INDICE ARTICOLO
Collagene ed Elastina
L’elastina è una sostanza proteica con notevoli proprietà elastiche.
Rappresenta il costituente principale del tessuto connettivo elastico, che abbonda nell’aorta, in alcuni legamenti e persino nella pelle.
La matrice extracellulare è l’elemento distintivo dei tessuti connettivi. Costituisce la parte di un tessuto esterna alle cellule, a cui fornisce supporto e ancoraggio:
- separando i tessuti l’uno dall’altro,
- regolando il movimento cellulare,
- favorendo la comunicazione tra le cellule,
- fornendo un deposito locale per i fattori di crescita cellulare.
Collagene ed elastina sono le principali fibre che formano la matrice extracellulare.
Il collagene è responsabile della resistenza alla trazione, mentre l’elastina fornisce elasticità alla pelle.
Sia il collagene che l’elastina sono delle proteine. La produzione e la resistenza di collagene ed elastina diminuiscono con l’età, causando rilassamento cutaneo e rughe.
Per questo motivo, l’aumento della sintesi di collagene ed elastina rappresenta l’obiettivo comune di integratori antirughe, cosmetici antiage e trattamenti di medicina estetica mirati a invertire l’età della pelle.
Le fibre di elastina diminuiscono con l’età, a causa della ridotta sintesi e dell’aumentata degradazione. Ne consegue un rilassamento della pelle e la riduzione dell’elasticità cutanea.
Proprietà dell’Elastina
Le fibre elastiche sono componenti critiche del tessuto connettivo e il loro compito è di fornire elasticità e resilienza alla pelle e ad altri tessuti.
Queste fibre elastiche sono composte principalmente da elastina, a cui si aggiunge un certo numero di proteine microfibrillari che si assemblano in un’intricata rete di fibre.
Il loro compito è di offrire flessibilità alla pelle, alle arterie e ai polmoni.
In caso di contrazione e stiramento, le fibre elastiche hanno la capacità di ritornare alla dimensione originale, proprio come un elastico.
Tuttavia, hanno una bassa resistenza alla trazione, per cui superato un certo limite si spezzerebbero facilmente. Il collagene, con la sua tenacità, si oppone alla trazione eccessiva, proteggendo l’elastina dalla rottura.
La presenza di una rete di fibre elastiche intatte è fondamentale per l’elasticità della pelle, come attesta il fatto che l’esposizione cronica al sole provoca la distruzione dell’architettura di queste fibre (elastosi), accompagnata da perdita di elasticità cutanea.
A differenza della maggior parte delle proteine dell’organismo, che vengono sottoposte a continui rinnovamenti (turnover), l’elastina non sembra rinnovarsi nel corso della vita 1 (con un’emivita superiore a 70 anni).
Il turnover metabolico dell’elastina è lento, con un’emivita paragonabile alla durata della vita umana. Pertanto, a differenza delle fibre di collagene, non si ritiene che la funzione delle fibre elastiche dipenda da rimodellamenti e turnover costanti.
La sintesi di elastina aumenta fisiologicamente in seguito a un danno cutaneo, come una ferita o un’ustione; tuttavia, l’elastina neoprodotta è un’elastina poco funzionale e non esercita un’azione di aumento dell’elasticità cutanea.
Poiché l’elastina non può rinnovarsi (o lo fa in misura estremamente lenta o comunque perdendo parte delle sue proprietà), è fondamentale proteggerla dall’attacco di enzimi (chiamati metalloproteinasi) che ne minano l’integrità strutturale e funzionale.
L’esposizione solare eccessiva attiva questi enzimi determinando alterazioni morfofunzionali dell’elastina, che divengono evidenti nella cosiddetta elastosi attinica.
Proteggere e Aumentare l’Elastina
Condizioni patologiche, infiammazione, danno solare della pelle ed esposizione al fumo di sigaretta dei polmoni, possono portare al degrado delle fibre elastiche.
Le radiazioni ultraviolette (UV) rappresentano una delle principali fonti di danni alla pelle nel corso degli anni e caratterizzano un processo noto come fotoinvecchiamento
Il verificarsi dell’elastosi solare è uno dei principali marcatori del fotoinvecchiamento cutaneo ed è caratterizzato dalla deposizione disorganizzata e non funzionale delle fibre elastiche 1.
Entrambe le proteine, collagene ed elastina, vengono prodotte dai fibroblasti, speciali cellule presenti negli strati profondi della pelle (derma).
