INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
Il lifting è un intervento di chirurgia estetica finalizzato a ringiovanire l’aspetto del viso.
Il nome della tecnica deriva dall’inglese “to lift”, vale a dire “sollevare”.
In effetti, durante l’intervento, il medico incide, solleva e riposiziona la cute e le strutture anatomiche sottostanti per donare al volto un aspetto più giovane e tonico. Talvolta può anche essere necessario rimuovere dell’adipe o riposizionarlo.
Il lifting è dunque un intervento piuttosto invasivo, che trova indicazione nei casi di gravi lassità non trattabili con successo mediante tecniche di medicina estetica.
Correggere un viso invecchiato e "cadente" mediante un lifting è un intervento impegnativo anche sul piano economico (con un costo medio di circa 4-5.000 euro), fisico e psicologico.
Richiede infatti un’anestesia profonda, una particolare preparazione, un breve periodo di degenza e diversi giorni di recupero prima di riprendere le normali attività.
Il cosiddetto lifting del viso è noto anche come ritidoplastica, ritidectomia, plastica delle rughe o face lifting.
A Cosa Serve
Alcuni dei difetti minori causati dal tempo possono essere trattati in maniera isolata con soluzioni temporanee offerte dalla:
- cosmetologia (creme antirughe),
- nutraceutica (integratori antirughe),
- medicina estetica (filler, lipofilling, iniezioni di botulino, trattamenti laser, radiofrequenza, peeling, HIFU ecc.).
Tuttavia, quando il problema è diffuso a più aree del viso e soprattutto quando l’entità di tali difetti diventa considerevole, i trattamenti nutrizionali, cosmetici e di medicina estetica non sono sufficienti.
In questi casi, il lifting viene in soccorso, risultando particolarmente adatto per correggere gli effetti estetici legati al rilassamento e all’atrofia della pelle e dei tessuti sottostanti (grasso, fasce e muscoli) del volto e del collo.
In linea di massima, il lifting non agisce sulle rughe ma sul cedimento dei tessuti; tuttavia distendendo la pelle, le rughe si faranno meno visibili.
Il chirurgo può anche indebolire i muscoli la cui contrazione è all’origine di determinate tipologie di rughe di espressione, come le rughe a zampa di gallina e quelle fra le sopracciglia (rughe glabellari).
Inoltre, le sottili rughe che non vengono corrette con il lifting, possono essere migliorate con trattamenti complementari, come i filler di acido ialuronico, il lipofilling, la dermoabrasione, il peeling chimico, il fotoringiovanimento laser ecc.
Il lifting si basa sul riposizionamento dei diversi tessuti molli facciali cadenti, rilassati e/o sovrabbondanti, e rappresenta il metodo migliore per correggere alcuni gravi difetti estetici del volto e del collo associati all’invecchiamento.
Migliori Candidati
I migliori candidati per sottoporsi all’intervento di lifting sono uomini e donne con segni di cedimento del volto, ma che presentano ancora una certa elasticità della pelle e una struttura scheletrica forte e ben definita.
La maggior parte dei pazienti che ricorrono a questa procedura chirurgica ha un’età compresa tra i 40 e i 60 anni.
Il lifting può comunque essere eseguito anche più tardivamente, ad esempio su persone tra i 70 e gli 80 anni; tuttavia, in questa fascia di età le controindicazioni all’intervento sono più frequenti.
Motivazione del paziente
Affrontare un intervento di lifting richiede una forte motivazione da parte del paziente.
In effetti, oltre agli aspetti economici, la preparazione e (soprattutto) la fase post operatoria possono rivelarsi particolarmente gravose sul piano fisico e psicologico.
Aldilà del disagio fisico e degli effetti collaterali che normalmente si risolvono nell’arco di pochi giorni o settimane, il paziente dovrà anche riconoscersi nella nuova immagine del suo volto.
Tipi di Lifting
Esistono moltissime tipologie di lifting, che intervengono su aree diverse con approcci diversi.
Ciascuna parte del viso richiede infatti approcci specifici, così come diverse sono le caratteristiche e le esigenze di ogni paziente.
Non esiste quindi soltanto un "lifting totale", ma anche varie tipologie di "lifting parziale" che intervengono su zone specifiche del viso o del collo.
