INDICE ARTICOLO
Introduzione
Il deidroepiandrosterone (DHEA) è un pro-ormone prodotto dalle ghiandole surrenali (ma anche dalle gonadi e dal cervello).
Dopo essere stato sintetizzato, viene captato e trasformato dai vari tessuti a seconda delle differenti esigenze. Nella donna, ad esempio, prevale la sintesi di ormoni "femminili" (estrogeni), nell’uomo quella di ormoni "maschili" (testosterone e altri androgeni).
Diversi studi dimostrano che i livelli di DHEA nel sangue scendono sensibilmente con l’avanzare degli anni.
In effetti, si stima che il DHEA diminuisca fino all’80% durante l’età adulta. Questo non è rilevante solo per gli anziani, poiché i livelli iniziano a diminuire intorno ai 30 anni 1, 2, 3.
Queste evidenze hanno spinto i ricercatori di tutto il mondo a valutare l’efficacia del DHEA in medicina antiaging.
Potenziali Benefici
Il declino delle concentrazioni plasmatiche di DHEA è stato clinicamente correlato a una serie di condizioni patologiche età-correlate.
Bassi livelli di DHEA sono stati ad esempio associati a malattie cardiache, depressione e mortalità 4, 5, 2, 6, 7.
Dagli studi attualmente presenti in letteratura, l’impiego del DHEA in medicina antiaging si è rivelato utile nel:
- Ridurre le fratture e la relativa mortalità nei pazienti anziani, garantendo un miglioramento del trofismo e della funzionalità muscolare, nonché della complessiva mobilità;
- Migliorare la densità minerale ossea, promuovendo l’attività degli osteoblasti (cellule deputate alla sintesi di nuova matrice ossea), e regolando l’azione osteo-riassorbente degli osteoclasti.
Tale attività si è rivelata particolarmente preziosa soprattutto nelle donne in post- menopausa, naturalmente esposte a un maggior rischio di osteoporosi; - Ridurre l’incidenza di manifestazioni depressive e disordini neuro-cognitivi. Nonostante non sia stato ancora caratterizzato il ruolo specifico di questo ormone nel controllo della funzionalità psichiatrica e cognitiva, le prime evidenze sembrano sostenere tale attività.
- Controllare il rischio cardiovascolare, probabilmente intervenendo sul metabolismo lipidico e glucidico.
- Ritardare l’insorgenza della sarcopenia, migliorando così prognosi e qualità di vita dei pazienti esaminati.
Atrofia Vaginale
Dopo la menopausa, alcune donne avvertono dolore vaginale durante i rapporti sessuali o grave secchezza locale. La somministrazione intravaginale di DHEA conduce a un miglioramento della salute vaginale e alla riduzione del dolore 8.
Nel 2016 la FDA ha approvato un farmaco a base di DHEA per somministrazione vaginale nelle donne in menopausa con atrofia vaginale e dolore durante i rapporti 9.
Salute Ossea
Bassi livelli di DHEA sono associati a una bassa densità ossea e fratture 10.
Il DHEA può aumentare la formazione ossea e inibire il riassorbimento osseo, aumentando così il volume e la densità minerale ossea.
Alcune ricerche mostrano che l’assunzione di DHEA per uno o due anni può migliorare la densità ossea nelle donne anziane, ma non negli uomini 11, 12.
Altri studi non hanno osservato alcun beneficio sulla densità ossea dopo l’integrazione con DHEA, ma la maggior parte di questi studi è durata sei mesi o meno 13, 14, 15.
Salute Mentale
Alcune ricerche mostrano che il DHEA può essere d’aiuto nel trattamento della depressione, in particolare nei soggetti con depressione lieve o in quelli che non rispondono al normale trattamento 16.
Altri studi non hanno mostrato miglioramenti nella funzione mentale o nei punteggi della depressione negli adulti sani, di mezza età e anziani 17, 18, 19.
In una meta-analisi di 22 studi, il DHEA ha migliorato i sintomi depressivi sia nei pazienti anziani che in quelli giovani. Tuttavia, solo 3 di questi studi erano focalizzati sui pazienti giovani. Gli autori di questa analisi hanno definito l’uso del DHEA nella depressione “promettente”, ma sono ancora necessari studi clinici più solidi 20.
Salute Cardiovascolare
Bassi livelli di DHEA sono associati a malattie cardiache negli uomini 21.
Uno studio ha scoperto che il DHEA ha rilassato i vasi sanguigni (riducendo così la pressione sanguigna) e che i livelli di DHEA erano inversamente associati alle malattie cardiovascolari; gli Autori hanno suggerito che il deidroepiandrosterone potrebbe essere un ormone prezioso nella prevenzione e nel trattamento delle malattie cardiovascolari. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi 22.
Gli anziani che sono stati sottoposti a terapia sostitutiva con DHEA per sei mesi hanno mostrato una riduzione dell’insulino-resistenza e una migliore tolleranza al glucosio 23.
Un miglior controllo glicemico potrebbe essere utile per promuovere una riduzione del rischio cardiovascolare.
Benefici per la Pelle
L’applicazione topica di DHEA ha migliorato i marker associati all’invecchiamento cutaneo in uno studio pilota condotto su 40 donne in postmenopausa 24.
In un altro studio su 280 uomini e donne anziani, un integratore orale di DHEA ha riportato i livelli ematici di DHEA ai livelli previsti nei giovani e migliorato l’aspetto e la struttura della pelle 25.
I risultati di questi studi erano promettenti, ma devono essere ripetuti in studi più ampi e più solidi.
Rischi ed Effetti Collaterali
Nonostante le numerose evidenze relative all’efficacia del DHEA nel rallentare l’invecchiamento e nella prevenzione di alcune patologie età-correlate ad andamento cronico, mancano sufficienti studi clinici utili a valutare l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di questo ormone.
Definito dagli statunitensi in medicina antiaging come “fountain of youth” o “fontana della giovinezza”, il DHEA è ampiamente impiegato dagli esperti oltreoceano in questo settore.
In Europa, invece, l’uso di questa molecola come integratore è vietato o comunque soggetto ad attenta prescrizione medica, proprio per l’assenza di studi utili a valutarne a pieno la sicurezza a lungo termine.
Campi minati in questo senso sembrano infatti essere tutte le patologie maligne ormono-sensibili, come i tumori prostatici, endometriali, ovarici o della mammella, per i quali non esistono ancora studi clinicamente significativi che attestino l’assoluta sicurezza del DHEA.
In generale, gli integratori di DHEA sono stati utilizzati in sicurezza negli studi fino a due anni senza gravi effetti collaterali 26, 27. Lievi effetti indesiderati comprendevano pelle grassa, acne e aumento della crescita dei peli sotto le ascelle e nell’area pubica 2.
Una dose giornaliera comune è di 25-50 mg.
Una quantità eccessiva di DHEA (più di 50 mg al giorno) può stimolare la crescita del cancro 28. A scopo prudenziale, gli integratori di DHEA non devono essere assunti da soggetti con tumori sensibili agli ormoni sessuali 2.