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Cos’è
La serrapeptasi (o serratio-peptidasi) è un enzima derivato dai bachi da seta.
Ha un’azione proteolitica (digerisce le proteine) ed è stato isolato per la prima volta dai batteri (Serratia E15) presenti nell’intestino di questi animali 1, 2.
Nel baco da seta (Bombyx mori), la serrapeptasi è responsabile della dissoluzione del bozzolo, che permette alla falena di emergere.
Nell’uomo, questo enzima ha effetti antinfiammatori e può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue. Si ritiene pertanto che la serratio peptidasi possa ridurre il dolore, l’edema e l’infiammazione, oltre a prevenire lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
La serratio-peptidasi è stata ad esempio impiegata nel trattamento della sindrome del tunnel carpale, dell’artrite, della malattia fibrocistica del seno, della bronchite e della sinusite 3.
Tuttavia, il corpus di prove scientifiche a sostegno di questi presunti benefici è generalmente insufficiente. Infatti, sebbene alcuni studi siano stati condotti, ci sono importanti limiti che rendono i risultati insufficienti o inaffidabili 4, 5, 6.
Si noti che la serrapeptasi è anche nota come:
- SEPD;
- Serratio peptidasi;
- Serratia E-15 proteasi;
- Serralysin (serralisina);
- Serratiaproteasi;
- Enzimi del baco da seta.
A Cosa Serve
La serratio peptidasi è una metalloproteasi contenente zinco, con un peso molecolare di 45-60 kDa.
Questo enzima ha proprietà antinfiammatorie, antiedemigene, anti-biofilm, mucolitiche, fibrinolitiche e cicatrizzanti 10.
La serrapeptasi è stata isolata per la prima volta da scienziati giapponesi negli anni ’60 del secolo scorso. Dopo il 1970 formulazioni a base di questo enzima sono state commercializzate con successo in tutto il mondo 1.
Studi clinici condotti da ricercatori in Europa e Giappone avevano infatti descritto la serratio peptidasi come un potente farmaco antinfiammatorio 11, 8.
Tuttavia, dati più recenti suggeriscono che la serrapeptasi NON è un integratore molto efficace per quanto riguarda il controllo del dolore e dell’infiammazione. Tali dubbi hanno portato il produttore a ritirarla volontariamente dal mercato 12.
In effetti, in una review pubblicata nel 2013 si afferma che, nonostante l’ampio utilizzo del farmaco in tutto il mondo, le attuali evidenze scientifiche sono insufficienti per indicarne l’uso come analgesico e antinfiammatorio, mentre sono necessari ulteriori dati sulla sua sicurezza a lungo termine 5.
In Italia, un farmaco a base dell’enzima è stato commercializzato fino ai primi mesi del 2014 dalla società Takeda con il nome commerciale Danzen, e successivamente ritirato.
I fautori della medicina alternativa continuano a sostenere che la serrapeptasi può aiutare a trattare una vasta gamma di condizioni mediche, in particolare quelle che coinvolgono l’infiammazione, il dolore e il gonfiore (edema), ad esempio in seguito a traumi o interventi chirurgici 13.
È stato anche scoperto che la serrapeptasi ha la capacità di liquefare il muco e ridurre i biofilm batterici (riducendo la capacità dei batteri di aderire alle superfici e tra loro). Ciò significa che la serrapeptasi può ridurre l’accumulo di catarro, la secrezione nasale, i sintomi polmonari della fibrosi cistica e aiutare altri farmaci o composti a combattere i batteri.
Ulteriori applicazioni della serratio peptidasi nelle pratiche cliniche includono principalmente malattie del seno, aterosclerosi, morbo di Alzheimer, sinusite, epatite, disturbi polmonari e fibromi uterini 14.
Proprietà e Benefici
Infiammazione
La serratio peptidasi può ridurre l’infiammazione e il dolore:
- diminuendo l’attività degli enzimi ciclossigenasi I e II, che svolgono un ruolo cruciale nella cosiddetta cascata infiammatoria 6, 15.
- prevenendo il rilascio di ammine coinvolte nella trasmissione del dolore, come la bradichinina 16;
- aiutando a digerire detriti cellulari che, in seguito a lesioni o interventi chirurgici, causano infiammazione ed edema 17, 18.
In odontoiatria, la serratio peptidasi è stata utilizzata con successo dopo procedure chirurgiche minori, come l’estrazione dei denti, per ridurre il dolore, il trisma (spasmi dei muscoli della mandibola) e il gonfiore del viso.
