reattivi alla supplementazione di potassio rispetto ai bianchi. - Gruppi ad alto rischio: le persone a rischio di ipertensione, calcoli renali, osteoporosi o ictus possono trarre beneficio dall’assunzione di almeno 4.700 mg di potassio al giorno 13, 14, 15.
- Persone che assumono molto sale: l’aumentata assunzione di potassio ha un beneficio maggiore per coloro che consumano una dieta ricca di sale.
L’apporto ottimale di potassio andrebbe quindi stabilito in base alla genetica, allo stato della pressione sanguigna e all’assunzione di sodio di un individuo 15a. Queste differenze supportano approcci nutrizionali personalizzati.
Benefici degli Integratori
La carenza di potassio è associata a condizioni sfavorevoli di salute, aumentando il rischio di una lunga serie di malattie.
Al contrario, maggiori apporti di potassio con la dieta sono associati a migliori condizioni di salute e minori rischi di ictus, ipertensione, calcoli renali e possibilmente osteoporosi.
Tuttavia, trattandosi perlopiù di studi osservazionali, non ci sono prove sufficienti per stabilire una relazione causale tra l’assunzione di potassio e il rischio di queste condizioni croniche 16.
Inoltre, non è ancora chiaro se l’uso cronico di integratori di potassio possa apportare gli stessi benefici di una dieta naturalmente ricca del minerale.
Quale Integratore Scegliere?
Essendo un elemento fortemente reattivo, il potassio non si trova in natura in forma pura (potassio elementare), bensì in forma complessata con altre sostanze (a formare i sali di potassio).
Anche negli integratori alimentari, quindi, non troviamo potassio puro (elementare), ma i relativi sali.
Il potassio contenuto negli integratori può presentarsi in molte forme diverse: una forma comune, economica e biodisponibile è il cloruro di potassio 17.
Ogni grammo di cloruro di potassio contiene 524 mg di potassio elementare.
Altri sali di potassio presenti negli integratori includono: citrato di potassio, fosfato di potassio, aspartato di potassio, potassio ascorbato, bicarbonato di potassio, potassio orotato e gluconato di potassio.
Pressione Arteriosa
Gli studi hanno scoperto che l’integrazione di cloruro di potassio abbassa la pressione arteriosa, soprattutto nei pazienti ipertesi che assumono molto sodio con la dieta 18, 19.
D’altra parte, il potassio non riduce la pressione sanguigna (o lo fa solo minimamente) negli individui normotesi (con normale pressione sanguigna) 20.
Secondo un’analisi di 15 studi randomizzati controllati su 917 individui, l’integrazione di potassio (principalmente cloruro di potassio a dosi tra 2,34 e 2,54 grammi al giorno) determina una riduzione della pressione sistolica/diastolica di 21:
- 4,7 mmHg / 3,5 mmHg nell’intera popolazione analizzata;
- 6,8 mmHg / 4,6 mmHg nella popolazione con ipertensione.
Un’altra meta-analisi suggerisce che l’effetto ipotensivo degli integratori di potassio è maggiore quando l’assunzione alimentare del minerale è inferiore a 3,5 grammi al giorno 22.
Ictus
Una meta-analisi di 9 studi prospettici di coorte ha mostrato che le assunzioni giornaliere di potassio comprese tra 3.510 mg e 4.680 mg erano associate a una riduzione del 30% del rischio di ictus 23.
In una meta-analisi più recente di 16 studi, l’assunzione alimentare di potassio più alta rispetto a quella più bassa è risultata associata a un rischio di ictus inferiore del 13% dopo aggiustamenti multipli (anche per la pressione sanguigna) 24.
Il rischio più basso di ictus corrispondeva a un’assunzione giornaliera di potassio di circa 3.500 mg.
Tuttavia, mancano ricerche per valutare se l’assunzione di specifici integratori, come il cloruro di potassio, possa avere un qualche beneficio nella prevenzione dell’ictus.
Sodio, Potassio e Malattie cardiache
Per un ottimale prevenzione delle malattie cardiache è importante valutare l’apporto di potassio non solo in termini assoluti, ma anche in relazione al sodio.
Diversi studi suggeriscono che un elevato apporto di sale provoca un aumento della pressione sanguigna e un irrigidimento dei vasi sanguigni. A loro volta, questi cambiamenti possono comportare un rischio maggiore di malattie cardiache e morte prematura 25, 26, 27, 28, 29.
