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Funzioni del Selenio
Pur essendo presente in piccolissime quantità nell’organismo umano, il selenio è fondamentale per numerose e importanti funzioni biologiche.
Svolge un ruolo critico nel metabolismo e nella funzione tiroidea; inoltre, aiuta a proteggere il corpo dai danni causati dai radicali liberi.
Il selenio è importante per la riproduzione, la funzione della ghiandola tiroidea, la sintesi di DNA e la protezione del corpo dai danni causati dai radicali liberi e dalle infezioni.
Funzioni Antiossidanti
Il selenio è un elemento strutturale di numerosissimi enzimi.
Tra queste proteine selenio-dipendenti ritroviamo la glutatione perossidasi, che rappresenta un enzima chiave nei processi di detossificazione dai radicali liberi dell’ossigeno.
Questo enzima interviene direttamente nella rigenerazione del più noto glutatione, piccolo peptide impegnato attivamente nella protezione delle strutture cellulari dai radicali liberi.
Mentre adeguate quantità di radicali liberi sono importanti per il metabolismo cellulare e la funzione immunitaria, concentrazioni eccessive possono danneggiare le cellule; tale danno è stato collegato a condizioni croniche come malattie cardiache, diabete e molti tipi di cancro 1.
Il fumo, l’abuso di alcol e lo stress possono causare un eccesso di radicali liberi. Inoltre, il naturale processo di invecchiamento si associa a una riduzione delle normali difese antiossidanti dell’organismo.
Gli antiossidanti come il selenio aiutano a ridurre lo stress ossidativo mantenendo sotto controllo i numeri dei radicali liberi 2.
Sulla base di queste premesse, numerosi ricercatori indagano da decenni le proprietà antiage del selenio, sia per via topica che orale.
Selenio nella Dieta
Tra gli alimenti a più alto contenuto di selenio si ricordano:
- nel mondo vegetale la frutta secca (soprattutto le noci del Brasile), alcuni cereali e i funghi; in generale, il contenuto di selenio varia in base alla ricchezza minerale del suolo in cui vengono coltivate le piante;
- nel regno animale le frattaglie, i frutti di mare, il pollame e le uova. In questi alimenti il selenio, incorporato in strutture più complesse come le selenoproteine, risulta più facilmente assorbibile e quindi maggiormente biodisponibile.
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Sofluro di Selenio
Il solfuro di selenio viene utilizzato come ingrediente attivo in alcuni prodotti anti-forfora 3.
Ha proprietà antifungine nei confronti della Malassezia furfur. A ciò si aggiungono proprietà anti-seborroiche e un effetto citostatico sulle cellule dell’epitelio epidermico e follicolare.
L’eccessiva oleosità dopo l’uso di questo attivo è stata segnalata in molti pazienti come effetto avverso del trattamento.
Il solfuro di selenio viene utilizzato (in schiuma, lozioni o shampoo) per trattare, oltre alla forfora, anche la dermatite seborroica, la tinea versicolor e le ipercheratosi 4.
Selenio in medicina Antiaging
Nonostante le sue attività biologiche siano ormai ben caratterizzate, nel complesso si conosce ancora poco sull’influenza del selenio nella normale fisiologia della pelle.
Le prime sperimentazioni in vitro e su modelli animali hanno dimostrato che il selenio può proteggere dai danni dell’irradiazione solare (inclusi i tumori) e sostenere l’immunità a livello cutaneo.
Proprietà anti-photoaging
L’eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette rappresenta una delle principali fonti invecchianti della cute e delle strutture più profonde.
Oltre agli spiacevoli inestetismi cutanei (dalla disidratazione alla comparsa di discromatismi e paracheratosi), l’eccessiva esposizione ai raggi UV correla purtroppo con l’insorgenza di patologie oncologiche degne di nota.
In questo ambito, l’utilizzo di L-SelenioMetionina, anche per via topica, si è rivelata preziosa, soprattutto in modelli sperimentali, nel controllare il danno cellulare indotto dai raggi UVB, offrendo un meccanismo di protezione aggiuntivo 5, 6.
Non è ancora chiaro se possa esservi un reale beneficio in vivo.
In uno studio clinico su oltre 1.000 persone con una storia di carcinoma cutaneo non melanoma, 200 µg/die di selenio non hanno ridotto le possibilità di recidiva. Hanno invece ridotto la mortalità per cancro di tutti i tipi del 50% e i tassi di cancro del 37%. In particolare, hanno ridotto i tassi di cancro alla prostata, al colon e ai polmoni 7.
Proprietà anti-tumorali
Sin dagli anni ’70, diversi studi hanno riportato che un aumento dell’assunzione alimentare di selenio era associata a una riduzione delle morti per cancro e viceversa.
Una revisione di 69 studi su oltre 350.000 persone ha scoperto che avere un livello ematico elevato di selenio era associato a un minor rischio di alcuni tipi di tumore, inclusi tumori al seno, ai polmoni, al colon e alla prostata 8.
