INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
I comedoni sono piccole protuberanze cutanee, che si formano a causa dell’ostruzione dei follicoli piliferi (detti anche "pori della pelle").
I comedoni sono più frequentemente localizzati sulle guance, sulla fronte, sul naso e sul mento (la cosiddetta zona T). Fanno la loro comparsa quando i follicoli piliferi si riempiono di sebo, cheratina e cellule morte, ostruendosi di conseguenza.
Spesso, ma non sempre, i comedoni sono associati all’acne e alla cosiddetta "pelle grassa". Se numerosi, possono essere considerati una forma lieve di acne.
Esiste infatti una forma di acne, chiamata acne comedonale, caratterizzata dalla presenza di comedoni grandi e numerosi.
Tipi di Comedoni
Esistono vari tipi di comedoni:
- comedoni aperti, noti come punti neri: il loro colore scuro è dovuto all’ossidazione della melanina contenuta nel follicolo ostruito e non ha nulla a che fare con la sporcizia; questi comedoni possono essere estratti per pressione;
- comedoni chiusi, noti come punti bianchi: il follicolo è completamente bloccato; non vi è quindi contatto con l’aria, di conseguenza la melanina non si ossida e il comedone rimane bianco o giallastro e dev’essere forato per rimuoverne il contenuto;
- microcomedoni: sono comedoni così piccoli da non essere visibili a occhio nudo;
- macrocomedoni: sono comedoni molto grandi, con un diametro superiore a 2-3 mm;
- comedone giganti: si tratta di cisti con un’apertura chiara simile a un punto nero nella pelle;
- comedoni solari: sono presenti sulle guance e sul mento di alcune persone anziane e si ritiene che siano dovuti ai danni del sole.
Comedoni chiusi (punti bianchi) | Comedoni aperti (punti neri) |
Lesioni non infiammatorie che si formano quando il follicolo si chiude per un accumulo di sebo e cellule cornee al suo interno. | Lesioni non infiammatorie che si formano quando lo sbocco del follicolo rimane aperto, nonostante il dotto della ghiandola sia ostruito dall’accumulo di sebo e cellule cornee. |
Si manifestano come piccole protuberanze, solitamente bianche sulla superficie della pelle. | Si manifestano come piccole macchie di colore scuro sulla superficie della pelle. Il loro colore scuro non dipende dalla sporcizia, ma dall’ossidazione della melanina contenuta nel "tappo di cellule morte". |
Curiosità
La parola comedone deriva dal latino comedō, -ōnis, propriamente ‘mangione’, nome dato nel Medioevo ai vermi che infestavano la carne putrefatta e i cadaveri, per suggerire l’aspetto vermiforme di un punto nero quando viene espulso 1.
Come si Formano
I comedoni insorgono per la sovrapposizione di due fattori, che possono anche essere presenti singolarmente:
- eccessiva cheratinizzazione del follicolo pilifero: in pratica, le cellule che rivestono il follicolo proliferano in misura superiore alla norma o si sfaldano con difficoltà;
- eccessiva produzione di sebo.
Ne deriva un restringimento dei dotti follicolari fino all’ostruzione.
L’accumulo di sebo all’interno dei follicoli ostruiti porta al cedimento della parete del canale follicolare e favorisce la proliferazione di batteri.
Più sebo si accumula, più è probabile che i batteri si moltiplichino e causino l’acne infiammatoria.
Si innesca così una flogosi locale che porta alla comparsa dell’acne infiammatoria, con "brufoli infiammati" (papule e pustole).
Se l’infezione e l’infiammazione si estendono in profondità, si formano veri e propri noduli infiammati che determinano la formazione di cicatrici.
Cause
Fattori Ormonali
La produzione di sebo è sotto il controllo degli ormoni sessuali (androgeni), come il testosterone e soprattutto il DHT.
Nella pelle esiste un enzima chiamato 5α-reduttasi di tipo 1 che converte androgeni meno attivi in testosterone attivo e DHT. Questi ultimi stimolano le cellule delle ghiandole sebacee ad aumentare la produzione di sebo.
