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Cosa Sono
Le ragadi alle mani sono crepe o fessure che si formano nella pelle delle mani e sono spesso associate a problemi di xerosi (pelle secca).
Queste fessure possono essere superficiali o profonde, e nei casi più gravi possono sanguinare o risultare molto dolorose, specialmente durante l’inverno.
Se la pelle si screpola e forma delle fessure, la causa può risiedere in un lavaggio delle mani troppo frequente, nel mancato uso di una crema idratante o nel contatto con agenti irritanti o verso i quali si è sviluppata un’allergia.
Le ragadi compaiono spesso nei punti in cui ci sono poche ghiandole sebacee in grado di regolare il contenuto idro-lipidico cutaneo, come le dita, le mani e i piedi.
Il modo migliore per trattare le ragadi cutanee è prevenirle. I prodotti idratanti/emollienti sono il primo passo per prevenire la pelle secca che causa e alimenta il problema.
Cause
La pelle screpolata inizia sempre con il problema della secchezza cutanea. Nel tempo, la cute disidratata perde elasticità e si formano minuscole crepe.
Se non trattate, queste crepe possono approfondirsi e portare a sanguinamento e infezione.
Le ragadi delle mani si sviluppano quindi come parte di una progressione di eventi:
- Innanzitutto, la pelle diventa secca e perde elasticità;
- La pelle si screpola con la formazione di piccole crepe;
- Se non trattate, queste crepe possono approfondirsi e trasformarsi in ragadi più profonde;
- Ragadi trascurate possono portare a sanguinamento e infezione.
Una varietà di condizioni può causare o favorire questo processo evolutivo.
Carenze nutrizionali
Le ragadi alle mani possono essere il risultato di carenze nutrizionali.
Il corpo ha infatti bisogno di vari nutrienti per mantenere una pelle sana.
Esempi di questi nutrienti includono 1, 2:
- vitamine A, D, E e K;
- vitamine del gruppo B, come B3, B6 e acido folico;
- vitamina C;
- minerali, come zinco e rame;
- proteine;
- acidi grassi essenziali, come omega-3 e omega-6.
Lavaggio eccessivo delle mani
L’esposizione frequente all’acqua e ai detergenti può seccare la pelle e aumentare il rischio di sviluppare eczema e screpolature.
Uno studio del 2020 durante la pandemia COVID-19 ha rilevato che il 70% degli operatori sanitari ha riferito problemi di pelle secca sulle mani e il 39% presentava anche ragadi della pelle a causa delle frequenti procedure di lavaggio e igienizzazione 4.
Altri Fattori legati allo Stile di vita
Oltre a specifiche cause mediche, diversi fattori legati allo stile di vita e alle abitudini quotidiane possono esacerbare il problema della pelle secca, favorendo la comparsa delle ragadi.
Questi fattori includono:
- Disidratazione: se una persona non beve abbastanza, ha maggiori probabilità di avere una pelle secca o screpolata.
Uno studio della durata di un mese su 49 persone ha stabilito che l’aumento dell’assunzione di acqua di 2 litri al giorno ha migliorato in modo significativo l’idratazione superficiale e profonda della pelle, specialmente in coloro che bevevano abitualmente meno di 3,2 litri di acqua al giorno 7. - Clima: vivere in un clima secco, arido o freddo può contribuire alla formazione delle ragadi alle mani, che non a caso sono più comuni in inverno.
- Professione: oltre agli impieghi che richiedono il lavaggio frequente delle mani, altre professioni possono favorire la comparsa delle ragadi cutanee.
Queste includono i lavori che comportano la manipolazione di sostanze chimiche irritanti, come il disinfettante per le mani, o il lavoro all’aperto, specialmente nei mesi invernali. - Sostanze chimiche irritanti: molti prodotti come i detersivi per piatti e il sapone da bucato spesso contengono sostanze chimiche aggressive. Questi irritanti chimici possono causare secchezza e danneggiare la barriera cutanea.
Malattie della pelle
Le condizioni della pelle che causano infiammazione, prurito e secchezza possono rendere più probabile la comparsa delle ragadi alle mani.
Queste condizioni includono:
- eczema: provoca chiazze di pelle pruriginose e secche che possono anche infiammarsi. Queste chiazze secche sono a rischio di screpolature e sviluppo di fessure;
- psoriasi: si tratta di una condizione autoimmune che porta alla formazione di spesse placche di cellule morte della pelle. Queste placche sono molto secche e possono portare a screpolature e fessure;
- cheratoderma palmoplantare: causato da malattie ereditarie rare che si manifestano con diffusa ipercheratosi a livello palmare e soprattutto plantare.
Altre condizioni di interesse medico come il diabete e le angiopatie possono ridurre l’afflusso di sangue alle estremità, aumentando il rischio di ragadi cutanee alle mani e soprattutto ai piedi.
Segni e Sintomi
Le ragadi cutanee appaiono come piccoli tagli o crepe nella pelle.
