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Magazine X115 X115 Rame | Funzioni e Cibi Ricchi | Dosi, Controindicazioni, Benefici

Rame | Funzioni e Cibi Ricchi | Dosi, Controindicazioni, Benefici

  • 14 minuti

Che Cos’è

Il rame è un oligoelemento essenziale per le normali attività cellulari.

Numerosi enzimi, coinvolti in svariate funzioni corporee, dipendono infatti dal rame per funzionare correttamente.

Il corpo di un individuo adulto di 70 kg contiene circa 110 mg di rame, di cui il 50% si trova nelle ossa e nei muscoli, il 15% nella pelle, il 15% nel midollo osseo, il 10% nel fegato e l’8% nel cervello 1.

L’apporto nutrizionale consigliato per il rame è di circa 1 mg al giorno per gli adulti. Tale quantità viene facilmente soddisfatta attraverso una dieta varia ed equilibrata.

Frattaglie, crostacei, noci, semi e cereali integrali rientrano tra le fonti più ricche di questo minerale.

Sia l’eccesso che la carenza di rame hanno un impatto negativo sulla salute. Fortunatamente, sono entrambe rare.

A Cosa Serve

Il corpo umano ha bisogno di rame per la normale crescita, la forza ossea, la funzione immunitaria e la salute cardiovascolare.

Nel dettaglio, il rame partecipa:

  • alla produzione di energia, agendo come cofattore di enzimi, come la citocromo c ossidasi, normalmente coinvolti nella produzione di energia chimica sottoforma di ATP 2;
  • al metabolismo del ferro, agendo come coenzima delle ferrossidasi, enzimi coinvolti nelle reazioni di ossidazione del ferro ferroso a ferro ferrico, importante per le sue molteplici proprietà biologiche 3;
  • alla sintesi di neurotrasmettitori come la norepinefrina (noradrenalina) 4;
  • alla formazione e nel mantenimento della guaina mielinica;
  • alla protezione dallo stress ossidativo, rientrando nella struttura della Superossido dismutasi e della Ceruloplasmina 5;
  • alla regolazione dell’espressione genica;
  • alla formazione del tessuto connettivo, partecipando all’attività dell’enzima lisil-ossidasi, fondamentale nella sintesi del collagene e nella strutturazione del connettivo vascolare e cardiaco 5;
  • alla sintesi di melanina, partecipando all’attività del cuproenzima tirosinasi, necessario per la formazione del pigmento melanina (responsabile del colore di capelli, pelle e occhi) 3.

Alimenti Ricchi di Rame

Fabbisogno

Il rame si trova naturalmente in molte fonti alimentari, come carni, verdure e cereali.

La sua assunzione giornaliera raccomandata per gli adulti è di ~ 1 mg.

Più nel dettaglio, le quantità di rame di cui l’organismo ha bisogno dipendono dall’età (gli apporti medi giornalieri raccomandati sono elencati nella seguente tabella).

Fase di vita Apporto quotidiano raccomandato
Nascita a 6 mesi 200 mcg
Neonati 7-12 mesi 200 mcg
Bambini 1-3 anni 340 mcg
Bambini 4-8 anni 440 mcg
Bambini 9-13 anni 700 mcg
Ragazzi 14-18 anni 890 mcg
Adulti dai 19 anni in su 900 mcg
Ragazze e donne incinte 1.000 mcg
Ragazze e donne che allattano al seno 1.300 mcg

Uno studio ha suggerito un livello di assunzione ottimale nell’adulto pari a 2,6 mg di rame al giorno 1.

In effetti, negli anni ’80, prima che venisse stabilita una RDA, l’intervallo di assunzione adeguato di rame era compreso tra 2 e 3 mg/giorno; tuttavia, è stato successivamente abbassato quando è emerso che poche persone raggiungevano questo intervallo senza integratori di rame 81.

Cibi ricchi di rame

Molti alimenti contengono rame.

