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Cosa Sono
Gli integratori di ceramidi sono prodotti nutricosmetici, che vengono assunti per aumentare la quantità di ceramidi nella pelle.
In questo modo, possono migliorare l’idratazione cutanea e contrastare varie forme di dermatiti, incluso l’eczema atopico.
Le ceramidi vengono naturalmente prodotte dalla nostra pelle e a livello epidermico costituiscono circa il 50% dei lipidi presenti nello strato corneo 1.
A questo livello partecipano alla composizione del film idrolipidico cutaneo, svolgendo un ruolo chiave nelle "funzioni barriera", come la ritenzione dell’umidità, il mantenimento dell’architettura cutanea e la prevenzione dell’invasione di corpi estranei 2, 3.
Secondo una revisione sistematica e meta-analisi di 11 studi RCT, gli integratori di ceramidi sembrano avere notevoli effetti sul miglioramento del contenuto di acqua e sulla riduzione della TEWL 4. Tuttavia, la qualità degli studi analizzati era mediamente bassa; pertanto, sono necessarie ulteriori prove da trials clinici più ampi e ben progettati.
A Cosa Servono
In giovane età, le ceramidi costituiscono circa il 50% dei lipidi presenti nello strato corneo 1.
Successivamente, il contenuto di ceramidi della pelle diminuisce, riducendosi fino al 30% con l’invecchiamento 5.
Oltre che dall’età, il contenuto di ceramidi della pelle è influenzato da sesso, etnia, regione anatomica, assunzione dietetica, stagione, abitudine al fumo e altro 6, 7, 8.
L’alterazione dei profili lipidici della pelle mina l’integrità della barriera cutanea, causando una maggiore perdita di acqua transepidermica (TEWL).
In questo modo, la perdita di ceramidi provoca secchezza della pelle e dermatiti che successivamente portano alla comparsa di rughe sulla pelle 9.
La dermatite atopica rappresenta la malattia cronica della pelle più comune a livello globale ed è associata a disfunzione della barriera cutanea dovuta alla perdita di ceramidi 10.
Anche altre condizioni e malattie della pelle come la psoriasi, la sindrome di Netherton, l’ittiosi, l’acne, il prurito e persino il melanoma sono in qualche modo associate alle anomalie delle ceramidi 11.
L’applicazione di ceramidi sulla pelle tramite prodotti dermocosmetici è stata quindi usata per ripristinare la funzione barriera perturbata da invecchiamento e infiammazioni locali.
Tuttavia, anche gli integratori di ceramidi possono aumentare il contenuto di ceramidi nella pelle, migliorando la permeabilità e l’idratazione della barriera cutanea 12.
Studi preliminari hanno ripetutamente dimostrato che l’integrazione orale con ceramidi aiuta a mantenere l’omeostasi della barriera cutanea e può migliorare parametri come l’idratazione, la TEWL e l’elasticità cutanea 13, 14, 15.
Fonti
Le ceramidi di origine animale (es. estratte dal cervello bovino) e sintetiche sono state tradizionalmente utilizzate grazie alla loro produzione economica e conveniente 15, 16.
Più recentemente, le ceramidi isolate da fonti botaniche commestibili (per questo note come fitoceramidi) hanno guadagnato attenzione, a causa della presunta sicurezza rispetto all’origine animale o sintetica 16.
Nelle piante possiamo infatti trovare un’ampia disponibilità di glicosilceramidi (in pratica, le ceramidi si trovano legate a zuccheri da cui vengono separate durante la digestione).
Queste fitoceramidi abbondano in molte fonti alimentari, come cereali, tuberi e legumi, tra cui grano, riso, mais, patate e patate dolci, soia e konjac 16.
Le 2 fonti commerciali più diffuse di fitoceramidi per integratori alimentari e prodotti cosmetici sono il germe di grano e gli estratti di riso. Esistono anche prodotti contenenti ceramidi da patate e formulazioni oleose ricche di ceramidi, come l’estratto di olio di germe di grano 17.
Gli effetti benefici delle glicosilceramidi per migliorare l’idratazione della pelle e ripristinare la funzione di barriera cutanea sono stati stabiliti per fonti vegetali come konjac 18, barbabietola 19 e grano 17.
