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Cosa Sono
I fillers a base di acido polilattico sono filler semi-permanenti utilizzati per ripristinare gradualmente il volume della pelle e stimolare la formazione di collagene.
L’acido polilattico è un biomateriale sintetico (chimicamente un poliestere alifatico), bioriassorbibile nel tempo e immunologicamente inerte, così da non elicitare reazioni immunologiche.
Il particolare vantaggio dell’acido polilattico è rappresentato dal graduale bioriassorbimento, che avviene in seguito a idrolisi e solubilizzazione, stimolando al tempo stesso la sintesi di collagene.
Per questo suo meccanismo d’azione, l’acido polilattico non produce immediatamente l’effetto desiderato, ma i suoi benefici cominciano a farsi notare diverse settimane dopo il termine del trattamento stesso.
Per contro, l’effetto di ridensificazione del derma viene mantenuto per un tempo piuttosto lungo, ossia almeno un anno o anche due, ed è un effetto delicato, assolutamente naturale.
Per la massima correzione, si raccomanda una serie di iniezioni a intervalli da 3 a 8 settimane 1.
Numero totale di filler eseguiti negli Stati Uniti nel 2019 2 | 2.721.469 |
di cui: | |
Filler a base di acido ialuronico (Juvederm Ultra®, Juvederm Ultra Plus®, Perlane®, Restylane®, Belotero®) | 2.160.578 |
Filler a base di idrossiapatite di calcio (Radiesse®) | 221.307 |
Filler a base di plasma ricco di piastrine (PRP) | 130.230 |
Filler a base di acido polilattico (Sculptra®) | 120.689 |
Filler a base di grasso autologo | 47.123 |
Filler a base di polimetilmetacrilato (Bellafill®) | 17.878 |
Come Funzionano
I filler all’acido polilattico sfruttano un meccanismo d’azione unico tra i vari trattamenti riempitivi dei tessuti molli.
Infatti, l’azione riempitiva indotta da questo filler è solo in parte legata al fattore volumetrico associato alla puntura.
L’iniezione di acido polilattico può causare un immediato aumento del tessuto trattato. Si tratta tuttavia di una risposta temporanea dovuta all’edema dei tessuti e al liquido derivante dalla ricostituzione del prodotto.
Più importante è invece la capacità delle particelle di acido polilattico di indurre una risposta infiammatoria, attraverso la fagocitosi da parte dei macrofagi.
Questa risposta immunitaria scompone l’acido polilattico in monomeri di acido lattico, che viene quindi metabolizzato in anidride carbonica e acqua.
La reazione infiammatoria provoca anche la formazione di tessuto connettivo fibroso attorno al corpo estraneo, con produzione di nuove fibre di collagene di tipo I che portano all’effetto cosmetico desiderato.
Recentemente, l’uso dell’acido polilattico è stato proposto anche per l’aumento della circonferenza del pene, con un’efficacia fino a 18 mesi, in pazienti con sindrome del pene piccolo 3, 4.
Quanto Dura l’Effetto?
Circa la metà del prodotto iniettato viene digerita entro 6 mesi.
La durata dell’azione è compresa tra 12 e 24 mesi.
Indicazioni
Le principali indicazioni estetiche all’uso dei filler di acido polilattico sono rappresentate da:
- rughe glabellari;
- pieghe naso-labiali;
- rughe della bocca;
- rughe frontali;
- cicatrici del volto come quelle da acne;
- incremento volumetrico di labbra, zigomi e guance;
- lipoatrofia e altri segni di cedimento cutaneo.
I filler all’acido polilattico sono approvati dalla FDA per la correzione della perdita di grasso facciale (lipoatrofia) indotta dalla terapia antiretrovirale nei pazienti con HIV.
Sono approvati dalla FDA anche per l’uso in soggetti immunocompetenti per la correzione delle pieghe nasolabiali e di altre rughe del viso.
Sono inoltre usati off-label per migliorare l’aspetto di guance, mani, collo, cosce, glutei e deformità della parete toracica, come il pectus excavatum o le deformità toraciche secondarie alle procedure chirurgiche.