È quindi possibile ottenere le quantità consigliate di questo minerale mangiando una varietà di alimenti, tra cui:

  • Fegato (in particolare vitello, agnello, manzo);
  • Crostacei e molluschi (ostriche, calamari, aragoste, granchi);
  • Frutta e verdura (verdure a foglia scura, patate, funghi, avocado, frutta secca);
  • Semi (sesamo, girasole, zucca);
  • Noci (anacardi, nocciole, noci del Brasile, noci);
  • Fagioli (ceci, soia, adzuki);
  • Formaggio di capra;
  • Prodotti a base di soia (tofu, tempeh, latte di soia, polvere di soia);
  • Cioccolato, cacao;
  • Crusca e cereali integrali.

Il rame può anche essere ottenuto dall’acqua potabile che scorre in tubi di rame.

Le carni muscolari in genere contengono un elevato rapporto tra zinco e rame, fino a 50:1; pertanto, il loro consumo in grandi quantità potrebbe favorire uno squilibrio del rame. Le frattaglie, al contrario, hanno un rapporto zinco:rame di circa 2:1.

La seguente tabella riporta il contenuto medio di rame in differenti alimenti.

Cibo Porzione Apporto Rame (μg)
Fegato (manzo), cotto, fritto 28 grammi 4.128
Ostriche Cotte 6 ostriche medie 2.397
Polpa di granchio, re d’Alaska, bollita 85 grammi 1.005
Polpa di granchio blu, bollita 85 grammi 692
Molluschi, vongole, specie miste, bolliti 85 grammi 585
Anacardi, crudi 28 grammi 622
Semi di girasole, tostati a secco 28 grammi 519
Nocciole, tostate a secco 28 grammi 496
Mandorle 28 grammi 292
Burro di arachidi 2 cucchiai 185
Lenticchie bollite 1 tazza (236,6 ml) 497
Funghi bianchi crudi 1 tazza (236,6 ml) 223
Cioccolato (semifondente) 28 grammi 198

Carenza di Rame

Considerando la presenza abbastanza ubiquitaria del rame nei vari alimenti, è fortunatamente facile soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo oligoelemento.

Pertanto, le carenze dietetiche di rame sono rare.

L’assunzione alimentare media di rame negli Stati Uniti è di circa 1,0-1,1 mg al giorno per le donne adulte e da 1,2 a 1,6 mg al giorno per gli uomini adulti 5.

Tuttavia, le persone carenti di rame vengono identificate sempre più spesso, per cui la carenza sembra oggi più comune rispetto al passato 5, 6, 7.

Ancora più comuni sembrerebbero le carenze subcliniche (o marginali), con circa 1/3 delle persone che non raggiungerebbe l’apporto raccomandato di 1 mg al giorno 7.

L’aumento del consumo di alimenti ultra-trasformati, così come un generale evitamento dei cibi ricchi di rame, possono svolgere un ruolo nella diffusa insufficienza di questo oligoelemento.

Ad esempio, l’elevata assunzione di fruttosio (un componente dello zucchero da tavola) induce negli animali una carenza di rame per alterato assorbimento intestinale 93.

Si segnala inoltre una riduzione media del contenuto di rame negli alimenti osservata negli ultimi decenni 7.

Soggetti a rischio

Alcune categorie di pazienti hanno un elevato rischio di sviluppare una carenza di rame; questi gruppi di popolazione includono:

  • bambini malnutriti;
  • bambini con diarrea prolungata;
  • pazienti affetti da sindrome da malassorbimento, inclusi morbo di Crohn, celiachia e sindrome dell’intestino corto;
  • pazienti affetti da celiachia non trattata;
  • pazienti affetti da fibrosi cistica;
  • pazienti con malattia di Menkes, una rara malattia genetica;
  • persone che assumono alte dosi di integratori di zinco, che possono interferire con la capacità di assorbire il rame.