Una revisione di 5 studi ha rilevato che l’azione antinfiammatoria della serrapeptasi è particolarmente utile dopo l’intervento chirurgico di estrazione dei denti del giudizio 19.
Aiuterebbe infatti a:
- migliorare significativamente la mobilità della mascella con un’efficacia superiore ai farmaci antinfiammatori corticosteroidi e all’ibuprofene;
- migliorare il gonfiore del viso con un’efficacia analoga a quella dei corticosteroidi, che si sono rilevati più efficaci solo il primo giorno dopo l’intervento chirurgico 19.
Nello stesso studio, i ricercatori hanno concluso che la serrapeptasi ha un profilo di sicurezza migliore rispetto agli altri farmaci utilizzati nell’analisi, suggerendo che potrebbe essere un utile alternativa in caso di intolleranza o effetti collaterali avversi a tali farmaci.
In altri studi, i corticosteroidi hanno mostrato un miglior sollievo dal dolore rispetto alla serrapeptasi dopo interventi di chirurgia orale 20, 21.
Infine, è stato dimostrato che gli effetti antinfiammatori della serrapeptasi possono fornire sollievo dai sintomi nei pazienti con disturbi acuti o cronici dell’orecchio, del naso o della gola 16.
Dolore
Alcuni studi clinici su piccola scala hanno suggerito che la serrapeptasi può ridurre il dolore in aree localizzate di infiammazione, come 16:
- Orecchie e naso;
- Bronchi (bronchite);
- Seni paranasali (sinusite);
- Gola (faringite);
- Corde vocali (laringite).
Tuttavia, nell’insieme le prove non sono sufficienti per sostenere queste proprietà.
Uno studio su 193 pazienti con disturbi acuti o cronici dell’orecchio, del naso e della gola, ha ad esempio osservato riduzioni significative del dolore alla deglutizione e della produzione di muco. Questo beneficio è stato riscontrato nei partecipanti che avevano integrato con serrapeptasi rispetto a quelli che avevano assunto un placebo 16.
In un piccolo studio, 13 pazienti su 20 con sindrome del tunnel carpale hanno mostrato un significativo miglioramento clinico dopo l’integrazione di serrapeptasi. Tuttavia, la condizione si è ripresentata in 4 pazienti 22.
L’enzima ha anche ridotto il dolore del 64% e i crampi notturni del 53% in uno studio condotto su 40 pazienti con malattia venosa infiammatoria 23.
In un altro studio di bassa qualità su 50 pazienti affetti da traumi con lesioni dei tessuti molli degli arti superiori e inferiori, la serrapeptasi ha leggermente ridotto il dolore 24. Il farmaco aceclofenac si è tuttavia rivelato più efficace in tal senso.
Denti e Chirurgia orale
La serrapeptasi può essere un utile alternativa ai farmaci antinfiammatori (corticosteroidi e FANS) per alleviare il dolore e il gonfiore dopo operazioni di chirurgia orale 13.
Ad esempio, la sua integrazione ha ridotto il dolore in uno studio su 24 pazienti che avevano subìto un intervento chirurgico per la rimozione dei denti del giudizio 25.
In un altro studio su 174 pazienti, la serrapeptasi ha ridotto il gonfiore della guancia dopo la chirurgia del seno mascellare rispetto al placebo 26.
Similmente, in due studi di bassa qualità, l’enzima ha ridotto il gonfiore della mascella dopo operazioni odontoiatriche 25, 27. Un altro studio ha scoperto che la serratio peptidasi riduceva il gonfiore e il dolore nelle persone che avevano subìto un intervento di chirurgia dentale, ma è risultata meno efficace di un corticosteroide 21.
In un ulteriore studio (150 pazienti), l’enzima non ha mostrato alcun significativo effetto antidolorifico dopo la chirurgia dentale e ha prodotto un beneficio inferiore rispetto a farmaci come l’ibuprofene e il betametasone 28.
Un altro studio ha confrontato la serrapeptasi con un placebo dopo la rimozione dei terzi molari inferiori inclusi. Alla fine dello studio (133 pazienti), è stato riscontrato che la serrapeptasi ha migliorato il trisma, l’infiammazione e il gonfiore rispetto al placebo 29.
A conferma di ciò, una meta-analisi basata su 5 studi clinici ha suggerito importanti benefici della serratio peptidasi dopo la rimozione chirurgica dei terzi molari inclusi 13.