È stato inoltre riportato che l’acido poli-L-lattico migliora le deformità della parete toracica dopo la mastectomia e la ricostruzione dell’impianto, suggerendo che questo prodotto può aiutare a migliorare le anomalie della mammella 5.
Come si Effettua il Trattamento
Il protocollo di trattamento con filler all’acido polilattico prevede solitamente 2-4 sedute separate tra loro da intervalli di 4-8 settimane.
Prima della procedura, i pazienti devono rimuovere tutto il trucco e la pelle dev’essere adeguatamente preparata con un antisettico, come l’alcool seguito da clorexidina o cloroxilenolo.
Il massaggio da parte del medico dev’essere eseguito durante e dopo l’iniezione per garantire una distribuzione uniforme del materiale.
Dopo il trattamento, il paziente dovrà applicare impacchi di ghiaccio sulle aree trattate per ridurre l’eritema e il gonfiore.
Evidentemente, il numero di sedute e la durata del trattamento dipenderanno strettamente dalla regione trattata, dal tipo di cute e chiaramente dall’inestetismo da correggere.
Il trattamento è solitamente poco invasivo e poco doloroso; tuttavia l’aggiunta alla preparazione di anestetici locali come la lidocaina rende decisamente più tollerabile l’intero ciclo di iniezioni.
Per ridurre al minimo il rischio di insorgenza di noduli (granulomi), si consiglia di eseguire il massaggio post-iniezione per 5 minuti alla volta, 5 volte al giorno per 5 giorni dopo il trattamento.
Risultati
I trattamenti con fillers a base di acido polilattico (es. Sculptra ®) espletano il loro migliore risultato dopo 2-3 sedute, quando la sintesi di neocollagene inizia a divenire quantitativamente apprezzabile.
Solitamente una correzione completa ha un’emivita di circa 18 mesi, che può tuttavia prolungarsi nel tempo, grazie ad eventuali sedute o tecniche di mantenimento, anche mediante uso di integratori specifici.
Questo metodo consente di trattare anche aree vaste, garantendo un effetto naturale ed elastico che non influenza la mimica facciale (purché il trattamento venga effettuato da un medico esperto con tutti i requisiti e le abilità).
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Effetti Collaterali
La reazione acuta al sito di iniezione è l’effetto avverso più comune di questo prodotto.
Solitamente, l’area appena trattata può presentare piccoli segni come eritemi, ecchimosi, edema e rossore; tutti fortunatamente reversibili in pochi giorni. Questo rischio aumenta se il paziente sta assumendo un agente fluidificante del sangue, come aspirina, warfarin, clopidogrel, apixaban, rivaroxaban e dabigatran.
Solo alcuni pazienti riferiscono una sensazione di calore e tensione nell’area trattata, che tuttavia tende a regredire spontaneamente.
Le complicanze clinicamente più gravi, invece, sono associate per lo più a tecniche iniettive errate e non appropriate o a una rara reazione di ipersensibilità dopo l’iniezione nella pelle.
Noduli post-trattamento con formazione di granulomi possono verificarsi in seguito a un’iniezione di acido polilattico. L’esperienza del medico e la scelta di preparati opportunamente diluiti limita fortemente questo rischio.
Controindicazioni
L’iniezione intradermica di acido polilattico è generalmente controindicata in caso di allergia alla sostanza, durante la gravidanza e l’allattamento, in presenza di patologie sistemiche su base autoimmune o di patologie dermatologiche degne di nota clinica.
Bibliografia
- Facial volume augmentation in 2014: overview of different filler options. Luebberding S, Alexiades-Armenakas M. J Drugs Dermatol. 2013 Dec;12(12):1339-44.
- Adverse reactions caused by different filler injections in the same region. Alijotas-Reig J, Garcia-Gimenez V. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2011 Jun;25(6):736-7.
- Clinical performance of a dermal filler containing natural glycolic Acid and apolylactic Acid polymer: results of a clinical trial in human immunodeficiency virus subjects with facial lipoatrophy. Tagle JM, Macchetto PC, Durán Páramo RM. J Clin Aesthet Dermatol. 2010 Feb;3(2):42-7.
- Clinical experience with filler complications. Cox SE. Dermatol Surg. 2009 Oct;35 Suppl 2:1661-6