Sintomi e conseguenze

I sintomi della carenza di rame includono:

  • Anemia non responsiva al ferro;
  • Neutropenia (bassi livelli di neutrofili) e suscettibilità alle infezioni;
  • Degenerazione del tessuto connettivo;
  • Ritardo della crescita;
  • Anomalie ossee, con osteoporosi e deficit di sviluppo;
  • Pallore;
  • Scarso controllo della temperatura;
  • Diradamento, capelli deboli;
  • Scarsa qualità della pelle;
  • Problemi neurologici (nei casi più gravi);
  • Convulsioni (in casi gravi).

Il morbo di Alzheimer, la cardiopatia ischemica e l’osteoporosi sono le malattie umane più probabili dovute a basse assunzioni di rame 1.

Proprietà e Benefici

Le numerose attività biologiche del rame lo rendono potenzialmente utile nel controllo dell’invecchiamento e delle sue conseguenze.

Soprattutto in caso di carenza, l’integrazione di rame può contribuire al:

  • mantenimento della struttura ossea;
  • sostegno alla struttura del derma, con ottimizzazione delle caratteristiche nutrizionali, strutturali ed estetiche della pelle;
  • sostegno alla funzionalità vascolare, con mantenimento del normale trofismo dei tessuti cardiaci e arteriosi;
  • mantenimento della normale attività del sistema immunitario.

A completare l’azione antiaging del rame, concorrono le attività:

  • antiossidanti, particolarmente utili nella riduzione del rischio cardiovascolare 8, 9;
  • neuroprotettive, come osservato in diversi studi nei quali carenze di questo minerale sono state associate a condizioni demielinizzanti, a un incremento dell’incidenza di sintomi neurologici e cognitivi o a vere e proprie patologie ad andamento cronico-degenerativo come l’Alzheimer 6, 7.

Salute e Bellezza della Pelle

Come Funziona

Il rame svolge un ruolo chiave nella sintesi e nella stabilizzazione delle proteine della pelle e possiede anche potenti proprietà biocide.

Il rame aumenta la produzione di collagene (che fornisce resistenza e struttura alla pelle) ed elastina (che fornisce elasticità e resistenza) 9, 10.

Nella pelle, il rame 11:

  • stimola la proliferazione dei fibroblasti dermici 26;
  • sovraregola la produzione di collagene (tipi I, II e V) ed elastina (elastina, fibrillina) da parte dei fibroblasti 27, apparentemente attraverso l’induzione di TGF-β 27;
  • stimola HSp-47, essenziale per la formazione di fibrille di collagene 27;
  • funge da cofattore dell’enzima lisil-opssidasi, necessario per un efficiente cross-linking proteico della matrice extra-cellulare 10;
  • stabilizza la matrice extracellulare cutanea una volta formata, poiché l’aumento della reticolazione delle matrici di collagene ed elastina si verifica in modo dipendente dalla dose di rame 29;
  • funge da cofattore della superossido dismutasi, un enzima antiossidante presente nella pelle, importante per la protezione dai radicali liberi 30, 31;
  • inibisce gli effetti ossidativi cellulari come il danno di membrana e la perossidazione lipidica 27;
  • funge da cofattore della tirosinasi, un enzima essenziale per la biosintesi della melanina responsabile della pigmentazione della pelle e dei capelli 32, 33.

Per questo motivo, il rame rientra nella formulazione dei nostri integratori antiage X115®+PLUS e X115® Primary.

Benefici anti-invecchiamento

Le suddette caratteristiche hanno facilitato la comparsa di prodotti a base di rame dedicati al rallentamento della comparsa delle rughe e dei segni cutanei dell’invecchiamento.

Secondo due studi su 118 volontari, dormire su federe contenenti ossido di rame può ridurre le rughe sottili e favorire un miglioramento generale dell’aspetto della pelle 34, 35.

I "peptidi di rame" (come GHK-Cu o glicil-L-istidil-L-lisina) vengono utilizzati in alcune creme antirughe per aumentare la sintesi di collagene, elastina e glicosaminoglicani 36. Inoltre, possono migliorare la guarigione delle ferite 36.