La dieta DASH, che è ricca di potassio e povera di sodio, può ridurre la pressione sanguigna di 5 mmHg (sistolica) e 3 mmHg (diastolica). Inoltre, aiuta a ridurre il rischio di malattia coronarica e ictus 30, 31.
Una revisione degli studi clinici sul potassio e sulla salute del cuore ha suggerito che le diete a basso contenuto di sodio e ad alto contenuto di potassio sono una strategia fondamentale per la prevenzione e il trattamento dell’ipertensione e delle malattie cardiovascolari 32.
A tal proposito, il cloruro di potassio rientra nella composizione di molti sali dietetici a ridotto contenuto di sodio.
Uno studio condotto su 12.267 adulti statunitensi ha osservato che una maggiore assunzione di alimenti ricchi di potassio era associata a un rischio inferiore di morte per malattie cardiache 33.
Calcoli renali
Ampi studi osservazionali hanno dimostrato che sia gli uomini che le donne che assumono più potassio presentano minori possibilità di sviluppare calcoli renali 34, 35.
Anche gli integratori di potassio possono essere utili in tal senso. Tuttavia, per questa applicazione, non si usa il cloruro di potassio, bensì il potassio citrato o il potassio bicarbonato.
Sia il citrato che il bicarbonato di potassio, infatti, riducono i livelli di calcio nelle urine in misura superiore rispetto al cloruro di potassio 36, 37, 38.
A loro volta, bassi livelli di calcio nelle urine riducono il rischio di sviluppare calcoli renali 39.
In studi su 150 pazienti, il citrato di potassio è risultato efficace nel ridurre la dimensione dei calcoli e i sintomi dei calcoli renali sia negli adulti che nei bambini 40, 41.
Osteoporosi
È interessante notare come una dieta ricca di potassio possa aiutare a prevenire l’osteoporosi, riducendo la quantità di calcio che il corpo perde attraverso l’urina 38, 42.
Anche in questo caso, il citrato di potassio e il bicarbonato di potassio sembrano essere una scelta preferibile rispetto al cloruro di potassio 38.
Una meta-analisi di studi di intervento conclude che gli integratori di citrato di potassio o bicarbonato di potassio potrebbero ridurre l’acido netto urinario e l’escrezione di calcio. Tuttavia, le prove a sostegno di un effetto positivo sui marcatori del turnover osseo e della densità ossea sono deboli 38.
Diabete
Numerosi studi osservazionali hanno trovato associazioni tra minori assunzioni di potassio, o bassi livelli sierici o urinari di potassio, e aumento della glicemia a digiuno, dell’insulino-resistenza e del diabete di tipo 2 43, 44, 45, 46, 47, 48.
Al contrario, in oltre 7.500 adulti coreani, un’elevata assunzione di potassio è stata associata a un rischio ridotto del 39% di sindrome metabolica, che coinvolge obesità e resistenza all’insulina 49.
In un piccolo studio su afro-americani, l’integrazione di cloruro di potassio a rilascio prolungato (750mg due volte al giorno per 3 mesi) ha impedito la progressione del prediabete in diabete, migliorando il metabolismo del glucosio 50.
Un altro studio ha indagato gli effetti dell’integrazione di potassio citrato o cloruro di potassio in adulti con intolleranza al glucosio combinata (alterata glicemia al digiuno + intolleranza al glucosio).
Entrambi gli integratori hanno aumentato la produzione di insulina. Tuttavia, soltanto il citrato di potassio ha attenuato la resistenza all’insulina e aumentato la sensibilità all’ormone 51.
Sono comunque necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno se l’assunzione di integratori di potassio possa influire sui livelli glicemici e ridurre il rischio di diabete di tipo 2.
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Artrite Reumatoide
In uno studio su 32 pazienti con artrite reumatoide e carenza di potassio, quasi la metà di coloro che hanno assunto 6.000 mg di cloruro potassio al giorno per 28 giorni ha riportato una significativa riduzione del dolore 52.
Un altro terzo dei partecipanti ha riportato un sollievo moderato dal dolore.
La qualità dello studio è stata considerata intermedia 53. Sono pertanto necessarie ulteriori ricerche.
Usi Medici
In campo medico, i casi specifici che possono giustificare l’uso di farmaci a base di cloruro di potassio includono:
- chetoacidosi diabetica;
- alcune malattie renali;
- iperaldosteronismo;
- uso di farmaci che inducono ipopotassiemia;
- malattie gastrointestinali associate a vomito, diarrea o malassorbimento;
- procedure di cardiochirurgia.