Tuttavia, un limite significativo di questi studi è che sono per la maggior parte osservazionali, quindi non possono attribuire un nesso tra causa (ridotta assunzione di selenio) ed effetto (aumentato rischio di cancro).
D’altro canto, ci sono stati pochissimi studi clinici che hanno utilizzato selenio come agente terapeutico. Pertanto non è chiaro se gli integratori di selenio siano utili per ridurre il rischio di cancro.
In attesa di studi più ampi, un’importante revisione aggiornata ha concluso che non ci sono prove a supporto dell’efficacia di un aumento dell’assunzione di selenio attraverso gli integratori nella prevenzione del cancro nell’uomo 3.
Proprietà cardioprotettive
Il selenio può proteggere dalle malattie cardiache, probabilmente aumentando l’efficacia del glutatione, riducendo lo stress ossidativo e prevenendo l’aggregazione piastrinica 9.
In un’analisi di 25 studi osservazionali, un aumento del 50% dei livelli ematici di selenio è stato associato a una riduzione del 24% del rischio di malattie cardiache 10.
In 668 anziani svedesi, l’integrazione con selenio (200 μg) e coenzima Q10 (200 mg) per quattro anni ha ridotto significativamente il rischio di insufficienza cardiaca. Tale rischio è diminuito del 50% nei pazienti precedentemente carenti di selenio e del 62% nei pazienti con livelli di selenio moderati 11.
Al contrario, i pazienti con alti livelli di selenio non hanno beneficiato della supplementazione, suggerendo ancora una volta che i benefici potrebbero essere limitati ai soggetti con carenza di selenio.
Proprietà Antiossidanti
Numerosissime sono le evidenze che associano all’utilizzo di Selenio-Metionina una protezione più efficace nei confronti delle specie reattive dell’ossigeno.
Più precisamente, in seguito all’integrazione, si è osservata una netta riduzione di alcuni markers ossidativi come la malonildialdeide, indice di danno ossidativo.
Questa azione antiossidante risulterebbe fondamentale in corso di alcune patologie autoinfiammatorie e autoimmunitarie come la psoriasi.
Tuttavia, anche in quest’ambito sono necessari studi clinici approfonditi.
Nel frattempo, uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, ha studiato gli effetti della supplementazione di selenio nella psoriasi senza ottenere alcun miglioramento 12. Anche l’integrazione orale di selenio (da sola o in associazione alla vitamina E), in 60 adulti con dermatite atopica, non ha ottenuto benefici apprezzabili 13.
Proprietà antinfiammatorie
In linea con i suddetti studi, l’uso adeguato di selenio si è rivelato prezioso nel controllare l’espressione di alcuni enzimi coinvolti nel processo infiammatorio0
Il selenio blocca l’attivazione di NF-kB, il principale controller dell’infiammazione nel corpo. Di conseguenza, nel flusso sanguigno vengono rilasciate meno sostanze infiammatorie (tra cui IL-6, IL-8 e TNF-alfa).
Un’adeguata assunzione di selenio può anche abbassare il marker infiammatorio PCR (Proteina C Reattiva), che è alto in molte malattie infiammatorie e autoimmuni 14.
La riduzione delle concentrazioni tessutali di metalloproteasi indotte dal selenio potrebbe risparmiare il tessuto leso dall’eccessiva degenerazione, evitando l’insorgenza di spiacevoli inestetismi.Proprietà riepitelizzanti
Alcuni studi dimostrano chiaramente come l’uso del Selenio possa facilitare la guarigione di ferite e lesioni cutanee, permettendo sia una migliore riepitelizzazione, che un più efficiente controllo di eventuali manifestazioni infiammatorie.
Uno studio prospettico, randomizzato e controllato, ha studiato l’effetto di grandi dosi endovenose di oligoelementi (rame, selenio e zinco) su pazienti con gravi ustioni e ha scoperto che le concentrazioni cutanee di tali oligoelementi erano aumentate, così come lo stato antiossidante; cosa più importante, la guarigione delle ferite è risultata migliorata portando a un minor ricorso di innesti cutanei 15.
Un Consiglio per la Tua Bellezza
Precauzioni d’impiego
Viste le basse concentrazioni a cui il selenio è presente nell’organismo umano, un abuso dello stesso potrebbe determinare l’insorgenza di spiacevoli manifestazioni cliniche quali disturbi gastroenterici, rash cutaneo, fatica, irritabilità ed alterazioni di tipo neurologico.
Per questo motivo, il livello orale massimo tollerato secondo i più recenti aggiornamenti è quello di 400mcg giornalieri nell’adulto.
Bibliografia
- The effects of topical L-selenomethionine on protection against UVB-induced skin cancer when given before, during, and after UVB exposure. Burke KE, Zhou X, Wang Y, Commisso J, Keen CL, Nakamura RM, Combs GF Jr, Wei H. J Drugs Dermatol. 2014 Oct;13(10):1214-2
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- Photodamage of the skin: pro
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