A livello generale, si possono distinguere 5 tipi principali di lifting:
- lifting frontale: corregge gli effetti del rilassamento e dell’atrofia della cute e dei tessuti sottostanti della fronte e della glabella (tra le sopracciglia);
- lifting temporale (lifting del sopracciglio): corregge gli effetti del rilassamento e dell’atrofia della cute e dei tessuti della regione laterale corrispondente alle tempie; permette di innalzare la parte laterale del sopracciglio e di distendere la pelle delle tempie e della parte laterale degli occhi (attenuando eventuali zampe di gallina);
- lifting medio facciale (zigomi e zona mediana del viso): corregge:
- appiattimento delle regioni zigomatiche;
- solchi naso-jugali (infossamenti che dall’angolo interno degli occhi si dirigono obliquamente verso i lati);
- solchi naso-labiali (depressioni cutanee che dai lati del naso scendono verso gli angoli della bocca);
- solchi mento-labiali (“rughe della marionetta”, solchi che scendono dagli angoli della bocca ai lati del mento);
- alterazioni del profilo mandibolare causate dalla discesa della guancia;
- lifting facciale (guance): per la correzione dei difetti estetici delle guance;
- lifting del collo (cervicale): per la correzione dei difetti estetici del collo.
Questi interventi possono essere eseguiti singolarmente o in combinazione tra loro (ad es. lifting fronto-temporale e lifting cervico-facciale).
In base al tipo di lifting necessario e alle scelte del medico, l’obiettivo estetico può essere perseguito utilizzando diverse metodiche chirurgiche.
Da tali scelte dipendono le sedi e l’ampiezza delle incisioni, che comunque vengono praticate in zone "nascoste" (nel cuoio capelluto, appena sotto le ciglia della palpebra inferiore, dietro l’orecchio, sotto il mento ecc.).
Prezzo
I costi di un lifting facciale oscillano indicativamente dai 4.000 agli 8.000 euro, in relazione all’area da trattare, alla struttura selezionata e al medico che esegue l’intervento.
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Risultati
Il lifting permette di migliorare l’estetica facciale mediante il sollevamento e il riposizionamento delle fasce, dei muscoli, del grasso e della pelle della zona trattata.
I risultati variano da soggetto a soggetto, in base a fattori costituzionali e alle condizioni di salute dell’organismo, della pelle e delle strutture sottostanti (muscoli, adipe, ossa ecc.).
- I pazienti più giovani, intorno ai 40 anni di età, tendono a ottenere i risultati migliori.
- La pelle secca, fotoinvecchiata e con molte rughe avrà invece esiti meno favorevoli.
- Un viso allungato tende ad avere risultati migliori rispetto a un viso più arrotondato.
- I pazienti in buona salute e che hanno cura di sé tendono a ottenere risultati migliori rispetto a quelli che si trascurano o sono affetti da particolari patologie. Il fumo, ad esempio, aumenta le complicanze dell’intervento.
Trattamenti Associati
Insieme al lifting, il medico può pianificare anche altri interventi.
Ad esempio:
- in caso di grasso accumulato sotto il mento, o di accumuli di grasso nelle guance, il medico può intervenire con una lipoaspirazione mirata;
- in caso di pazienti con mento poco pronunciato, il medico può praticare innesti, inserendo una protesi nella regione mentoniera;
- in caso di palpebre cadenti, il medico può praticare una blefaroplastica (chirurgia delle palpebre);
- in caso di difetti estetici del naso, il medico può praticare una rinoplastica.
Durata dei Risultati
Poiché i processi di invecchiamento continueranno a susseguirsi, potrebbe essere necessario sottoporsi a un nuovo intervento a distanza di alcuni anni (ad esempio dopo 5-10 anni dal primo lifting).
La durata dei risultati è comunque individuale, in relazione a numerosi fattori soggettivi (genetica, salute, stile di vita ecc.).
In ogni caso, occorre considerare che anche a distanza di anni il paziente che si sottopone al lifting avrà comunque un aspetto migliore rispetto a quello che avrebbe avuto se l’intervento non fosse mai stato eseguito.
Trattamenti Alternativi o Complementari
- Avvallamenti, solchi e rughe profonde possono essere corretti mediante l’iniezione di sostanze riempitive (filler) o il trasferimento di tessuto adiposo dello stesso soggetto (lipostruttura).
- Rughe superficiali e modesti rilassamenti della pelle del viso possono essere corretti mediante microdermoabrasione, microneedling, peeling chimici, radiofrequenza, ultrasuoni o trattamenti laser.
- Un aumento di volume della regione zigomatica può essere ottenuto mediante iniezioni di acido ialuronico o altri riempitivi, incluso il grasso autologo (lipostruttura).