In uno studio su pazienti sottoposti a un impianto dentale, quelli che hanno ricevuto la serrapeptasi sono guariti più velocemente e hanno avuto tassi di fallimento dell’impianto inferiori rispetto ai soggetti trattati con placebo o FANS 30.
Malattie respiratorie
Grazie ai suoi effetti mucolitici e antinfiammatori, la serratio peptidasi può favorire l’eliminazione del muco in eccesso e ridurre l’infiammazione nei polmoni delle persone con malattie respiratorie croniche, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l’asma e l’ipertensione polmonare 31.
La serrapeptasi aiuterebbe anche a dissolvere i tessuti morti e danneggiati a causa dell’infiammazione, comunemente osservata in problemi respiratori come sinusite e bronchite 6.
In uno studio in aperto su 29 pazienti con difficoltà respiratorie dovute a bronchite cronica, 30 mg di serrapeptasi al giorno hanno ridotto la produzione di muco e aumentato la sua eliminazione. Hanno anche ridotto la frequenza della tosse e la conta dei neutrofili 32.
In un altro studio su 193 pazienti con disturbi acuti o cronici dell’orecchio, del naso e della gola, la serrapeptasi ha ridotto le secrezioni nasali, le difficoltà di deglutizione e le ostruzioni nel naso 16.
È interessante notare che la serrapeptasi è stata recentemente suggerita come potenziale terapia per i sintomi della COVID-19, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e mucolitiche (che riducono il muco) 33.
La ricerca ha dimostrato che una combinazione di vitamina D e serratio peptidasi può agire come un forte agente mucolitico e ha la potenziale capacità di combattere i gravi effetti della sindrome COVID-19 34.
Tuttavia, questi potenziali benefici devono essere confermati da studi più ampi.
Prevenzione delle infezioni
La serratio peptidasi può ridurre il rischio di infezioni batteriche grazie alla capacità di inibire o distruggere la formazione di biofilm batterici.
Questo biofilm funge da scudo contro gli antibiotici, consentendo ai batteri di crescere rapidamente e causare infezioni.
Poiché la serrapeptasi inibisce la formazione di biofilm batterici, aumenta l’efficacia degli antibiotici 35.
Ad esempio, negli studi in provetta e sugli animali ha dimostrato di migliorare l’efficacia degli antibiotici usati per il trattamento dello Staphylococcus aureus 36, 37.
Più recentemente, un modello di ratto infetto da S. epidermidis è stato trattato con un’iniezione intramuscolare di serratio peptidasi. È stato osservato che il 94,4% dei topi infetti è stato recuperato rispetto al 62,5% nel gruppo trattato con antibiotici 38.
Altre ricerche hanno scoperto che l’enzima è in grado di esibire una vasta azione antimicrobica sinergica con penicilline, fluorochinoloni, tetracicline e cefalosporine 39.
Diversi altri studi e revisioni hanno suggerito che la serrapeptasi in combinazione con gli antibiotici può essere una buona strategia per ridurre o arrestare la progressione dell’infezione, specialmente se sostenuta da batteri resistenti agli antibiotici 40.
La co-somministrazione di serratio peptidasi con antibiotici ha anche prodotto benefici nel trattamento della perimplantite, aiutando la riparazione delle lesioni ossee e accelerando il processo di guarigione clinica 30, 41, 42.
Salute Cardiovascolare
La formazione di coaguli di sangue nei vasi sanguigni è una delle principali cause di disturbi cardiovascolari.
Aiutando a dissolvere i coaguli che possono portare a un infarto o a un ictus, la serratio peptidasi può essere utile per prevenire le malattie cardiovascolari. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche 43.
La serrapeptasi può anche essere utile nel trattamento dell’aterosclerosi favorendo la dissoluzione dei tessuti morti o danneggiati.
In uno studio, la somministrazione di serrapeptasi ha prodotto miglioramenti in pazienti con tromboflebite superficiale (dolore e infiammazione causati da un coagulo di in una vena). Nello specifico, ha ridotto alcuni sintomi come dolore, infiammazione e chiazze cutanee (eritema) 23.
Guarigione delle ferite
La serrapeptasi aiuta a dissolvere il tessuto morto intorno alla ferita e idrolizza mediatori dell’infiammazione come bradichinina, serotonina e istamina. Ciò migliora la microcircolazione nel sito della lesione e favorisce la guarigione della ferita 44.
La serratio peptidasi, insieme al metronidazolo, si è ad esempio rivelata efficace nel migliorare la guarigione delle ferite nei conigli 45.
