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Globuli Bianchi Bassi
I globuli bianchi, detti anche leucociti, aiutano il corpo a combattere le infezioni.
Ne esistono cinque tipi principali, rispettivamente chiamati basofili, neutrofili, eosinofili, linfociti e monociti.
- Neutrofili: questi globuli bianchi sono tra i primi a intervenire nei siti di infezione e infiammazione; combattono le infezioni fagocitando microbi e rilasciando enzimi che li uccidono;
- Monociti: questi globuli bianchi, trasformandosi in macrofagi, uccidono i microbi, ingeriscono particelle estranee, rimuovono le cellule morte e aumentano la risposta immunitaria;
- Linfociti: sono cellule immunitarie che producono anticorpi contro i microbi, uccidono le cellule tumorali e quelle infettate da virus, e aiutano a stimolare la risposta immunitaria;
- Eosinofili: questi globuli bianchi combattono le infezioni parassitarie e sono coinvolti nella risposta allergica;
- Basofili: sono cellule immunitarie coinvolte nelle risposte infiammatorie.
Avere un numero di globuli bianchi troppo basso può essere il segno di un sistema immunitario che non è in grado di gestire adeguatamente le infezioni.
Inoltre, i globuli bianchi bassi possono indicare altri problemi di salute. Ad esempio, in alcune condizioni autoimmuni (come lupus e artrite reumatoide), i globuli bianchi possono essere inferiori alla norma.
Se sei preoccupato per i globuli bianchi bassi, collabora con il tuo medico per determinare le cause sottostanti e sviluppare un piano di trattamento adeguato.
Cause
Un numero di globuli bianchi inferiore alla norma è definito leucopenia.
Tale condizione può essere causata da:
- Infiammazione cronica, che può consumare i globuli bianchi più velocemente di quanto vengano prodotti;
- Infezioni, comprese le infezioni virali (soprattutto HIV/AIDS) e batteriche (tubercolosi);
- Alcuni disturbi congeniti (presenti dalla nascita) che comportano una ridotta funzionalità del midollo osseo;
- Cancro o altre malattie che danneggiano il midollo osseo, come la leucemia;
- Terapie antitumorali, chemioterapia o radioterapia;
- Farmaci che abbassano i globuli bianchi come effetto collaterale, ad es. antibiotici, cortisonici, immunosoppressori;
- Disturbi autoimmuni come sarcoidosi, lupus, artrite reumatoide;
- Carenze nutrizionali.
Ricorda di collaborare con il tuo medico per scoprire cosa sta causando i globuli bianchi bassi. Il medico interpreterà i risultati insieme ai sintomi, alla storia medica e, se necessario, potrà prescrivere ulteriori test.
Cosa Mangiare
Un adeguato apporto di nutrienti è fondamentale per far lavorare le difese dell’organismo al massimo delle loro possibilità.
Globuli bianchi bassi possono derivare, ad esempio, da apporti inadeguati di vitamina C, di vitamina A, di vitamina E, di vitamina D, di acido folico, di vitamina B12 o di minerali come rame, magnesio, zinco, selenio e ferro.
Tuttavia, è molto importante capire che:
- le carenze nutrizionali sono solo una delle possibili cause di globuli bianchi bassi;
- in assenza di carenze specifiche, è improbabile che aumentare l’apporto di specifici nutrienti possa rafforzare le difese immunitarie oltre il normale stato di salute;
- è bene discutere con il medico prima di introdurre modifiche importanti del proprio stile alimentare.
Esempi di soggetti a rischio di carenze nutrizionali includono:
- fumatori;
- alcolisti;
- anziani;
- soggetti che seguono una dieta limitata (es. carnivora, vegana, crudista, monotematica);
- diabetici;
- pazienti con disturbi digestivi e malattie da malassorbimento;
- donne in gravidanza e allattamento;
- individui esposti a forte stress psico-fisico.