- In casi selezionati, il riposizionamento dei diversi tessuti molli facciali discesi, rilassati e/o sovrabbondanti può essere ottenuto mediante l’utilizzo di particolari fili di sospensione;
- Il sollevamento temporaneo della parte laterale del sopracciglio e la distensione delle rughe glabellari e perioculari possono essere ottenuti mediante l’utilizzo della tossina botulinica, il cui effetto, come per gli altri trattamenti, è temporaneo (alcuni mesi).
Intervento
Trattamenti Preparatori
In preparazione dell’intervento, il medico potrebbe consigliare una serie di trattamenti per migliorare l’estetica e la microcircolazione della pelle, in modo da rivitalizzarla e consentire una migliore cicatrizzazione.
Potrebbe ad esempio prescrivere dei trattamenti esfolianti con acidi della frutta (alfa-idrossiacidi) o interventi di medicina estetica come la carbossiterapia o la radiofrequenza.
Preparazione del Paziente
Analisi del Sangue e Uso di Farmaci
Nei colloqui preparatori, il paziente dovrà segnalare al medico eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti), inclusi integratori e rimedi omeopatici.
Il paziente dovrà anche segnalare possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere, e sottoporsi agli esami del sangue e alle indagini strumentali che ne valutano l’idoneità all’intervento.
Un Mese Prima del Lifting
Le pazienti in trattamento con contraccettivi orali dovrebbero interromperne l’assunzione, secondo quanto concordato con il medico.
È anche consigliato sospendere il fumo di sigaretta, che incide in modo negativo sulla vascolarizzazione cutanea e può interferire con i processi di guarigione delle ferite.
Il soggetto dovrà inoltre programmare le proprie attività sociali in modo da non essere indispensabile ad altri per un periodo di 5-7 giorni dopo l’intervento.
Due settimane Prima
In accordo con quanto stabilito dal medico, si richiede in genere la sospensione dei medicinali contenenti acido acetilsalicilico.
Questi farmaci, infatti, riducono la capacità di coagulazione del sangue e possono produrre complicazioni.
Allo stesso modo andranno sospesi integratori come vitamina E, omega-3, isoflavoni di soia, aglio.
Per quanto riguarda l’eventuale assunzione di sostanze come eparina a basso peso molecolare, la possibile sospensione andrà adeguatamente discussa con il chirurgo.
In vista dell’intervento, il soggetto dovrà cercare di evitare contatti con persone che abbiano raffreddore o altre malattie contagiose.
Ultimi giorni di Preparazione
Eventuali tinture per capelli sono consentite fino a tre giorni prima dell’operazione.
Il giorno precedente, se la tipologia di lifting lo richiede, il medico raderà i capelli del paziente nelle sole aree in cui praticherà le incisioni. Potrebbe inoltre raccomandare uno shampoo antisettico, da usare la sera precedente e la mattina dell’intervento.
La sera precedente il paziente dovrà asportare lo smalto dalle unghie e i cosmetici dal viso (incluso il trucco), evitando di applicarne di nuovi.
Si consiglia una cena leggera e priva di bevande alcoliche.
Il giorno dell’intervento
Prima dell’intervento dev’essere osservato un digiuno di almeno otto ore da cibi solidi e bevande.
È bene indossare indumenti con maniche comode e completamente apribili sul davanti e calzare scarpe comode senza tacco.
Come si svolge l’intervento?
La correzione dei difetti estetici è ottenuta mediante l’incisione della pelle, che permette l’accesso alle strutture sottostanti.
In questo modo il medico solleva e riposiziona i tessuti della faccia e del collo, consentendo l’eliminazione o almeno l’attenuazione delle rughe e dei solchi più evidenti.
Attraverso le incisioni (il cui numero, dimensioni e localizzazione dipendono dal tipo di filler praticato), la cute viene sollevata e liberata dai tessuti muscolari sottostanti.
La fascia dei muscoli viene quindi messa in tensione, mentre i tessuti in eccesso vengono asportati prima di chiudere le incisioni.
Quanto dura l’intervento?
Il lifting completo o su aree multiple viene eseguito in anestesia generale e ha una durata di circa 3-4 ore.
I lifting parziali (mini-lifting) hanno una durata più breve, circa 2 ore.
Anestesia
Nel caso di trattamento di una sola zona, è possibile effettuare l’intervento in chirurgia ambulatoriale.