Retinolo
Meglio noto come vitamina A, il retinolo (insieme ai suoi derivati, chiamati retinoidi) è noto per aumentare la produzione di collagene cutaneo; oltre a ciò, potrebbe stimolare la formazione e l’assemblaggio di fibre di elastina.
In uno studio in vitro, il retinolo ha indotto l’espressione genica dell’elastina e la formazione di fibre di elastina nei fibroblasti cutanei umani 2.
Vitamina C
La vitamina C (acido ascorbico) è un cofattore nell’idrossilazione della lisina e della prolina necessaria per produrre la struttura a tripla elica del collagene.
È anche necessaria nel processo di reticolazione che converte la tropoelastina solubile (un precursore) in elastina insolubile 3.
È stato dimostrato che la vitamina C stimola e inibisce la sintesi di elastina nei fibroblasti in coltura 4, 5. In uno studio sui ratti, ha aumentato la sintesi di collagene e diminuito la perdita di elastina 6.
L’applicazione topica di vitamina C al 5% complessata con olio di rosa moschata (ricco di vitamine A, C, E, acidi grassi essenziali) e proteoglicani, ha dimostrato di aumentare la sintesi di collagene ed elastina 7.
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Integratori di Collagene
A causa del suo basso peso molecolare, il collagene idrolizzato è altamente digeribile, e viene assorbito e distribuito nei diversi tessuti del corpo umano.
Nel derma, il collagene idrolizzato ha un meccanismo a doppia azione:
- gli aminoacidi liberi derivanti dalla sua digestione forniscono i mattoni per la formazione di fibre di collagene ed elastina;
- gli oligopetidi del collagene agiscono come ligandi, legandosi ai recettori presenti sulla membrana dei fibroblasti e stimolando la produzione di nuovo collagene, elastina e acido ialuronico.
Si è osservato che l’assunzione di integratori di collagene (liquido o in polvere) ha dimostrato di poter favorire la produzione di altre molecole importanti per la bellezza della pelle, tra cui elastina, acido ialuronico e fibrillina 8, 9.
Dopo l’ingestione di un integratore di collagene da bere, i suoi peptidi possono rimanere nel derma fino a 14 giorni, garantendo alla pelle protezione dai raggi solari, miglioramento dell’idratazione e riparazione dell’elastina endogena e delle fibre di collagene 10.
Uno studio su 64 partecipanti ha scoperto che il trattamento con 1 grammo di peptidi di collagene per 12 settimane ha ridotto significativamente le rughe e ha migliorato l’idratazione e l’elasticità della pelle rispetto a un gruppo placebo 11.
In uno studio condotto su 114 donne di mezza età, l’assunzione di 2,5 grammi di collagene idrolizzato di tipo I ogni giorno per 8 settimane ha ridotto del 20% la profondità delle rughe 12.
In un altro studio su 72 donne di età pari o superiore a 35 anni, l’assunzione di 2,5 grammi di collagene idrolizzato di tipo I e II, ogni giorno per 12 settimane, ha ridotto la profondità delle rughe del 27% e ha aumentato l’idratazione della pelle del 28% 13.
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Genisteina
La genisteina (un isoflavone di soia, noto per le sue proprietà fitoestrogene) è un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERM).
Come agonista del recettore degli estrogeni, la genisteina stimola la produzione di nuovo collagene. Inibisce la tirosina protein chinasi e le metalloproteasi, stimolando così la produzione de novo del collagene e dell’elastina e inibendone la degradazione 14.
La genisteina applicata localmente non può esercitare significativi effetti fisiologici sulla pelle se non incapsulata nei liposomi. La genisteina liposomiale ha dimostrato di aumentare lo spessore e la compattezza della pelle, che è principalmente determinata dal collagene 15.
Antiossidanti ed Estratti Fitoterapici
Numerosissimi antiossidanti, soprattutto polifenolici, hanno dimostrato, nel corso di studi preliminari, di espletare un’azione inibitoria nei confronti di singole metalloproteinasi.
L’uso di antiossidanti è considerato utile per ridurre gli effetti dannosi delle radiazioni UV e per prevenire il fotoinvecchiamento, proprio grazie alla loro capacità di inibire l’espressione e l’attività delle MMPs 16.
Altre sostanze che in studi preliminari in vitro hanno dimostrato di ridurre l’attività degli enzimi degradativi della matrice dermica compendono gli Acidi Boswellici 17, i Centellosidi 18 e lo xantumolo del luppolo 19.
Terapie Mediche
Diversi trattamenti medico estetici, come microdermoabrasione, radiofrequenza, microneedling e laser resurfacing, hanno dimostrato di agire favorevolmente nello stimolare la sintesi di collagene ed elastina.