INDICE ARTICOLO
Che Cos’è
Il lipofilling è un intervento di chirurgia estetica che utilizza le cellule adipose del paziente per rimodellare parti del corpo.
Durante l’intervento, il medico preleva il grasso e lo ricolloca nelle sedi opportune per modificare la forma, il volume, la consistenza e il profilo dei tessuti.
Nello specifico, il lipofilling del seno si basa sull’impiego di grasso autologo (proveniente dallo stesso paziente) per riempire i difetti e rimodellare i contorni del seno.
Il grasso reimpiantato ha mediamente una buona permanenza e, dal momento che proviene dallo stesso paziente, non provoca reazioni allergiche.
Tuttavia, è importante sapere che l’aumento di volume ottenibile è modesto e che il grasso iniettato può essere riassorbito facendo perdere al seno buona parte del volume acquisito.
Consapevoli di questo problema, i chirurghi plastici tendono ad aggiungere un po’ più grasso di quanto necessario.
A Cosa Serve
Il lipofilling mammario permettere di correggere difetti del volume e della forma del seno.
Tali difetti possono persistere dalla pubertà o essere causati da una significativa perdita di peso, da una gravidanza o da interventi chirurgici.
L’obiettivo della procedura è ottenere una forma del seno armoniosa, proporzionata al corpo della paziente e corrispondente al suo desiderio.
Il lipofilling del seno è quindi indicato:
- nelle donne con ipotrofia mammaria, cioè con seni non sufficientemente sviluppati in relazione alla struttura fisica;
- per correggere asimmetrie mammarie, moderate ptosi (seno cadente) o difetti post-traumatici;
- per la ricostruzione della mammella dopo mastectomia parziale o totale per cancro al seno.
È importante capire che gli aumenti di volume del seno ottenibili con il lipofilling sono modesti. Pertanto, se si desidera aumentare le dimensioni più di una taglia di coppa del reggiseno, è necessaria una mastoplastica additiva.
Associazione alla mastoplastica additiva
Il lipofilling per l’aumento del seno può essere abbinato con successo al tradizionale impianto di protesi mammarie di silicone (mastoplastica additiva).
In questo caso, l’innesto di grasso permette il raggiungimento di un’adeguata copertura delle protesi da parte dei tessuti molli, facendo assumere al seno un aspetto più naturale.
Soprattutto nelle pazienti molto magre e con un seno poco sviluppato, la scarsità di tessuto mammario e grasso sottocutaneo può infatti causare indesiderate palpabilità delle protesi, visibilità dei bordi e spesso increspature.
In questi casi, il lipofilling permette di "addolcire" l’aspetto del seno, sfumando contorni e profili delle protesi e rendendo il seno più naturale alla vista e al tatto. Inoltre, una migliore copertura dei tessuti molli può consentire ai chirurghi di selezionare piani più superficiali, piuttosto che piani sottomuscolari.
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Vantaggi e Svantaggi
Vantaggi | Svantaggi |
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Come si esegue
La maggior parte delle tecniche di lipofilling adotta un approccio simile a quello di seguito descritto; tuttavia, possono esserci differenze tra i singoli professionisti.
In breve, l’innesto di grasso prevede 3 passaggi:- Prelievo: il tessuto adiposo viene rimosso dalla zona donatrice mediante liposuzione;
- Elaborazione: le cellule adipose sane vengono separate da fluidi e impurità cellulari;
- Re-iniezione: il grasso purificato viene iniettato nel seno.
Prelievo del grasso
Il chirurgo inizia la procedura identificando le aree dalle quali verrà raccolto il grasso e i siti di reiniezione.
Le zone donatrici sono quelle in cui c’è una naturale abbondanza di tessuto adiposo (in genere addome, fianchi, ginocchia, interno cosce, gluteo). Il sito più comune è il grasso addominale, perché è una delle aree di maggior deposito lipidico; inoltre, non è necessario modificare la posizione del paziente in sala operatoria.
Se la paziente è molto magra, le riserve a cui attingere sono limitate e l’intervento potrebbe non essere praticabile. Se invece presenta delle adiposità localizzate, il lipofilling può essere associato alla liposcultura; in questo modo è possibile ridurre le zone con eccesso adiposo e contestualmente aumentare il volume del seno.
La lipoaspirazione avviene con l’ausilio di una cannula inserita mediante microincisione nell’area donatrice.
In una fase precedente, nel sito donatore viene iniettata una soluzione che consente una più agevole rimozione del grasso. Tale soluzione contiene anche un anestetico (per ridurre il dolore) e adrenalina (per prevenire sanguinamenti eccessivi).
Successivamente, dopo almeno 15 minuti, può iniziare la raccolta del grasso.
Elaborazione del grasso
Il successo del lipofilling dipende fortemente dalla tecnica utilizzata per la raccolta, la preparazione e l’innesto del grasso, che deve rimanere il più possibile "vitale".
Una volta aspirato mediante cannula, il grasso viene sottoposto a una centrifugazione sterile. Questa fase, che dura pochi minuti, ha lo scopo di separare le cellule adipose intatte dagli elementi indesiderabili, come gli adipociti lesionati, le cellule non adipose come quelle del sangue e la soluzione salina precedentemente iniettata.
In alternativa alla centrifugazione, alcuni Autori hanno proposto la sedimentazione o il lavaggio del tessuto raccolto con soluzione salina e garza sterile 1, 2.
Inoltre, il tessuto adiposo prelevato può essere adeguatamente trattato per aumentare il contenuto di cellule staminali. Questo intervento sembra aumentare il tasso di sopravvivenza dell’innesto di grasso, favorendo il mantenimento del volume nel tempo 3.