In questi casi, il lifting viene praticato in anestesia locale supportata da una blanda sedazione. Attraverso l’infusione endovenosa vengono dapprima somministrati farmaci che inducono uno stato mentale di rilassamento e calma. Successivamente, viene iniettato l’anestetico locale in modo che il fastidio dell’iniezione non venga avvertito.
In caso di interventi più estesi, può essere richiesta l’anestesia generale completa.
Dopo l’Intervento
Al termine dell’intervento possono essere inseriti dei drenaggi, che saranno rimossi dopo uno o due giorni.
Il paziente verrà dimesso entro un paio di giorni, ricevendo un’appropriata terapia e un’eventuale medicazione compressiva per ridurre il gonfiore postoperatorio.
L’intervento prevede una degenza di 1 o 2 giorni. È opportuna la presenza di un accompagnatore per il rientro a domicilio dopo l’intervento.
Cambio delle Medicazioni
Durante la degenza, la prima medicazione sarà eventualmente sostituita in prima giornata.
48-72 ore dopo l’intervento la medicazione viene cambiata, le ferite controllate e medicate, e lasciate asciugare all’aria.
Da questo momento in poi, i pazienti potranno delicatamente lavare i capelli e, di norma, non sarà più necessario alcun bendaggio.
Farmaci
Dopo un lifting, il dolore non è forte e di norma è controllabile con i comuni analgesici.
Per un paio di settimane, dovrà essere evitato l’uso di farmaci contenenti acido acetilsalicilico, che potrebbero provocare sanguinamenti e la formazione di ematomi.
Dieta
Nel periodo immediatamente post-operatorio e nei primi giorni successivi è consigliata una dieta liquida, con alimenti morbidi.
È possibile seguire un’alimentazione libera a partire dal secondo giorno dall’intervento preferibilmente ricca di proteine (carne, latte, uova) e vitamine (frutta), eventualmente supportata da integratori di collagene.
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Rimozione dei punti di sutura
Dopo 7-15 giorni dall’intervento, verranno rimossi i punti di sutura, ma per poter avere la stabilizzazione completa delle cicatrici sono necessarie alcune settimane.
Nel frattempo, per coprirle, è possibile utilizzare alcuni semplici correttori per cosmesi.
Precauzioni
Nei primi 2-4 giorni dopo l’intervento è consigliabile soggiornare in ambienti freschi e dormire supini con due o tre cuscini sotto la testa per limitare il gonfiore.
L’uso di impacchi freddi sul volto potrà contribuire a donare una sensazione di refrigerio e a ridurre il dolore e il gonfiore.
Nel corso dei primi 10 giorni dopo l’intervento si raccomanda di limitare al minimo la rotazione, l’estensione e i movimenti bruschi del capo.
Agli uomini si consiglia estrema prudenza nella rasatura, se questa coinvolge aree interessate dalle incisioni chirurgiche.
Igiene e Pulizia
I capelli possono essere lavati anche prima della rimozione dei punti di sutura, utilizzando detergenti disinfettanti prescritti dal medico.
Il volto può essere lavato delicatamente con una spugnetta, evitando di traumatizzare le linee di sutura chirurgiche.
Fumo
Il fumo va assolutamente evitato per almeno tre settimane dall’intervento.
Recupero dall’Intervento ed Effetti Collaterali
Dolore e Fastidi
Il post operatorio, generalmente, non è doloroso; occasionalmente può esserci un po’ di dolore ma il tutto è facilmente gestibile con i comuni farmaci analgesici.
Spesso, il dolore coincide con una sensazione di "pelle che tira", alla quale ci si abitua progressivamente fino a non avvertirla più dopo alcune settimane.
Il paziente, inoltre, avvertirà una leggera riduzione della sensibilità tattile-dolorifica in particolare in corrispondenza delle cicatrici chirurgiche.
Un lieve grado di ipoestesia (riduzione della sensibilità) può persistere per alcuni mesi.
Proprio per la riduzione della sensibilità termica e tattile, è richiesta massima prudenza nell’uso del calore e del freddo (compresse calde sul viso, phon elettrico, impacchi a diretto contatto con la cute).
Gonfiore del Viso
In seguito a un lifting, il gonfiore del volto (edema) è abbastanza normale.
Tale condizione, che a volte altera in modo evidente i tratti del viso, non deve di per sé essere motivo di allarme per il Paziente.
L’edema, infatti, si riduce rapidamente nei primi giorni, per poi risolversi completamente nel giro di circa un mese.
