INDICE ARTICOLO
Introduzione
Alcuni integratori di vitamina C sono arricchiti con bioflavonoidi.
Questa associazione garantirebbe da un lato un migliore assorbimento della vitamina C e dall’altro benefici aggiuntivi legati all’azione dei bioflavonoidi.
I potenziali benefici dei flavonoidi derivano dalle loro attività antiossidanti, antinfiammatorie e chelanti nei confronti di ioni metallici. Inoltre, sembrano modulare le vie di segnalazione cellulare.
Cosa sono i Flavonoidi
I bioflavonoidi (o semplicemente flavonoidi) sono un’ampia famiglia di composti polifenolici presenti nelle piante.
Ne sono stati identificati più di 6.000 e in base alle caratteristiche chimiche vengono classificati in diversi gruppi.
La frutta e la verdura ricche di vitamina C, in particolare gli agrumi, sono spesso ricche fonti di flavonoidi.
- Tra i frutti, bacche, prugne, ciliegie e mele sono gli alimenti più ricchi di flavonoidi, mentre i frutti tropicali ne sono poveri.
- Tra le verdure, i più alti livelli di flavonoidi si trovano nelle fave, nelle olive, nelle cipolle, negli spinaci e nello scalogno.
Assorbimento della Vitamina C
La vitamina C sintetica (che ritroviamo nella maggior parte degli integratori) e quella naturale sono chimicamente e biologicamente identiche.
Tuttavia, gli alimenti ricchi di vitamina C contengono altri numerosi nutrienti e sostanze fitochimiche, che possono influenzare la biodisponibilità di questa vitamina e amplificarne i benefici.
Per rendere l’idea, uno studio ha confrontato gli effetti del succo di arancia rossa e di acqua zuccherata contenente analoghe quantità di vitamina C. I ricercatori hanno scoperto che il succo aveva un potere antiossidante significativamente maggiore 1
Effetto sulla Biodisponibilità della Vitamina C
Le interazioni fisiologiche della vitamina C con i vari bioflavonoidi sono state approfondite in diversi studi.
Un primo rapporto del 1937, su diversi pazienti con scorbuto, segnalava che i livelli plasmatici di acido ascorbico non aumentavano con la vitamina C sintetica, ma solo con il suo apporto da succo di limone, sostenendo l’importanza vitaminica dei flavonoidi (inizialmente identificati come vitamina P) 2.
Tuttavia, contrariamente agli studi sugli animali, i successivi studi sull’uomo hanno mostrato poca differenza nella biodisponibilità della vitamina C sintetica rispetto a quella contenuta in diversi tipi di frutta, succhi di frutta e verdura.
Secondo una meta-analisi di 10 studi clinici che hanno confrontato la vitamina C isolata con quella contenuta negli alimenti contenenti flavonoidi, non ci sono differenze apprezzabili nella biodisponibilità dell’acido ascorbico 3.
Uno studio, che comprendeva 5 uomini e 3 donne, ha scoperto che un supplemento di 500 mg di acido ascorbico sintetico, somministrato in un estratto di agrumi naturale contenente bioflavonoidi, proteine e carboidrati, è stato assorbito più lentamente e con una biodisponibilità del 35% superiore rispetto all’acido ascorbico sintetico da solo (valutazione basata sui livelli plasmatici di acido ascorbico) 4.
Gli altri studi analizzati non hanno mostrato differenze o hanno rilevato leggere riduzioni dei livelli plasmatici di acido ascorbico nei soggetti che hanno consumato vitamina C con flavonoidi rispetto alla vitamina C isolata 3.
Nel complesso, l’impatto dei flavonoidi sulla biodisponibilità della vitamina C sembra dunque trascurabile; tuttavia, sono necessari studi attentamente controllati utilizzando specifici estratti ricchi di flavonoidi.
Vantaggi dell’Associazione
Ogni sottoclasse di flavonoidi contiene molti tipi di composti, con diverse attività biologiche e potenziali benefici per la salute.
Pertanto, l’attività e i benefici di uno specifico flavonoide non possono essere facilmente isolati e generalizzati.
Tuttavia, diversi alimenti ricchi di flavonoidi, come ad esempio mirtilli, fragole, tè, vino rosso e cacao, hanno dimostrato importanti benefici per la salute.
Sempre a livello generale, non è chiaro se i polifenoli isolati, come quelli contenuti negli integratori, siano efficaci quanto quelli presenti negli alimenti 6, 7.
Alcuni flavonoidi isolati o loro precursori sono comunque usati in terapia, sia a scopo preventivo che terapeutico.
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Benefici dei Bioflavonoidi da Agrumi
Gli agrumi sono ricchi di flavonoidi ad azione antiossidante e capillaroprotettrice, come diosmina, esperidina e naringina.
Questi flavonoidi, in particolare l’esperidina, possono avere un effetto protettivo contro le malattie cardiovascolari 8.
Un altro importante flavonoide degli agrumi è la naringina, che contribuisce ad accrescere la protezione offerta dagli altri polifenoli per il trattamento di obesità, diabete, ipertensione e sindrome metabolica 9.