Dose e Modo d’Uso
Dosi (Integratori)
In genere, gli integratori alimentari contengono dosi di potassio non superiori a 500-600 mg di potassio elementare per dose.
Considerata la percentuale di potassio elementare, per raggiungere tali dosi sono necessari da 950 a 1.1150 milligrammi di potassio cloruro al giorno. Una dose di un grammo al giorno può quindi apparire adeguata.
Questo limite deriva dalle preoccupazioni relative al rischio di iperkaliemia (eccessivo contenuto di potassio nel sangue), che può derivare dall’assunzione in singola dose di alti quantitativi di potassio.
Modo d’Uso
Gli integratori di cloruro di potassio vengono in genere assunti durante o dopo i pasti per ridurre l’irritazione gastrointestinale e l’effetto lassativo.
Con un dosaggio giornaliero relativamente elevato, la somministrazione dev’essere suddivisa in più dosi quotidiane da circa 500mg di potassio elementare ciascuna.
I preparati a base di cloruro di potassio a rilascio prolungato sono utili per i pazienti che non possono tollerare o assumere dosi giornaliere multiple di questi integratori.
Avvertenze
A causa dei potenziali effetti collaterali, si dovrebbe consultare un medico prima di assumere un integratore di cloruro di potassio, soprattutto se si è anziani o in presenza di malattie o terapie farmacologiche in atto.
Nella popolazione generalmente sana con funzione renale normale, l’assunzione di potassio in eccesso dagli alimenti non è motivo di preoccupazione perché è prontamente escreto nelle urine.
Tuttavia, soprattutto gli individui che hanno condizioni mediche particolari, associate a ridotta escrezione urinaria di potassio (p. es. diabete, insufficienza renale, grave insufficienza cardiaca ecc.), o sottoposti a regimi terapeutici specifici (p. Es., alcuni farmaci, restrizioni dietetiche ecc.) dovrebbero consultare il proprio medico prima di assumere cloruro di potassio.
Rischio di iperkaliemia
L’iperkaliemia (eccesso di potassio nel sangue colpisce generalmente le persone con scarsa funzionalità renale o che assumono farmaci che influenzano la funzione dei reni.
Per un adulto sano, non ci sono prove significative che il potassio contenuto negli alimenti possa causare iperkaliemia 54.
Tuttavia, l’assunzione di dosi esagerate di integratori di potassio può aumentare pericolosamente le concentrazioni del minerale nel sangue 55, 56, 57.
Una meta-analisi di studi controllati randomizzati ha concluso che era improbabile che la frequenza cardiaca in adulti sani fosse influenzata dall’uso cronico di integratori di potassio in dosi da 2 a 3 grammi al giorno 16.
Controindicazioni
Gli integratori di potassio sono da ritenersi generalmente controindicati (salvo diversa indicazione medica):
- nelle persone con malattie renali croniche e insufficienza renale;
- nei soggetti che assumono farmaci per la pressione sanguigna, come gli ACE inibitori o diuretici risparmiatori di potassio;
- in caso di allergia a uno o più ingredienti dell’integratore;
- in caso di disidratazione acuta (ridotta quantità di acqua nel corpo), segnalata da una scarsa o nulla emissione di urina;
- nei pazienti con Morbo di Addison (malattia che provoca una grave riduzione di alcuni ormoni per distruzione della ghiandola che li produce);
- nei pazienti con iperazotemia (aumento di azoto nel sangue);
- in caso di lesioni muscolari estese, traumi o gravi ustioni.
Effetti Collaterali
Gli effetti collaterali più comuni conseguenti all’assunzione di cloruro di potassio comprendono:
- nausea,
- vomito,
- disturbi addominali,
- diarrea.
Se le dosi di assunzione sono particolarmente alte e/o se ci sono dei fattori predisponenti (come gravi malattie renali o uso di determinati farmaci, come diuretici risparmiatori di potassio e ACE-inibitori) si possono sviluppare livelli anormalmente elevati di potassio nel sangue.
Quando c’è troppo potassio nel sangue (iper-potassiemia o iperkaliemia) ci si può sentire stanchi, deboli ed è possibile avere crampi muscolari. Tuttavia, a risentirne è soprattutto il cuore, con disturbi del ritmo cardiaco, come extrasistoli e/o rallentamenti fino all’arresto cardiaco.
Se durante il trattamento con alte dosi di cloruro di potassio insorgono i seguenti effetti indesiderati, è bene rivolgersi immediatamente al medico:
- vomito grave;
- gonfiore e dolore addominale;
- emorragia dello stomaco (sangue nel vomito o feci scure, catramose).