INDICE ARTICOLO
Introduzione
Tra tutti i tessuti, organi ed apparati interessati dal processo di invecchiamento, il sistema immunitario è forse uno dei più colpiti.
La graduale degenerazione del timo, la persistenza di uno stato infiammatorio cronico, l’esposizione dell’organismo a continui stimoli antigenici, nonché la naturale degenerazione cellulare, indeboliscono sensibilmente le capacità protettive del sistema immunitario.
L’organismo umano debilitato viene quindi esposto a continui rischi sostenuti:
- dall’azione potenzialmente patogena di numerosi microrganismi infettivi;
- da cellule trasformate ad elevato potere oncogeno;
- da reazioni immunologiche disreattive nelle quali il sistema immune reagisce contro antigeni self, scatenando reazioni autoimmunitarie.
In questo senso, quindi, il mantenimento di un sistema immunitario attivo rappresenterebbe un’importante azione preventiva nei confronti dell’invecchiamento e delle patologie associate.
Accorgimenti quotidani
Sicuramente il primo passo verso il mantenimento di un sistema immunitario attivo è rappresentato dalla prevenzione primaria quotidiana, ossia dal rispetto di alcune semplici norme giornaliere.
Anzitutto, la dieta è in grado di sortire effetti differenti sul sistema immunitario; se da un lato, infatti, sarebbe in grado di sostenerne l’attività attraverso la corretta introduzione di aminoacidi preziosi come l’Arginina, piuttosto che di oligoelementi come lo Zinco, dall’altro potrebbe invece aumentare il rischio di reazioni disreattive sostenute dall’eccessiva introduzione di zuccheri semplici, acidi grassi saturi e alimenti pro AGEs.
L’attività fisica assieme alla dieta sembrerebbe un ulteriore caposaldo di un intervento giornaliero efficace e protettivo. In questo senso, infatti, si è osservato come l’attività fisica giornaliera, effettuata senza eccessi, potrebbe rafforzare sensibilmente il sistema immunitario, grazie anche all’azione antinfiammatoria ed immunomodulatoria del tessuto muscolare e delle sue miochine.
Riassumendo, quindi, i primi accorgimenti in tal senso sarebbero:
- evitare il fumo di sigaretta ed il consumo di alcool;
- seguire una dieta sana ricca in fibre ed antiossidanti naturali;
- limitare il consumo di zuccheri raffinati e acidi grassi saturi;
- mantenere il corretto apporto di acqua;
- mantenere uno stile di vita attivo;
- evitare il rischio di sarcopenia e deficit muscolare.
Mantenere un sistema immunitario attivo : Integratori
Come visto per il controllo dello stress ossidativo, quando purtroppo gli stimoli negativi superano le capacità difensive dell’organismo, la supplementazione con specifici integratori funzionali potrebbe compensare l’eventuale gap.
In tal senso, quindi, il sistema immunitario potrebbe essere sostenuto dalla corretta supplementazione con:
- Aminoacidi come Arginina e Glutammina, ampiamente utilizzati dalle cellule in attiva replicazione come quelle del sistema immunitario. La corretta assunzione di questi aminoacidi potrebbe contribuire al mantenimento numericamente adeguato dei leucociti.
- Oligoelementi come lo Zinco, preziosi nel sostenere la funzionalità fagocitaria e citotossica sia dei granulociti, cellule coinvolte nella risposta aspecifica, che dei linfociti e delle cellule NK, rispettivamente coinvolte nella risposta immunitaria adattativa e nella protezione da cloni neoplastici.
- Estratti naturali vegetali come l’Echinacea, tra le cui proprietà vi è quella immunostimolante nei confronti delle cellule del sistema immunitario adattativo e dei macrofagi alveolari coinvolti nella protezione nei confronti delle infezioni delle vie respiratorie.
- Estratti vegetali come l’Astragalo, ai cui glicosidi triterpenici è attribuita un imponente attività immunostimolante.
- Estratti vegetali come l’Uncaria, ricca di alcaloidi pentaciclici utili nel mantenimento della risposta immunitaria cellulo –mediata.
- Resveratrolo e altri polifenoli, i quali – oltre ad espletare una significativa attività antiossidante – risulterebbero, secondo recenti evidenze, in grado di modulare l’attività del sistema immunitario riducendo il rischio di reazioni autoimmunitarie.
- Lattobacilli e Bifidobatteri in grado di controllare attivamente la risposta immunitaria, agendo in primis sul sistema immunitario associato al tratto gastro-enterico, ed espandendo così le proprie attività anche alla restante parte sistemica.
Gli studi a riguardo sono numerosissimi e tutti molto interessanti.
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Conclusioni
Nonostante l’immunosenescenza, al pari dell’invecchiamento cellulare intrinseco, sia una condizione fisiologica, vari stimoli dietetici e non potrebbero contribuire al peggioramento di tale condizione.
Per questo motivo, il rispetto di alcune semplici regole e l’integrazione con supplementi naturali, potrebbe rivelarsi una strategia preziosa e sicura nell’ambito della medicina antiaging, soprattutto in particolari condizioni a rischio.
Bibliografia
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