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Norme Igieniche
Se i globuli bianchi sono molto bassi, il medico potrebbe suggerire linee guida speciali per ridurre il rischio di esposizione a batteri e ad altri organismi nocivi presenti in alcuni cibi e bevande.
Le norme di base prevedono:
- Evitare carne, pesce e uova crudi o poco cotti. Cuocere la carne finché non è ben cotta, anche al cuore dell’alimento.
- Evitare cibi contenenti uova crude, come la maionese fatta in casa.
- Evitare le bevande non pastorizzate, come succhi di frutta e latte crudo.
- Consumare solo latte pastorizzato, yogurt, formaggio e altri latticini pastorizzati.
- Evitare i formaggi molli con muffa e venature blu come Brie, Camembert, Roquefort, Stilton, Gorgonzola e Bleu o altri formaggi morbidi e non pastorizzati.
- Evitare le insalate e i buffet.
- Attenzione anche ai germogli crudi, come i germogli di erba medica.
- Lavare frutta e verdura fresche prima di sbucciarle.
- Evitare l’acqua di pozzo, a meno che non sia stata testata, filtrata o fatta bollire per un minuto prima di bere. A casa va bene bere l’acqua del rubinetto o l’acqua in bottiglia.
Vitamina C
La vitamina C è un nutriente essenziale, che tra le sue numerose funzioni contribuisce alla difesa immunitaria supportando sia la risposta innata che quella adattativa.
La vitamina C è altamente concentrata nelle cellule immunitarie. Inoltre, le infezioni possono ridurre i livelli di vitamina C a causa dell’aumentato fabbisogno di acido ascorbico da parte del sistema immunitario 1.
La carenza di vitamina C può compromettere l’immunità e aumentare la suscettibilità alle infezioni.
La vitamina C è necessaria per uccidere i microbi e per frenare l’infiammazione in eccesso nel corpo. La carenza di questa vitamina negli Stati Uniti è stimata dal 5 al 17% della popolazione. I fumatori sono ad alto rischio di carenza di vitamina C 2, 3.
Ci sono prove che l’integrazione con vitamina C può prevenire e trattare le infezioni respiratorie e sistemiche 1, 4, 5.
Cosa Mangiare
In generale, la prevenzione delle infezioni richiede livelli di vitamina C attorno ai 100-200 mg/die, mentre durante un’infezione il corpo può richiede dosi significativamente più alte 1.
Un apporto quotidiano di 200-400 mg di vitamina C può essere facilmente soddisfatto attraverso il cibo, a condizione che la dieta includa almeno un paio di porzioni di frutta e verdura ricche di vitamina C (come agrumi, kiwi, peperoni).
Per approfondire, leggi: alimenti ricchi di vitamina C »
Se sei un fumatore, in sovrappeso o soffri di malattie croniche, potrebbe essere una buona idea testare i tuoi livelli di vitamina C e adattare la tua dieta di conseguenza. Al bisogno, il medico potrà consigliarti degli integratori di vitamina C.
Vitamina D
La vitamina D svolge un ruolo importante nel sistema immunitario e ha effetti sia sulla risposta immunitaria innata che su quella adattativa 6, 7.Svariati studi hanno dimostrato che la carenza di vitamina D aumenta il rischio di sviluppare alcune infezioni batteriche e virali. Gli scienziati pensano che la vitamina D possa essere importante anche per tenere a bada l’infiammazione eccessiva 8, 9, 10, 11.
Complessivamente, studi randomizzati e controllati indicano che l’integrazione giornaliera con vitamina D può effettivamente ridurre il rischio di infezioni del tratto respiratorio superiore, tra cui il raffreddore, l’influenza e la polmonite 12, 13, 14.
Secondo uno studio, il 41,6% degli adulti negli Stati Uniti presenta una carenza di vitamina D; la percentuale sale ulteriormente al 69,2% negli ispanici e all’82,1% negli afro-americani 15.