Trasferimento di grasso – iniezione
La reiniezione del grasso (lipofilling) viene eseguita utilizzando microcannule posizionate in sede mediante piccole incisioni di 1-2 mm.
Le iniezioni vengono eseguite in diverse angolazioni e in più direzioni, in modo da aumentare l’area di contatto tra le cellule innestate e i tessuti riceventi, consentendo una “buona presa” dell’innesto.
Come anticipato, il medico eseguirà una sovraccorrezione dei difetti estetici, preventivando che il 30-60% del grasso trasferito verrà riassorbito.
Durata
La durata dell’intervento di lipofilling mammario può variare in base alla quantità di grasso da iniettare e al numero di zone trattate. Di solito va da 30 minuti a due ore.
Anestesia
A seconda del paziente e della procedura eseguita, può essere presa in considerazione l’anestesia locale o generale.
Prima dell’Intervento
In programmazione dell’intervento, il medico effettuerà una visita e prescriverà una serie di esami, come analisi del sangue, elettrocardiogramma ed eventuali esami radiologici del seno.
Nelle due settimane che precedono il lipofilling, è necessario astenersi dall’assunzione di farmaci fluidificanti del sangue, come warfarin, clopidogrel, aspirina e farmaci antinfiammatori non steroidei.
Alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali, potrebbe essere consigliato di interromperne l’assunzione un mese prima dell’intervento.
Il medico potrebbe anche prescrivere una profilassi antibiotica.
Almeno una settimana prima dell’intervento è inoltre opportuno evitare il fumo o perlomeno ridurlo a non più di 3 sigarette al giorno (il fumo aumenta il rischio di complicanze chirurgiche di qualsiasi intervento).
Dopo l’Intervento
Il recupero da un aumento del seno con trasferimento di grasso è normalmente più rapido di quello tradizionale con le protesi.
Subito dopo il lipofilling, è normale che compaia un gonfiore anche importante (edema) del seno, che verrà gradualmente riassorbito in maniera spontanea nell’arco di una o due settimane.
Altrettanto normali sono i lividi (ecchimosi) e gli eritemi (arrossamenti) nelle sedi di prelievo e reiniezione del grasso. Anch’essi scompariranno gradualmente entro poche settimane.
Eventuali dolori possono essere efficacemente controllati con farmaci antidolorifici da banco.
Le normali attività possono essere riprese da 2 a 4 giorni dopo la procedura, evitando qualsiasi sforzo fisico impegnativo per almeno 7-10 giorni.
Il ritorno all’attività sportiva può avvenire tra la 3° e 4° settimana.
Per l’esposizione al sole delle aree trattate è necessario attendere almeno 3-4 settimane.
In alcuni casi, il medico può consigliare un espansore tissutale esterno chiamato dispositivo Brava, da indossare per diverse settimane prima e dopo l’innesto di grasso. Tale dispositivo (uno speciale reggiseno biomeccanico) esercita una blanda ma costante pressione negativa sulla superficie esterna della mammella.
Il trattamento con Brava sembra portare a un aumento della vascolarizzazione e a un allentamento delle bande congenite, dando benefici in termini di volumi raggiunti e conservati 4, 5. Tuttavia, è una procedura ingombrante che richiede un alto livello di dedizione da parte del paziente 6.
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Risultati
Il risultato del lipofilling del seno si apprezza una volta che l’edema e le ecchimosi si sono riassorbiti. Il risultato può considerarsi definitivo dopo 3-6 mesi.
In seguito all’intervento, è comune una perdita importante (10-60%) della quantità di grasso reiniettato.
In alcuni casi, è possibile che la perdita sia talmente consistente da rendere necessaria una seconda procedura di lipofilling del seno per ottenere la forma desiderata 7.
Secondo gli studi, tra il 40% e il 60% del tessuto adiposo trapiantato potrebbe andare perso 7, 8, 9, 10. Inoltre, la maggior parte della perdita di volume si verifica entro i primi 4-6 mesi dopo l’intervento chirurgico 7, 10.
La percentuale di grasso riassorbito varia in base a numerosi fattori, come le procedure operative, la quantità di innesto, la vascolarizzazione del letto tissutale e la soggettività individuale.
Effetti Collaterali
Complicazione del sito donatore 11
Le complicazioni nella sede di prelievo sembrano essere minime e legate alla tecnica di lipoaspirazione.
Le possibili complicanze includono lividi, gonfiore, formazione di ematomi, formicolii o dolore al sito donatore, infezione, cicatrici ipertrofiche, irregolarità del contorno e danni accidentali alle strutture sottostanti, come la penetrazione intraperitoneale o intramuscolare della cannula.
Complicazione del sito ricevente 11
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Necrosi grassa, formazione di cisti oleose e calcificazioni possono verificarsi a causa dell’iniezione di grandi volumi in una singola area o dell’iniezione di grasso in aree scarsamente vascolarizzate*.
- Infezione.
- Sottocorrezione o sovracorrezione della deformità.
- Danni alle strutture sottostanti, ad es. protesi mammarie, pneumotorace.
- Iniezione intravascolare con embolia grassa.
* La formazione di una massa palpabile derivante dalla necrosi del grasso può essere difficile da distinguere clinicamente dalla recidiva locale nei pazienti con cancro al seno e portare a ulteriori accertamenti diagnostici (radiologici e bioptici).
In uno studio su 283 pazienti, sono state riportate 36 complicanze (12,7%), di cui 12:
- 3 infezioni (1,1%),
- 14 calcificazioni (4,9%),
- 16 necrosi adipose (5,7%)
- 3 noduli superficiali non specificati (1,1%).