Un’altra fonte potenziale di ceramidi è quella batterica 20.
Benefici
Biodisponibilità
Negli anni sono stati condotti diversi studi in vitro e su animali per indagare la biodisponibilità orale delle ceramidi.
Sebbene persistano dei punti interrogativi, è possibile ipotizzare che 21, 22, 19, 23, 24, 25:
- una piccola quota delle ceramidi ingerite possa sfuggire all’idrolisi intestinale ed essere incorporata direttamente nei lipidi epidermici, stabilizzando la microstruttura della pelle;
- i prodotti di digestione delle ceramidi possano aumentare indirettamente la produzione di ceramidi cutanee, sia fornendo "mattoni" per la sintesi di nuovi sfingolipidi, sia fungendo da stimolo per l’attività biosintetica dei cheratinociti.
Efficacia
Uno studio RCT è stato condotto su 51 donne con pelle secca, con l’obiettivo di studiare l’effetto idratante di un integratore alimentare contenente un estratto di grano arricchito con glicosilceramidi e digalattosil-digliceridi 26. Il prodotto è stato assunto alla dose di 350 mg/die per 3 mesi.
Lo studio ha rilevato un aumento significativo dell’idratazione della pelle e un miglioramento dei segni clinici della xerosi (prurito, squame, rugosità e arrossamento), percepito sia dalle volontarie che dal dermatologo che le ha esaminate.
In particolare, l’idratazione della pelle sulle braccia è aumentata di oltre il 35%, rispetto a meno dell’1% nel gruppo placebo
Anche l’ingestione di fitoceramidi da konjac ha mostrato effetti positivi nei pazienti con dermatite atopica e nei volontari sani.
In particolare, ha ridotto la TEWL in uno studio su 14 pazienti con eczema atopico da lieve a moderato 27. Inoltre, 1,8 mg/die di ceramidi di konjac per 2 settimane hanno migliorato i sintomi cutanei e ridotto le risposte allergiche cutanee in 50 bambini con dermatite atopica moderata e allergia all’acaro della polvere 28.
In un altro studio RCT, l’assunzione orale di glicosilceramidi da konjac ha ridotto la TEWL della pelle di topo senza peli e in 50 persone con TEWL elevata nelle guance 19.
Un’altra ricerca ha indagato gli effetti delle glicosilceramidi di barbabietola sull’elasticità cutanea di volontarie con pelle secca e sulla produzione di fibronectina nei fibroblasti dermici umani.
Le glicosilceramidi di barbabietola hanno promosso la sintesi di fibronectina ma non hanno avuto alcun effetto sulla proliferazione dei fibroblasti o sulla sintesi del collagene 29. Inoltre, nella sperimentazione clinica, le glicosilceramidi di barbabietola non hanno prodotto miglioramenti significativi nella TEWL.
In uno studio RCT, l’assunzione di 0,8 mg/die di diidroceramide da batteri dell’acido acetico per 12 settimane ha migliorato significativamente l’idratazione dello strato corneo, cioè il contenuto di umidità della pelle 30.
Alternative
L’applicazione topica di batteri probiotici può migliorare le naturali barriere di difesa della pelle.
Un aumento significativo dei livelli di ceramidi cutanee è stato ad esempio osservato in soggetti sani dopo il trattamento con una crema contenente un preparato a base di Streptococcus thermophilus 31.
Anche in un altro studio su donne anziane sane, il trattamento topico con una crema contenente S. thermophilus ha aumentato i livelli di ceramidi e l’idratazione della pelle 32.
Anche l’integrazione orale di collagene ha dimostrato di aumentare il contenuto di ceramidi nella pelle 33, 34, 35.
Dosi
Gli integratori di ceramidi vengono assunti a dosaggi molto bassi, nell’ordine di 0,8-40 mg al giorno 28, 30, 31.
Futuri studi clinici dovranno definire meglio il dosaggio ottimale per le varie condizioni e la tipologia di ceramidi più adatta ad ogni singolo caso.
Effetti Collaterali
In base ai risultati degli studi fin qui condotti, l’integrazione di ceramidi sembra essere ottimamente tollerata, senza il rischio di effetti avversi 4.
