INDICE ARTICOLO
Introduzione
E’ noto come diversi polisaccaridi (zuccheri di grandi dimensioni), vengano impiegati già da molto tempo in ambito cosmetologico.
La capacità di questi zuccheri di formare biofilm protettivi per la cute, nonché in taluni casi di espletare un effetto osmotico necessario a sostenere i livelli di idratazione cutanea, giustifica il ruolo dermatologico dei polisaccaridi.
La ricerca in ambito antiaging e cosmetologico sta tuttavia attribuendo a questi zuccheri anche un ruolo biologico-funzionale più complesso rispetto al semplice effetto chimico-fisico. Nello specifico, prime evidenze suggerirebbero l’efficacia di alcuni polisaccaridi nello stimolare la produzione di collagene, agendo direttamente sui fibroblasti e promuovendone differenziazione ed attività.
In quest’ottica un nuovo zucchero, noto come Pullulano, ha dimostrato potenzialità interessanti.
Il Pullulano
Il Pullulano è uno zucchero complesso idro-solubile prodotto dal fungo Auerobasidium Pullulans in condizioni di aerobiosi.
Dal punto di vista strutturale, si tratta di un polisaccaride costituito da unità di Alfa-Glucopiranosile, legate tra loro attraverso legami glicosidici ramificati.
Essendo commestibile, ma del tutto insapore, il Pullulano è stato per diversi anni utilizzato in ambito alimentare come additivo, nella preparazione e produzione di gelatine e film edibili, mentre in ambito sanitario ha trovato spazio come rinfrescante in prodotti per l’igiene orale.
Il facile ottenimento attraverso processi di fermentazione, estrazione e purificazione a partire dal suddetto fungo, ha facilitato l’utilizzo di questo zucchero anche in ambiti differenti da quello prettamente dietetico. Oggi è pertanto possibile ritrovare il Pullulano anche tra gli eccipienti utilizzati in ambito farmacologico; proprio per le ottime proprietà di manipolazione potrebbe rivelarsi utile nel formare l’involucro di capsule gelatinose piuttosto che come immuno-adiuvante in terapie sperimentali.
Pullulano nei Cosmetici
Le particolari proprietà chimico fisiche, la bassa allergenicità e la naturale capacità immunostimolante hanno consentito al Pullulano di ritagliarsi un ruolo modesto anche in ambito cosmetologico, medico e dermatologico.
Dapprima utilizzato insieme ad altre molecole nella formulazione di soluzioni simil-acquose, utili nel proteggere le lesioni cutanee dagli agenti atmosferici e batterici, al Pullulano sono state successivamente attribuite anche altre funzioni biologiche.
Studi più recenti infatti hanno dimostrato come l’idrogel di Pullulano, applicato per via topica, possa espletare funzioni differenti da quella prettamente fisica. In questo senso, sono state descritte proprietà:
- antiossidanti, alle quali si deve una riduzione, nel sito interessato, sia dei fattori pro-ossidanti come il perossido di idrogeno che dei marcatori di ossidazione;
- citoprotettive, evidentemente legate alla capacità dello stesso di proteggere le strutture cellulari dall’azione lesiva dei radicali liberi dell’ossigeno;
- immunostimolanti, in grado di potenziare l’attività delle cellule del sistema immune, come i macrofagi e i fibroblasti, promuovendo la sintesi di nuove fibre collagene;
- differenziative, come osservato in particolari modelli sperimentali, nei quali il Pullulano si è rivelato efficace nel facilitare la differenziazione ed attivazione delle cellule staminali in loco, promuovendo al contempo anche un miglior turn over epidermico.
Sulla base di queste prime evidenze, alcuni formulatori sostengono l’efficacia del Pullulano anche in ambito cosmetologico.
Gli stessi attribuirebbero al Pullulano attività utili nel:
- migliorare la tonicità dei tessuti trattati;
- promuovere la sintesi di collagene;
- ridurre spessore e profondità delle rughe e dei solchi cutanei;
- stimolare il normale turnover cellulare;
- proteggere la cute dal danno ossidativo.
Si auspica che nei prossimi anni vengano condotti ulteriori studi anche per l’uso cosmetologico di questo zucchero, in maniera da avvalorare l’uso esperienziale che attualmente si fa del Pullulano in ambito cosmetologico.
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Sicurezza d’impiego
Nonostante gli studi attualmente pubblicati si riferiscano per lo più alla sicurezza d’impiego del Pullulano per via orale, l’uso di questo polisaccaride sembrerebbe abbastanza sicuro anche per via topica.
Una maggiore cautela nell’impiego andrebbe riservata in pazienti atopici o allergici a molecole strutturalmente correlate al Pullulano, nonché nelle gestanti e nelle nutrici, per l’assenza di studi dettagliati a riguardo.
Bibliografia
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