Una crema per gli occhi a base di GHK-Cu, applicata per 12 settimane nell’area intorno agli occhi di 41 donne con fotodanneggiamento da lieve ad avanzato, ha ottenuto risultati migliori rispetto al placebo e alla crema alla vitamina K. Ha ridotto linee e rughe, e migliorato l’aspetto generale, la densità e lo spessore della pelle 37.

GHK-Cu applicato sulla pelle della coscia per 12 settimane ha migliorato la produzione di collagene nel 70% delle donne trattate, rispetto al 50% di quelle trattate con vitamina C e al 40% di quelle trattate con acido retinoico 38.

Benefici anti-infettivi

Il rame possiede un’azione biocida. Sia i batteri che le loro spore, oltre a funghi e virus, vengono uccisi dall’esposizione al rame o a composti a base di rame 1, 2, 46, 47, 48

Grazie a queste proprietà antimicrobiche, le calze impregnate di rame sono risultate efficaci contro le infezioni del piede d’atleta (tinea pedis) in uno studio condotto su 56 pazienti 49.

In un altro studio su 53 soldati, l’uso quotidiano di "calze al rame" per 3 settimane ha prodotto un netto miglioramento della condizione della pelle 50.

Le calze contenenti ossido di rame hanno anche migliorato significativamente l’elasticità della pelle 51. Inoltre, possono essere usate per prevenire infezioni cutanee, tagli e ferite che spesso portano a ulcere difficili da trattare nei pazienti diabetici 52.

Salute delle ossa

L’attività coenzimatica del rame nei confronti di enzimi come la lisil-ossidasi garantisce una corretta sintesi e ramificazione del tessuto connettivo, ottimizzando la formazione di cross-linking tra le fibre collagene e strutturando così la matrice.

Oltre che nella pelle, il tessuto connettivo abbonda a livello di ossa, tendini, legamenti e cartilagini.

La carenza di rame può causare l’osteoporosi 47.

La corretta assunzione di rame si è quindi rivelata fondamentale nel controllare l’evoluzione dell’osteoporosi e nel mantenere la corretta struttura della matrice.

L’integrazione di rame (2,5-3 mg/die) ha invece mostrato buoni risultati in termini di rallentamento della perdita minerale ossea e riduzione dei marcatori di riassorbimento osseo 48.

Ad esempio, in 73 donne in menopausa, l’integrazione di 3 mg di rame al giorno per due anni ha rallentato la perdita di densità minerale ossea che generalmente accompagna la menopausa 54.

Inoltre, uno studio condotto su 59 donne in postmenopausa ha rilevato che l’assunzione di una combinazione di calcio supplementare e oligoelementi, incluso il rame, potrebbe rallentare la perdita ossea. Tuttavia, il contributo del rame a questi effetti non è chiaro 55.

Salute cardiovascolare

Il rame è essenziale per la forza e l’integrità del cuore e dei vasi sanguigni.

Si è visto che la carenza di rame può aumentare sostanzialmente il colesterolo plasmatico e il rischio di malattia coronarica 21, 2, 2. Inoltre, in presenza di una carenza di rame, una sua integrazione promuove la regressione dell’ipertrofia cardiaca (ingrossamento del cuore) indotta dai bassi livelli di questo minerale 16, 17, 18, 19, 20, 21.

Gli effetti cardioprotettivi del rame in una popolazione sana con carenze marginali non sono invece chiari, e a tal proposito esistono soltanto evidenze preliminari 38, 39, 40.

Ad esempio, studi sull’integrazione di rame hanno rivelato che il 62% dei pazienti con ipertensione moderata può essere leggermente carente di rame 87. Notando che l’integrazione di rame (5mg/die) ha ridotto significativamente i valori pressori, gli Autori hanno concluso che anche una lieve carenza di rame può causare un’alterazione funzionale nella pressione sanguigna umana.

In un altro studio, 5 mg di solfato di rame al giorno hanno prodotto diminuzioni significative del colesterolo totale, dei trigliceridi, del colesterolo LDL e un leggero aumento dell’HDL. Il 38% dei 73 soggetti iperlipidemici partecipanti allo studio è risultato leggermente carente di rame 87.