Pertanto la pelle grassa può derivare da un’eccessiva produzione di androgeni da parte delle ghiandole sessuali oppure da un’eccessiva attività dell’enzima 5α-reduttasi di tipo 1.
Adolescenza
Durante l’adolescenza, l’aumento degli ormoni sessuali maschili (androgeni) stimola l’attività delle ghiandole sebacee, che aumentano la produzione di sebo.
Basti pensare che tra i 12 e i 24 anni, circa l’85% dei ragazzi sviluppa una forma più o meno grave di acne 2.
Altri Fattori Favorenti
Lo sviluppo dei comedoni può essere causato o favorito anche da altri fattori 3:
- uso di cosmetici "occlusivi" o troppo "grassi" per il proprio tipo di pelle;
- fumo di sigaretta;
- eccesso di cibi malsani, come cibi fritti, cibi ricchi di zuccheri, formaggi grassi, carni grasse, alcool e cibi lavorati 4, 5, 6, 7, 8, 9;
- bassa concentrazione di linoleato nel sebo, che potrebbe favorire l’ipercheratosi;
- eccessiva presenza di acidi grassi liberi nel sebo;
- periodi di forte stress;
- iperattivazione del sistema immunitario innato con aumentata secrezione di citochine proinfiammatorie, come l’interleuchina 1 (IL-1) e l’IL-8, da parte delle cellule che rivestono il follicolo;
- danno meccanico nell’area del follicolo, sia per sfregamento, scrub, sia per la rimozione con schiacciamento del comedone stesso;
- trattamenti ormonali, come sostanze anabolizzanti (per la costruzione dei muscoli) e farmaci come i corticosteroidi, nonché alcuni medicinali per il trattamento dell’epilessia.
Trattamento
In beve, i trattamenti disponibili per i comedoni possono includere:
- Alfa idrossiacidi (come l’acido glicolico) e soprattutto Beta idrossiacidi (acido salicilico): indicati per i comedoni lievi;
- Derivati della vitamina A (retinolo e retinoidi): indicati per comedoni più numerosi e di maggiori dimensioni;
- Acido azelaico: esibisce un’azione antinfettiva e antinfiammatoria, che può essere utile nel trattamento dell’acne da lieve a moderata;
- Perossido di benzoile: agente antimicrobico da prescrizione, indicato nei casi di acne infiammatoria;
- Retinoidi orali da prescrizione: come l’isotretinoina, indicati nei casi di acne da moderata a grave.
Retinolo e retinoidi
La famiglia dei retinoidi topici comprende la vitamina A (retinolo), i suoi derivati naturali (come retinaldeide, acido retinoico ed esteri retinilici) e diversi derivati sintetici come l’adapalene e il tazarotene.
Alcuni retinoidi di libera vendita (come il retinolo e i suoi esteri) sono presenti in molti prodotti cosmetici per pelle impura a tendenza acneica e sono utili anche in presenza di comedoni.
Retinoidi più potenti (come l’acido retinoico e l’adapalene) sono invece usati come farmaci da prescrizione nelle forme gravi di acne. Soprattutto nella fase iniziale del trattamento, questi retinoidi possono determinare irritazione cutanea, desquamazione e sensibilità nei confronti delle radiazioni solari.
I retinoidi aiutano il trattamento dei comedoni favorendo:
- la normalizzazione della cheratinizzazione;
- la riduzione della risposta infiammatoria.
Il trattamento ha infatti dimostrato di ridurre il numero di comedoni e di lesioni infiammatorie dal 40% al 70% 10. La risposta ottimale si verifica dopo 12 settimane 11.
Nei casi più gravi di pelle grassa associata ad acne, i retinoidi (in particolare l’isotretinoina) possono essere assunti anche per via orale. Si è visto ad esempio che la produzione di sebo diminuisce del 90% durante la terapia con isotretinoina orale 12.
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Acido azelaico
L’acido azelaico:
- inibisce la crescita dei batteri (come il Propionibacterium acnes) che infettano i pori della pelle;
- riduce la cheratinizzazione follicolare, prevendo l’ostruzione del dotto escretore della ghiandola sebacea;
- attenua l’infiammazione del follicolo pilo-sebaceo.