In alcune aree particolari del viso, come gli zigomi, il gonfiore tende a regredire più lentamente rispetto ad altre zone.
Aspetti Psicologici
Il periodo post-trattamento potrebbe essere traumatico dal punto di vista psicologico, a causa delle fasciature e del peggioramento momentaneo del proprio aspetto.
Tuttavia, si tratta di una fase passeggera, che passa molto rapidamente man mano che il gonfiore e i segni dell’intervento si riassorbono, lasciando spazio ai miglioramenti.
Ripresa delle Attività
In generale, si consiglia di attenersi scrupolosamente alle prescrizioni del medico, consultando il chirurgo per qualsiasi eventuale disturbo o chiarimento.
Per la prima settimana dopo l’intervento, è richiesta una fase di riposo pressoché assoluto.
La guida dell’automobile è consentita dopo una settimana come anche l’attività sessuale (entro limiti ragionevoli).
La ripresa dei normali rapporti sociali varia, a seconda del tipo di intervento, da pochi giorni (se si agisce su un solo distretto) alle due settimane (per un lifting totale).
In questo periodo non è consigliabile praticare sport o esercizio fisico, ma se i pazienti si sentono in grado di farlo possono uscire per passeggiate e per attività sociali non faticose.
Le tinture per capelli potranno essere usate solamente dopo 3 settimane. Dopo la terza settimana qualsiasi altra attività è consentita.
Il sole risulta estremamente dannoso per la pelle, in particolare dopo interventi di chirurgia estetica (provoca arrossamento e ispessimento delle cicatrici). Pertanto, è bene evitare accuratamente l’esposizione diretta al sole, usando creme protettive in abbondanza, cappelli e occhiali da sole.
Complicazioni
I primissimi giorni dopo il lifting sono un po’ difficili da affrontare perché il volto è fasciato e gonfio, e i segni dell’intervento evidenti.
Ematomi ed Ecchimosi
Sono la più comune complicazione degli interventi di lifting.
In genere sono di piccola entità e scompaiono nel giro di una settimana. Occasionalmente possono persistere un po’ più a lungo.
Se particolarmente estese, queste raccolte di sangue devono essere aspirate.
Una causa molto comune di ematoma è l’aumento della pressione arteriosa nel post operatorio. I pazienti ipertesi sono quindi maggiormente soggetti alla formazione di ematomi.
Necrosi Cutanea
Questo effetto collaterale è relativamente raro e può verificarsi per eccessiva trazione del lembo stirato o per la formazione di grossi ematomi.
Inoltre, l’abitudine al fumo aumenta di molto l’incidenza di necrosi della pelle.
Infezioni
Sono rare e generalmente di facile trattamento attraverso il drenaggio e con una comune terapia antibiotica.
Se non trattate adeguatamente possono determinare perdita di tessuto e conseguenti cicatrici di scadente qualità.
I segni di un’infezione comprendono dolore, arrossamento della pelle e gonfiore, accompagnati o meno da febbre.
Riapertura della Ferita
La riapertura spontanea della ferita (deiscenza) è più frequente in pazienti diabetici e fumatori.
Spesso guarisce, con medicazioni, in modo spontaneo; più raramente richiede una nuova sutura.
Lesioni Nervose
Durante l’intervento il medico può inavvertitamente danneggiare un ramo nervoso, ma fortunatamente si tratta di una complicanza rara.
Inoltre, con il tempo, si ha spesso un recupero spontaneo totale o parziale della sua funzionalità.
Cicatrici
Il lifting lascia inevitabilmente delle cicatrici che, come tutte le cicatrici chirurgiche, sono permanenti e non possono essere eliminate.
Tuttavia si deve considerare che in questo tipo di intervento le cicatrici sono tipicamente nascoste in sedi dove risultano difficilmente visibili anche a distanza ravvicinata.
Alcuni pazienti, possono sviluppare cicatrici arrossate o rilevate, quindi ben evidenti, che durano diversi mesi o sono permanenti (cicatrici ipertrofiche o cheloidee) oppure cicatrici “allargate” di colore normale (cicatrici ipotrofiche).
Si tratta di un’evenienza non prevedibile, seppur di raro riscontro, favorita dal fumo e dall’esposizione solare.
Cicatrici inestetiche e di cattiva qualità possono essere corrette con un trattamento medico o con un intervento dopo un congruo periodo (6-12 mesi dall’intervento).