I sintomi includono dolore, prurito e sanguinamento. La pelle circostante è solitamente secca, ispessita e talvolta callosa.
Le ragadi iniziano come piccole crepe e possono approfondirsi, diventando più dolorose fino a sanguinare nei casi più gravi.
Ricapitolando, i segni visibili delle ragadi cutanee includono:
- rotture della pelle che sembrano simili a tagli o crepe;
- pelle ispessita o callosa attorno alla fessura;
- pelle secca nella zona circostante;
- sanguinamento.
Trattamento
Il trattamento delle ragadi alle mani dipende dalla loro profondità e dalle cause di origine.
Ad esempio, se una persona ha l’eczema a causa di un allergene, può essere utile evitare l’allergene o assumere antistaminici. Il trattamento per la psoriasi può invece comportare farmaci specifici o fototerapia.
Fessure superficiali
Per promuovere la salute e la bellezza della pelle, e prevenire ragadi e screpolature, l’idratazione regolare è un must.
Mantenere la pelle morbida e idratata è quindi il modo migliore per prevenire le ragadi cutanee.
Se queste si sono già formate, sono normalmente consigliati prodotti ad alto contenuto di sostanze grasse/emollienti e restitutive.
Appositi preparati si presentano spesso sottoforma di pomate o unguenti. Anche se potrebbero non essere piacevoli come una crema, questi prodotti per le ragadi sono particolarmente adatti per trattenere l’umidità nella pelle.
Al loro interno si possono trovare ingredienti come
- Occlusivi (come la cera d’api, la paraffina, la vaselina, la lanolina e alcuni siliconi ad alto peso molecolare come il dimeticone): riducono la perdita d’acqua transepidermica (TEWL) dalla pelle, formando una barriera. Sono più efficaci se applicati sulla pelle umida, ad esempio dopo essersi asciugati dopo la doccia.
- Emollienti (es. burro di karité, olio di avocado, olio di mandorle dolci, olio di cocco e altri oli vegetali o animali come quello di emù, vitamina E acetato, cera d’api e altre cere, lanolina, squalano, ceramidi): integrano il film idrolipidico cutaneo, che impedisce la perdita di acqua attraverso la pelle aumentando l’idratazione.
- Restitutivi: alcuni agenti emollienti sono definiti restitutivi; sono in grado, cioè, di ripristinare il cemento lipidico o i lipidi di superficie, che a loro volta si oppongono alla perdita di acqua.
Tra i restitutivi più efficaci ricordiamo le ceramidi, lo spermaceti, l’acido miristico e il cetyl palmitate. - Umettanti: sono composti che attirano e legano l’acqua, aiutando a trattenerla sulla pelle; esempi sono dati dalla glicerina e dall’urea.
- Lenitivi: calmano arrossamenti e irritazioni; esempi includono aloe vera, estratti di frumento e avena, camomilla, altea, liquirizia e calendula.
- Cicatrizzanti e antinfiammatori: come gli estratti di arnica montana e iperico. Anche il miele è ben noto per la capacità di favorire la guarigione delle ferite.
Fessure più profonde
Per le ragadi cutanee più profonde, i medici possono utilizzare:
- sbrigliamento, che prevede la rimozione della pelle morta, danneggiata o infetta;
- colle cutanee che tengono insieme le fessure cutanee mentre guariscono;
- bendaggi o medicazioni;
- antibiotici, per prevenire o trattare un’infezione;
- ammorbidenti per la pelle o agenti sbriglianti.
Se le ragadi sono frequenti, ricorrenti o non guariscono da sole, un medico può indagare tramite specifici esami la presenza di eventuali cause patologiche sottostanti.
Prevenzione
Come abbiamo visto, lo strato protettivo naturale della pelle è molto sensibile agli influssi esterni e dev’essere adeguatamente protetto, specialmente nei soggetti a rischio.
Per prevenire la secchezza della pelle e ridurre il rischio di ragadi alle mani si consiglia di:
- Lavare le mani con acqua tiepida e un sapone a pH neutro o un detergente delicato.
- Evitare lavaggi eccessivi, così come l’acqua troppo fredda o troppo calda.
- Applicare una crema mani nutriente 2-3 volte al giorno, specialmente dopo aver lavato le mani, per mantenere la pelle morbida e idratata.
- Indossare i guanti quando è necessario proteggere le mani, ad esempio per prevenire il contatto con detergenti aggressivi (come quelli per lavare i piatti, i sanitari o i pavimenti) ed evitare attriti eccessivi durante il giardinaggio, ma anche l’aria fredda nei mesi invernali.
- Monitorare l’umidità domestica, mantenendo il giusto grado di umidità (40-60%) sia d’estate che di inverno.
- Bere molta acqua (2-3 litri al giorno) e seguire una dieta equilibrata, povera di cibi trasformati (industriali) e basata prevalentemente su alimenti "naturali", come cereali integrali, frutta, verdura e proteine magre.