Per questo motivo può offrire benefici importanti ai pazienti con acne o comedoni.
Rispetto ai retinoidi, l’acido azelaico risulta molto ben tollerato a livello cutaneo, ma è meno efficace e più lento nel produrre risultati (occorrono alcune settimane di trattamento).
Perossido di benzoile
Il perossido di benzoile (Benzoyl peroxide) è un agente battericida che impedisce la resistenza di Propionibacterium acnes alla terapia antibiotica e ha proprietà comedolitiche e antinfiammatorie moderate 13.
In base alla normativa vigente, il perossido di benzoile non è ammesso per l’uso nei prodotti cosmetici. In genere, è ritenuto troppo aggressivo per il semplice trattamento dei punti neri, quindi viene riservato a forme più gravi di acne.
Può causare allergie e al contatto può macchiare i vestiti.
Peeling chimici
Gli agenti esfoliati favoriscono lo sfaldamento (esfoliazione) degli strati più superficiali della pelle, aiutando a liberare i follicoli ostruiti.
Questi prodotti sono particolarmente utili in presenza di comedoni e aiutano a prevenire la formazione di foruncoli e punti neri nelle persone con pelle grassa.
Gli esfolianti chimici ad uso cosmetico comprendono:
- alfa-idrossiacidi (AHA) includono acido citrico, acido malico, acido lattico e acido glicolico. Sono spesso usati per migliorare luminosità e tono della pelle, e per trattare macchie iperpigmentate;
- beta-idrossiacidi (BHA), come l’acido salicilico, sono solubili in olio. Per questo motivo, possono penetrare più facilmente nella pelle e liberare i pori ostruiti. Sono ideali per la pelle grassa o soggetta all’acne;
- poli-idrossiacidi (PHA) sono considerati meno irritanti e ideali per la pelle sensibile, compresa la rosacea e la dermatite atopica 14.
La concentrazione di queste sostanze determina la profondità dell’effetto esfoliante. Esfoliazioni molto leggere e superficiali possono essere eseguite anche 2-3 volte alla settimana.
Scrub
Lo scrub è un trattamento esfoliante di tipo meccanico.
Si basa sull’attrito generato da sostanze fisiche che, massaggiate sulla pelle, aiutano a disostruire i pori e a stimolare il rinnovamento cutaneo.
Si possono utilizzare numerosissime sostanze, come zucchero, semi macinati finemente, sale, caffè o microsfere sintetiche. Tuttavia, in genere, questi scrub sono considerati troppo aggressivi per il viso. Si possono invece usare farine di cereali macinate finemente, cannella o bicarbonato di sodio in piccole quantità.
Scrub al Miele e Avena
Ingredienti
- 1/4 di tazza di avena macinata finemente
- 1/8 di tazza di miele
- 1/8 di tazza di olio di jojoba
- Macinare l’avena in una polvere fine usando un macinacaffè o un robot da cucina (in alternativa usare la farina di avena).
- Riscaldare il miele per alcuni secondi nel forno a microonde in modo che sia più facile da mescolare.
- Mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola.
- Applicare sulla pelle con un delicato massaggio circolare per circa 60 secondi.
- Risciacquare lo scrub con acqua tiepida.
- Versare il resto dello scrub in un contenitore ermetico e conservare in frigorifero
Usare una o due volte a settimana.
Maschere per pelle grassa
Le maschere più conosciute e usate per la pelle grassa sono sicuramente quelle a base di acido glicolico e le cosiddette maschere peel off.
Le maschere peel off sono generalmente a base di alcool polivinilico o altri polimeri sintetici, che una volta applicati sul viso si solidificano formando una pellicola.
Tale pellicola cattura e intrappola le impurità presenti sulla superficie cutanea, che vengono rimosse insieme alla maschera liberando la cute da imperfezioni, comedoni e opacità.