La carenza di vitamina D è particolarmente frequente anche in Italia, specie negli anziani e nei mesi invernali; la carenza è tanto comune e di tale entità che l’86% delle donne italiane sopra i 70 anni presenta livelli ematici di 25(OH)D inferiori ai 10 ng/ml alla fine dell’inverno 16.
Cosa Mangiare
Il numero di alimenti ricchi di vitamina D è piuttosto esiguo, motivo per cui è bene chiarire da subito che la dieta, da sola, non è normalmente in grado di fornire un apporto adeguato di questa vitamina.
Tra gli alimenti più ricchi di vitamina D si ricordano il pesce grasso (come aringhe e sgombri, anguille, sardine, salmone), il fegato, le uova e i cibi artificialmente arricchiti di vitamina D.
I soggetti bianchi con pelle chiara (fototipo II) che vivono a 40° di latitudine (più o meno all’altezza della Basilicata) possono ottenere il fabbisogno annuale di vitamina D trascorrendo 17:
- circa 15 minuti al sole tra le 11:00 e le 15:00
- con viso, braccia e gambe esposti (metà del tempo se in costume da bagno)
- 2 o 3 volte a settimana
- nei mesi da maggio a ottobre.
Le persone che vivono a latitudini superiori (più a nord) necessitano di tempi di esposizione superiori.
Zinco
Lo zinco è essenziale per il normale sviluppo e la funzione dei globuli bianchi.
La carenza di zinco, comune nelle persone anziane, riduce le difese immunitarie e aumenta il rischio di polmonite e altre infezioni 18, 19, 20, 21, 22.
Secondo alcune stime, la carenza di zinco contribuisce a circa il 16% delle infezioni delle basse vie respiratorie 23.
La maggior parte degli studi clinici e delle revisioni mostra una riduzione significativa della durata dei sintomi del raffreddore negli adulti che integrano lo zinco.
Supplementi di gluconato di zinco o acetato di zinco con 9-24 mg di zinco elementare per dose hanno mostrato i migliori risultati, se iniziati entro le prime 24 ore dall’insorgenza dei sintomi 24, 25, 26.
Meno certa sembra l’efficacia dello zinco nel prevenire il raffreddore comune, almeno stando a una grande revisione scientifica 25.
Una revisione di sette studi ha dimostrato che 80-92 mg al giorno di zinco supplementare possono ridurre la durata del raffreddore comune fino al 33% 27.
Cosa Mangiare
Oltre a rappresentare una fonte quantitativamente preziosa di zinco, gli alimenti di origine animale costituiscono la fonte più biodisponibile di questo prezioso minerale.
Le verdure non sono fonti ideali di zinco perché contengono fitati, composti vegetali che impediscono l’assorbimento del minerale 28.
Gli alimenti ricchi di zinco includono carne rossa, pollame, molluschi e crostacei (ostriche, granchi, aragoste), uova, arachidi e latticini.
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Ferro
Il ferro svolge un ruolo essenziale nel normale sviluppo del sistema immunitario e nella resistenza alle infezioni 29, 30.
È necessario per produrre 31, 32:
- globuli bianchi;
- citochine;
- specie reattive dell’ossigeno necessarie ad uccidere i patogeni.
L’anemia da carenza di ferro è stata collegata a infezioni respiratorie più frequenti nei bambini 33, 34, 35. Inoltre, secondo alcuni studi, la supplementazione di ferro può essere utile per prevenire alcuni tipi di infezioni respiratorie 36, 37.
Tuttavia, la carenza di ferro sembra aiutare con altre tipologie di infezioni, come la malaria o la tubercolosi. Questo perché alcuni microbi hanno bisogno di ferro per prosperare 38, 39.
Cosa Mangiare
Molti alimenti vegetali contengono ottimi quantitativi di ferro; tuttavia, sul piano della qualità, il ferro dei cibi vegetali risulta meno disponibile di quello contenuto negli alimenti animali.