Altri studi hanno invece collegato una maggiore assunzione di rame a un possibile aumento della mortalità per malattie cardiovascolari; tuttavia, il significato di questi risultati non è chiaro a causa dell’associazione tra i livelli sierici di ceruloplasmina e condizioni infiammatorie 1, 2, 3.

In generale, servono ulteriori ricerche per chiarire le relazioni tra lo stato nutrizionale del rame e il rischio di malattie cardiovascolari.

Sistema Immunitario

Recenti studi meccanicistici supportano un ruolo del rame nella risposta immunitaria innata contro le infezioni batteriche 61.

Il rame sembra infatti in grado di controllare l’attività delle cellule deputate alla prima risposta nei confronti di potenziali agenti patogeni, garantendo un potenziamento dell’attività fagocitaria di neutrofili e monociti, e fornendo una protezione efficace nei confronti di agenti lesivi di varia natura.

Tuttavia, mentre una grave carenza di rame ha effetti negativi sulla funzione immunitaria, gli effetti dell’insufficienza marginale di rame negli esseri umani non sono ancora chiari 60.

In assenza di carenze specifiche, è comunque improbabile che un aumentata assunzione di rame (ad esempio tramite specifici integratori) possa aumentare le difese immunitarie oltre il normale stato di salute.

Dosi e Formule

Numerosi integratori di rame sono disponibili sotto forma di chelati di ossido, cloruro, gluconato, solfato e aminoacidi 3.

Sebbene il rame sia essenziale per la salute, l’integrazione non è necessaria per la maggior parte degli individui sani 56.

Gli integratori di rame sono invece indicati per la prevenzione e il trattamento della carenza di rame e dell’anemia da carenza di rame. In questo caso possono essere indicate dosi 3-4 volte superiori alle RDA, mentre in assenza di carenze dimostrate eventuali integrazioni dovrebbero avvenire a dosi basse o moderate (~ 1 mg/die) 56.

I livelli di rame nell’organismo possono essere controllati misurando le concentrazioni del minerale nel sangue o nelle urine. A volte, questo esame viene eseguito insieme al dosaggio dei livelli di ceruloplasmina.

Secondo alcuni studi, il dosaggio del rame nei leucociti sarebbe un marcatore migliore per valutare lo stato del rame rispetto al rame totale nel sangue 56.

Controindicazioni ed Effetti Collaterali

L’intossicazione acuta da rame può determinare dolore addominale, nausea, vomito e diarrea, e nei casi più gravi danni epatici, renali e neurologici.

La tossicità da rame è fortunatamente molto rara nella popolazione generale.

Tale intossicazione può invece rappresentare una minaccia concreta in pazienti con alterato metabolismo epatico, alterata funzionalità renale o affetti da altre patologie, piuttosto che in terapia con determinati farmaci.

Per questo motivo, si raccomanda di consultare il medico, prima di usare questo minerale in presenza di contestuali patologie o di terapie farmacologiche in atto.

La seguente tabella riporta gli apporti massimi quotidiani di rame che verosimilmente non causano problemi nella grande maggioranza della popolazione sana (UL) 57.

Età Limite superiore
Nascita a 12 mesi Non stabilito
Bambini 1-3 anni 1 mg
Bambini 4-8 anni 3 mg
Bambini 9-13 anni 5 mg
Ragazzi 14-18 anni 8 mg
Adulti 10 mg

L’aumento eccessivo dei livelli di rame nell’organismo può:

  • aumentare la produzione di radicali liberi, che si traduce in danni cellulari e tissutali 59, 60;
  • favorire l’insorgenza del morbo di Alzheimer e di Parkinson 61, 62, 63, 64;
  • aumentare il rischio di rischio di malattie cardiache 65, 66;
  • favorire l’insorgenza del diabete e/o le sue complicanze 67, 68, 69.

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