In un recente studio comparativo, è stata osservata l’efficacia di una compressa con rivestimento enterico comprendente una combinazione a dose fissa di tripsina 48 mg, bromelina 90 mg e rutoside triidrato 100 mg, rispetto alla serratio peptidasi 10 mg. I risultati hanno mostrato che entrambi i trattamenti erano utili per la guarigione delle ferite dopo interventi chirurgici minori; tuttavia, la serratio peptidasi era meno efficace dell’associazione di tripsina, bromelina e rutoside triidrato 46.
Altri usi
Oltre a quelli già descritti, altri usi della serrapeptasi sono stati suggeriti ma scarsamente studiati.
Pertanto, non ci sono prove sufficienti, specialmente negli esseri umani, per supportare l’uso della serrapeptasi per queste condizioni 5:
- Cancro. La serrapeptasi può proteggere le cellule sane dai danni causati dai farmaci usati per uccidere le cellule tumorali o impedirne la crescita. L’enzima può anche aumentare le proprietà antitumorali di altri composti come la curcumina 47, 48.
- Morbo di Alzheimer. L’enzima ha la capacità di degradare le placche amiloidi; inoltre potrebbe aumentare i livelli di BDNF e IGF-1, entrambi protettivi nei confronti delle cellule cerebrali 2.
Studi in vivo su modelli di ratto hanno dimostrato che l’enzima è in grado di combattere il morbo di Alzheimer, in quanto ha contribuito alla degradazione della fibrina amiloide 49, 2. - Ingorgo mammario. In uno studio, la serrapeptasi ha ridotto il dolore, il gonfiore e la durezza del seno in 60 pazienti su 70 50.
Dosi e Modo d’uso
Le forme di serrapeptasi utilizzate nelle preparazioni farmaceutiche vengono prodotte attraverso un processo di fermentazione e purificazione da Serratia marcescens o altre Serratia spp. E 15, o sono basate sulla produzione ricombinante utilizzando Escherichia coli 7, 8, 9.
La dose standard è di 10-60 mg di serrapeptasi al giorno. La maggior parte degli studi ha utilizzato dosi da 10 mg assunte ogni 8 ore.
Si tenga presente che 10 mg equivalgono a circa 20.000 unità di attività enzimatica.
La maggior parte dei produttori consiglia di assumere la serrapeptasi quotidianamente con acqua a stomaco vuoto o almeno 2 ore dopo aver mangiato 5.
Infatti, poiché la serrapeptasi viene facilmente distrutta e disattivata dall’acidità dello stomaco, è importante assumerla a digiuno ed evitare di mangiare cibo per almeno 30 minuti dopo l’assunzione 51. Un aiuto in tal senso viene anche dall’uso di un rivestimento gastroprotettore delle capsule di serratio peptidasi, che risulta altamente consigliabile.
Controindicazioni
Sebbene la serrapeptasi sia considerata sicura per la maggior parte delle persone, alcuni soggetti potrebbero dover evitare la sua assunzione.
L’integrazione di serratio peptidasi è innanzitutto controindicata nei soggetti con ipersensibilità individuale al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti utilizzati.
Risulta inoltre controindicata nei pazienti con disturbi della coagulazione o con una storia personale di ulcera peptica.
Per lo stesso motivo, la combinazione di serrapeptasi con farmaci come warfarin, clopidogrel e aspirina o con sostanze naturali come aglio, olio di pesce e curcuma può teoricamente aumentare il rischio di sanguinamento e lividi. Si consiglia cautela 5.
Inoltre, la sicurezza della serrapeptasi non è stata stabilita nei bambini o nelle persone in gravidanza o in allattamento. Se ne sconsiglia quindi l’assunzione, salvo diverso consiglio medico.
Effetti Collaterali
In generale, gli effetti collaterali comuni della serrapeptasi tendono ad essere lievi e possono includere 18, 52.
- Dermatite (irritazione cutanea);
- Eritema (eruzione cutanea);
- Dolore muscolare;
- Dolori articolari;
- Nausea;
- Mal di stomaco e disturbi intestinali;
- Tosse;
- Anomalie della coagulazione del sangue.
Sebbene rari, sono stati segnalati casi in cui la serrapeptasi ha causato polmonite 53, 54, 55.
Inoltre, un rapporto del 2016 ha suggerito che la serrapeptasi può aumentare le dimensioni di un ascesso nell’area della guancia. Tuttavia, fino ad oggi questo effetto è stato riportato solo in un caso studio 56.