Ai flavonoidi degli agrumi è stata attribuita anche un’azione neuroprotettiva 10, 11, utile per prevenire le malattie neurodegenerative nell’anziano, come il morbo di Alzheimer e quello di Parkinson.
L’esperidina e la diosmina contenute negli agrumi sono usate come farmaci per sostenere e proteggere i vasi sanguigni, espletando un’azione anti-infiammatoria e antiedemigena.
I farmaci da banco Arvenum e Daflon, ad esempio, contengono un’associazione di esperidina e diosimina, e risultano indicati:
- nel trattamento delle turbe della circolazione sanguigna venosa;
- nel trattamento degli edemi;
- nel trattamento della malattia emorroidaria (emorroidi).
Almeno sei studi clinici, su un totale di quasi 500 persone con insufficienza venosa cronica, hanno scoperto che Daflon ha migliorato la resistenza capillare, la guarigione delle ulcere, l’elasticità delle vene e il flusso sanguigno 12, 13, 14, 15, 16, 17.
Molti altri studi clinici, su un totale di oltre 700 persone, hanno osservato miglioramenti anche nei sintomi delle emorroidi, come dolore, sanguinamento, senso di pesantezza e prurito, somministrando il farmaco Daflon 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25.
Benefici delle Antocianidine
Le antocianidine si concentrano principalmente negli strati cellulari esterni di vari frutti, come mirtilli, ribes, uva rossa, uva merlot, lamponi, fragole, mirtilli, more, sambuco, rape rosse, carote viola, patate viola.
Le principali antocianine sono cianidina, delfinidina, pelargonidina, peonidina, petunidina e malvidina.
Una revisione di 24 studi ha dimostrato che le persone che assumono diete ricche di antociani presentano un flusso sanguigno e una funzione dei vasi sanguigni significativamente migliorati 26.
Gli antociani hanno anche ridotto l’LDL in svariati studi su 396 pazienti con colesterolo alto 27, 28, 29, 30, 31. Ad esempio, in uno studio condotto su 58 pazienti diabetici, l’assunzione di 320 mg/die di antociani per 24 settimane ha ridotto l’LDL dell’8% rispetto al placebo 32.
Studi sulla popolazione suggeriscono che un aumento dell’assunzione di alimenti ricchi di antociani riduce il rischio di diabete di tipo 2 33, 34.
In almeno 6 studi clinici su un totale di oltre 400 persone a rischio di malattie cardiache, i frutti di mirtillo (65-300 grammi al giorno) e i loro antociani hanno ridotto i trigliceridi nel sangue e il colesterolo totale e LDL (cattivo), aumentando l’HDL 35, 36, 37, 38, 39, 40.
Flavonoidi per il Supporto Immunitario
L’associazione di integratori di vitamina C con bioflavonoidi da sambuco potrebbe essere utile per il supporto immunitario.
Una importante revisione 41 ha raccolto i dati di 43 studi sulla vitamina C e ha raggiunto le seguenti conclusioni sull’integrazione preventiva (da 0,25 a 2 g/giorno di acido ascorbico sintetico):
- La vitamina C non riduce il rischio di raffreddore negli adulti (23 studi);
- Tuttavia, dimezza il rischio di raffreddore nelle persone esposte a un intenso stress fisico (ad esempio corridori di maratona, sciatori o soldati in condizioni subartiche) (5 studi);
- L’integrazione di vitamina C ha un effetto terapeutico benefico ma generalmente modesto sulla durata dei sintomi del raffreddore.
In particolare, riduce la durata del raffreddore dell’8% negli adulti e del 14-18% nei bambini.
I frutti del sambuco sono una significativa fonte di vitamina C e flavonoidi (rutina, quercetina, antociani, isoramnetina, acidi fenolici). Gli antociani, in particolare, conferiscono al frutto il suo caratteristico colore nero-viola scuro 42, 43.
Uno studio su 312 adulti ha scoperto che l’assunzione di 300 mg di estratto di sambuco, sia prima che dopo il viaggio in aereo, ha ridotto significativamente la durata e la gravità del raffreddore, rispetto a un placebo 44.
Uno studio su 60 persone con influenza ha scoperto che coloro che assumevano 15 ml di sciroppo di sambuco quattro volte al giorno hanno mostrato un miglioramento dei sintomi in 2-4 giorni, mentre il gruppo di controllo ha impiegato da 7 a 8 giorni per migliorare 45.
L’assunzione di compresse contenenti estratto di sambuco (4 al giorno) ha ridotto la febbre, il mal di testa, il dolore muscolare e la congestione nasale entro 48 ore in uno studio clinico su 64 persone con influenza 46.
Lo sciroppo di sambuco ha anche ridotto la durata dei sintomi simil-influenzali negli scimpanzé 47.
In diversi studi clinici su un totale di oltre 2.300 persone con sinusite batterica, una combinazione di sambuco e altre erbe (radice di genziana, fiori di primula odorosa, acetosa e iperico) ha ridotto l’infiammazione, il mal di testa e la rinorrea 48, 49, 50, 51, 52, 53.
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