Gli alimenti più ricchi di ferro includono fegato e frattaglie, selvaggina e manzo.
I cereali, i prodotti a base di cereali e i legumi contengono livelli di ferro da moderati a elevati.
Le scarse fonti di ferro includono il latte e i latticini, mentre maiale, pollame e verdure verdi contengono concentrazioni intermedie.
La vitamina C aumenta l’assorbimento del ferro, soprattutto di quello contenuto nei vegetali.
Magnesio
Il magnesio è necessario per più di 300 diversi processi corporei, inclusa l’attivazione della vitamina D.
Una sua carenza può cagionare danni alla salute, compresa quella del sistema immunitario 40, 41, 42, 43. Alcuni rapporti suggeriscono che la carenza di magnesio può aumentare la suscettibilità alle infezioni virali.
Uno studio stima che il 75% della popolazione statunitense non assume abbastanza magnesio dalla propria dieta 43, 44, 45.
I sintomi legati alla carenza di magnesio includono: perdita di appetito, affaticamento, nausea, insonnia, irritabilità, mal di testa e debolezza muscolare 46, 47.
Cosa Mangiare
Il magnesio abbonda nei cereali integrali e in alimenti come la frutta secca, il cacao, le carni (sia rosse che bianche), le verdure a foglia larga, i latticini e i legumi.
Acido Folico
L’acido folico, noto anche come vitamina B9, è una vitamina idrosolubile. È necessario per la divisione cellulare e i suoi fabbisogni aumentano quando è richiesta una rapida proliferazione cellulare, come quella delle cellule immunitarie durante un’infezione 48, 49, 50.
Gli scienziati hanno scoperto che le persone carenti di folati hanno una risposta immunitaria ridotta (principalmente immunità cellulo-mediata) e sono più suscettibili alle infezioni 51, 52.
Uno studio di popolazione su larga scala ha rilevato che meno dell’1% degli adulti negli Stati Uniti era carente di folati. Tuttavia, fino al 20% delle donne presentava un’insufficienza di folati (livelli inferiori a quelli necessari per una salute ottimale 52).
La carenza di folati si verifica raramente in maniera isolata; di solito è associata ad altre carenze nutrizionali, come la carenza di vitamina B12. In genere è causata da:
- Una dieta povera (i folati si trovano principalmente nella frutta e nella verdura fresca);
- Alcolismo;
- Disturbi da malassorbimento (es. Celiachia).
Cosa Mangiare
Il modo migliore per aumentare l’apporto di folati è incrementare l’assunzione di frutta e verdura fresche.
La cottura può eliminare fino al 90% del contenuto di folati dei vegetali freschi 53.
Altri Nutrienti
Oltre a quelli già esposti, molti altri nutrienti possono influenzare il sistema immunitario; tra questi, si ricordano le vitamine A, E, B2, B6 e B12, e il selenio 54.
Sebbene le carenze di questi nutrienti possano essere comuni nei Paesi in via di sviluppo, sono piuttosto rare nei Paesi industrializzati 55.
Tuttavia, tieni presente che il rischio di carenze nutrizionali tende ad aumentare con l’età e in determinate condizioni di salute 56.
Ad esempio, la carenza di vitamina B12 è praticamente inesistente nella popolazione giovane, ma diventa comune nella vecchiaia.
Cosa Mangiare
La cosa migliore per sostenere il sistema immunitario è seguire una dieta equilibrata e sana, al fine di prevenire le carenze nutrizionali che possono portare a globuli bianchi bassi.
La dieta mediterranea è considerata un’opzione sana e generalmente adeguata per promuovere la salute generale dell’organismo, inclusa una migliore immunità.
Per maggiori informazioni su cosa mangiare, consigliamo la lettura dell’articolo: Dieta per Rafforzare il Sistema Immunitario »