Le cosiddette maschere nere (black masks) possono invece contenere ingredienti come carbone vegetale, cacao, argille e ceneri vulcaniche, che hanno proprietà purificanti, assorbenti e sebo equilibranti che aiutano a ridurre l’eccesso di sebo.
Tea Tree Oil
Per chi preferisce i rimedi naturali, il tea tree oil può rappresentare un valido aiuto contro in punti neri.
Diversi studi hanno dimostrato che il tea tree oil aiuta a ridurre la gravità generale dell’acne, grazie alle proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie 15.
In uno studio condotto su 124 pazienti con acne, l’olio di tea tree al 5% ha ridotto significativamente il numero di lesioni. Il gruppo trattato con tea tree oil ha mostrato risultati analoghi al gruppo di controllo trattato con perossido di benzoile al 5%, seppur con un certo ritardo di effetto 16.
Amamelide
L’amamelide è comunemente usata come astringente nelle persone con pelle grassa a tendenza acneica 17.
Gli unguenti di amamelide sono spesso usati come cosmeceutici per l’acne 18.
Medicina estetica
Microdermoabrasione, laser e altri trattamenti di medicina estetica possono favorire la risoluzione dei comedoni.
La microdermoabrasione consiste nel "bombardare" la pelle con un flusso di piccoli cristalli solidi ad azione abrasiva. In questo modo, si produce una leggera esfoliazione meccanica della pelle, aiutando i follicoli a liberarsi dell’ostruzione.
Le terapie laser utilizzano minuscoli fasci di luce, che possono agire più in profondità per ridurre la produzione di sebo e uccidere i batteri che infiammano i follicoli, oppure in superficie, per favorire la disostruzione dei pori cutanei e il rinnovamento cellulare.
L’iniezione intradermica della tossina botulinica intradermica (mesobotox) può essere un’opzione di trattamento efficace per la pelle grassa con comedoni, grazie alla capacità di inibire le ghiandole produttrici di sebo 19, 20, 21, 22, 23, 24.
Consigli Generali
In generale, per il trattamento della pelle con comedoni si consiglia di:
- lavare il viso ogni mattina, sera e dopo l’esercizio fisico;
- evitare di strofinare la pelle mentre la si asciuga, cercando invece di tamponarla;
- utilizzare prodotti per la cura della pelle, come detergenti, creme idratanti e trucco, etichettati come “oil-free” o “non comedogenici”, che hanno meno probabilità di ostruire i pori;
- bere adeguate quantità d’acqua per mantenere la pelle idratata;
- il tè verde può ridurre la produzione di sebo, aiutando a prevenire i comedoni 25, 26, 27;
- è anche importante smettere di fumare e seguire una dieta a basso contenuto di zuccheri, grassi e latticini;
- optare per un detergente viso delicato, poiché i prodotti aggressivi seccano la pelle inducendola a produrre più sebo;
- evitare detergenti a base di olio vegetale o alcool in quanto possono irritare la pelle;
- evitare di premere o strizzare brufoli, punti neri o altre eruzioni cutanee.
Schiacciarli o no?
Esagerare con lo schiacciamento dei comedoni o effettuarlo senza rispettare una corretta igiene espone al rischio concreto di irritare maggiormente il comedone, dando luogo a pustole o cisti e persino cicatrici.
Per andare sul sicuro si può optare per una pulizia del viso professionale da un’estetista, oppure recarsi da un medico specialista per un’enucleazione chirurgica. Con gli strumenti adatti sarà possibile rimuovere i comedoni anche dalle zone più difficili da trattare.
Per i convinti sostenitori del fai da te, è possibile procedere con cautela aiutandosi con il vapore per dilatare i pori e facilitare la “spremitura” (che andrà effettuata con le mani ben pulite dopo aver disinfettato la cute).
In commercio esistono anche degli strumenti noti come "comedone extractor" che rendono l’operazione più igienica rispetto all’uso delle dita.
In ogni caso, l’intervento di un medico o di un’estetista esperta è sempre preferibile; inoltre è bene evitare di effettuare più di tre tentativi di "schiacciamento" sullo stesso comedone.